FUGA

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Cominciai a divincolarmi senza tregua, più lo respingevo e più lui si accaniva contro di me.
Era troppo forte, non riuscivo a fuggire. Aveva bloccato qualsiasi mia possibilità di fuga e di resistenza.
Gli comparí un sorrisetto malizioso e fece scivolare le sue mani sotto la mia gonna, in quel momento rimpiansi di non aver messo le calze.
Dopo avermi alzato la gonna iniziò a slacciarsi la cintura dei pantaloni e in quel momento rabbrividii.
- state calma Alice, tanto questo succederà comunque tra qualche settimana, quindi che senso ha aspettate? Posso farvi mia subito. Magari in questo modo mi mostrerete più rispetto-.
Andai in panico, però riuscii a tirargli un calcio dove non batte il sole.
Colsi l'occasione per correre via, ma, con mia grande disperazione il calcio non ebbe l'effetto sperato. Infatti, invece che preoccuparsi del dolore, Daryl, si infurió e divenne più feroce e più forte. Giusto il tempo di fare qualche metro e mi stava nuovamente addosso.
Questa volta mi scaraventó a terra e, lui, atteró a sua volta su di me, bloccando tutto il mio corpo.
Alzò nuovamente la mia gonna e si caló i pantaloni
- sapete Alice, apprezzo molto questa vostra scelta di non indossare calze, rende tutto molto più facile. Tra poco sarete mia completamente.-
Ero terrorizzata, non avevo più possibilità di fuga.
L'unica cosa che separava i nostri corpi era la biancheria intima, ma sapevo che sarebbe sparita con molta più facilità della gonna.
I miei occhi si riempirono di lacrime, non riuscivo a controllare nemmeno quelle. Odiavo farmi vedere debole, soprattutto da quell'uomo, anzi quel mostro.
Il ragazzo si accorse delle gocce che mi rigavano il viso.
- shh. Alice non dovete piangere, vi prometto che per questa volta sarò delicato-
- vi prego non lo fate-
Dei singhiozzi partirono dalla mia bocca involontariamente.
Cercai di pensare il più in fretta possibile, c'era una sola possibilità di fermarlo a questo punto
- aspettate vi prego, prometto che dopo il matrimonio farete di me una brava moglie e sarò vostra completamente, però, ora, non fatemi peccare in questo modo. Ho passato tutta la vita a seguire le leggi di Dio. Non voglio rovinare tutto solo perché vi siete infuriato, so di essermi comportata in maniera riprovevole e per questo mi scuso. Vi prego di aspettare il matrimonio, non potrei vivere sapendo di non poter rimediare a questo peccato-
Rimase immobile per qualche minuto, forse avevo colto nel segno, avrebbe sicuramente rispettato la religione che imponevano a tutti. Anche se io non credevo ad una sola parola l'importante era recitare con lui.
- avete ragione mia cara, aspetterò di legarmi a voi in matrimonio, ma se mi metterete ancora in imbarazzo non sarò così clemente-
- vi prometto che non vi umilieró più-
- bene, non siete poi tanto difficile da domare-
Cercai di trattenermi dal reagire a quell'affermazione.
Daryl si alzò e mi porse la mano, l'afferrai per stare al gioco.
Sistemai il mio vestito con velocità, nonostante ora fossi coperta lo sguardo di lui mia faceva sentire nuda.
- venite Alice, ora andiamo a casa-
Raggelai quando mi prese la mano, cercai di resistere, dovevo solo arrivare fino a casa.
Le nostre madri stavano aspettando in salotto il nostro ritorno. Avrei preferito scappare di nuovo invece che sostenere una conversazione con quelle due.
Mia madre si fece avanti
- allora perché siete stati via così tanto?-
Avrei voluto raccontare cosa voleva fare il caro ragazzo che aveva scelto per me ' niente, mi ha quasi stuprata. Però tranquille si è risolto tutto'.
Daryl parlò
- scusate tanto, ma alla mia Alice piace farsi desiderare. È molto veloce a correre e poi abbiamo parlato un po' e ha accettato il matrimonio, poi come potete immaginare ci siamo lasciati trasportare da qualche bacio, siamo giovani d'altronde-
Le due sorrisero, erano felicissime, però mia madre non era convinta della storia che aveva raccontato il ragazzo. Dopotutto ero sua figlia, mi conosceva bene e sapeva che c'era qualcosa sotto, però non volle indagare perché finalmente avrebbe ottenuto ciò che voleva.
Non ne potei più di tutte quelle chiacchere, così cercai di non sembrare troppo scortese ad andarmente.
- se volete scusarmi io ora andrei a rinfrescarmi un po' e a riposare. Sono molto stanca-
Caterina mi sorrise
- certo cara, andate pure, sarete sfinita. Daryl perché non l'accompagni-
-con molto piacere madre-
- non ce ne bisogno davvero, non vi scomodate-
- state tranquilla mia Alice, sono più che felice di passare un po' di tempo con voi-
-d'accordo-
- aspettate un attimo però-
Che altro c'era? Daryl prese l'anello che mi voleva dare durante il teh
- ecco, questo è vostro ora-
Mise l'anello al mio dito, era davvero stretto, non so se sarei riuscita a toglierlo con facilità.
-ora possiamo andare-
Mi porse il braccio e io faticai ad afferrarlo.
Arrivammo davanti alla mia stanza
- vi ringrazio Daryl, buonanotte-
Bloccò la porta
- non mi date nemmeno un bacio?-
- ve ne siete presi fin troppi-
- abbiamo fatto un patto Alice e mi state già facendo arrabbiare-
- d'accordo.-
Gli diedi un bacio a stampo e poi corsi nella mia stanza e chiusi la porta a chiave.
Corsi a lavarmi, mi sentivo sporca, ma dopo essermi risciacquata ben tre volte quella sensazione non sparì.
Andai nel letto e cominciai a piangere, ero così impotente.
Il sonno mi assalí tra i singhiozzi.
Quando mi svegliai ricordai solo una voce che mi chiedeva aiuto, era la voce di Tarrant.
Guardai fuori dalla finestra, il sole non era ancora sorto.
Era ora di prendere la mia decisione.
Presi carta e penna e scrissi a mia madre.
" cara mamma,
So di sembrare una vigliacca a non affrontare questo discorso con voi faccia a faccia. Però non mi fareste mai andare via.
Vi siete sempre chiesta perché rifiutassi tutti gli uomini che mi corteggiavano, ora lo saprete.
Io sono innamorata di un uomo, il mio cuore apparterrà sempre a lui.
Dovete sapere però che quest'uomo ,possiamo dire, non abita qui, lui non è convenzionale dato che, come me, è mezzo matto. Sapete qual é la sua più grande qualità? Lui mi accetta come sono.
La mia più grande paura è che non mi voglia più dopo che l'ho abbandonato, ma io ero andata via da lui per voi. Avevo messo da parte il mio amore perché vi voglio bene. Solo che ora non posso accettare di stare con un altro.
Vi voglio bene madre e vi chiedo perdono. So che sarete comunque felice qui, avete mia sorella e poi co tengo a farvi sapere che io starò bene.
Addio
La vostra Alice."
Andai verso la stanza di mia madre e feci scivolare la lettera sotto la sua porta, dopodiché uscii di casa e andai verso la tana del coniglio.
Sottomondo, stavo arrivando

Alice nel paese delle meraviglie Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora