IN TRAPPOLA

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Un giorno la regina insistette che pranzassi con lei. Immaginai che volesse controllare se mangiavo veramente,  dato che ero dimagrita molto nelle ultime settimane.
Effettivamente non mangiavo quasi nulla, stavo troppo male.
- Tieni Alice bevi questo, almeno metterai un po' di zucchero in corpo-
Mi porse un bicchiere contenente un liquido rossastro e lo bevvi tutto ad un fiato per farla contenta.Il sapore non era male.
Tutto d'un tratto cominciai a rimpicciolirmi.
- che cosa succede?-
-mi dispiace Alice ma è ora di chiarire la situazione. Non importa quanto siate testardi tutti e due. Potranno volerci anche mesi ma dovete chiarirvi. Siamo tutti stanchi di doverci dividere tra voi due per tenervi compagnia. Ora metti questo svelta.-
Mi porse un vestitino azzurro della mia taglia. Era molto bello, ma ero troppo indignata per fare qualsiasi apprezzamento.
- comunque non sono d'accordo-
-Su questo non hai alcuna voce in capitolo. Per una volta fate decidere noi.-
Mi chiuse in un teiera da the, nonostante i miei sforzi di ribelione ero troppo ridotta.
La teiera stava tremando mentre Miriana camminava.
Quando la mia "prigione" fu posata e smise di muoversi orribilmente sentii delle proteste simili alle mie provenire da fuori.
Era il cappellaio non avevo dubbi.
Fu scaraventato dentro la Teiera. A quel punto la regina bianca parlò a nome di tutti.
- voi due rimarrete chiusi lí dentro finché non avrete chiarito tutto. E non ci interessa nessuna opposizione. Ci potrà volere anche un anno ma non uscirete di lì.-
Naturalmente ci opponemmo per un' ora, forse anche di più, ma ad un certo punto dovemmo rassegnarci al fatto che ci avevano lasciati completamente soli, senza alcuna via d'uscita.
Rimasimo in silenzio per tutto il pomeriggio, non ci guardavamo nemmeno in faccia. Tutti e due eravamo ai lati opposti a fissare la ceramica.
Verso sera comparve nella teiera un tavolo con sopra cibo e acqua, sicuramente era stato lo stregatto. Dopotutto non potevano lasciarci morire di fame.
Facemmo lo sforzo di sederci a mangiare qualcosa, ma non uscì neanche un gemito dalle nostre labbra.
Dopo cena mi feci coraggio, finalmente avevo l'occasione di parlargli, la cosa che mi dava fastidio era che fosse stato costretto a vedermi.
- Tarrant?-
- che vuoi?-
-ecco io vorrei che tu ascoltassi quello che ho da dire-
- a questo punto parla, tanto non posso andare altrove. Ma non credere che cambi qualcosa.-
Cominciai a raccontargli tutto quello che era successo dalla mia partenza. Quando arrivai alla questione Daryl gli sì bloccò il respiro, mentre parlavo la mia voce si spezzò dal dolore nel ricordare quel giorno nel bosco dove mi voleva possedere.
Gli occhi del cappellaio si fecero lucidi, cominciava a capire perché non fossi tornata. Finalmente mi stava dando attenzione.
- Alice-
Si alzò in piedi e venne verso di me. Mi prese tra le braccia e mi culló, più per tranquillizzare se stesso che me, per comprendere a pieno che fossi lì sana e salva.
- mia piccola Alice se solo avessi saputo. Io lo ammazzo quel bastardo come ha potuto.-
- Tarrant-
Lasciai che il mio corpo si abbandonasse alle sue braccia, ero così felice ora, mi sentivo protetta. Lui era la mia casa.
- Alice mi dispiace tanto, se solo ti avessi ascoltata prima. Ti ho lasciato sola quando avevi bisogno di persone al tuo fianco. -
- cappellaio a me dispiace tanto di essermene andata, ma ho dovuto-
- lo so Alice, è per questo che non voglio abbandonarmi ai miei sentimenti per te. Perché prima o poi dovrai tornare e io non ti rivedrò più per chissà quanto tempo-
-no Tarrant. Io non andrò più via. Voglio rimanere con te per sempre. Ho lasciato una lettera a mia madre e lei capirà, almeno sa che sto bene e che sono al sicuro-
- davvero non andrai più via da me?-
- te lo giuro Tarrant-
I nostri sguardi si persero e i nostri visi si avvicinarono sempre di più. Ci abbandonammo ad un bacio bellissimo, pieno di passione, le nostre lingue  si intrecciarono e i nostri corpi aderirono perfettamente l'uno all'altro.
Tarrant mi prese in braccio e mi fece fare delle giravolte in aria.
- Alice sono così felice-
- anche io Cappellaio, tantissimo.-
Più ci baciavamo più i nostri corpi bramavano di più.
Le mie mani slacciarono la camicia di Tarrant scoprendo il suo pertto. Aveva un fisico bellissimo, un po' pallido con gli addominali scolpiti come pietra. Passai una mano sul suo petto mentre continuavo a baciarlo.
Lui mi tolse il vestito delicatamente, aveva un tocco molto leggero.
Gli tolsi i pantaloni, ormai tutto quello che ci separava erano la mia sottoveste e le sue mutande.
Mi adagiò a terra con delicatezza e si mise sopra di me.
I nostri corpi aderivano e le nostre labbra continuavano a danzare.
- ti amo Alice, ti ho sempre amata-
- anche io ti amo Tarrant-
Ci togliemmo a vicenda ciò che restava a coprirci.
Ero molto agitata, il cuore mi batteva fortissimo. Da un lato ero felice e volevo unirmi completamente a lui, dall'altro avevo un po' paura.
Il cappellaio esitó. Doveva aver notato che stavo tremando.
- Alice non dobbiamo farlo per forza ora, posso aspettare. Se tu non vuoi io non ti obbligheró-
Mi accarezzó il viso con una mano.
- posso aspettare tutto il tempo che vuoi, a me basta che tu rimanga con me-
- lo voglio Tarrant, ho solo un po' di paura-
- paura di cosa piccola ?-
- non lo so. È un territorio del tutto inesplorato per me e ho il terrore di fare qualcosa di sbagliato-
- non potresti mai fare nulla di sbagliato, basta che ti abbandoni a me e il resto verrà naturalmente-
- d'accordo-
- sei sicura di volerlo, è una cosa che poi non dimenticherai mai, soprattutto se è la prima volta-
- si sono sicura.voglio essere  tua Tarrant -
- cercherò di non farti troppo male ok? -
- ok-
Cercò di essere il più delicato possibile, quando entrò dentro di me rimase fermo per qualche minuto. Sentii un po' di male ma era sopportabile, per lui avrei sopportato molto peggio.
- posso muovermi?-
- s... sí-
Comincio a muoversi sempre più veloce, era bellissimo.
Durò molto ma sebrarono passati pochi minuti, tutti e due eravamo stremati e felici.
Tarrant mi prese tra le sue braccia, io appoggiai la testa sul suo petto e mi avvinghiai a lui.
- Ti ho fatto male?-
- un po', però è stato bellissimo-
- scusami piccola-
- Tarrant sono felice con te. Non mi lasciare mai ti prego-
- Alice io non potrei mai lasciarti. Io ti amo-
- ti amo cappellaio-
Ci diedimo un bacio a stampo, dopodiché chiudemmo gli occhi e ci addormentammo felici.

Alice nel paese delle meraviglie Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora