DISTRUTTA

1.1K 62 0
                                    

Camminai a lungo, ma non potevo rischiare di prendere un cavallo, avrei fatto troppo rumore.
Quando arrivai alla mia meta avevo il fiatone, la schiena distrutta e il corpo completamente sudato, ma pur di scappare via da quel mondo che tanto odiavo avrei sopportato mille di quelle camminate.
La luna mi aveva accompagnato per tutto il viaggio e ora stava facendo spazio al sole. Il celo si stava tingendo di rosso e la tempreatura si era leggermente alzata.
Finalmente arrivai alla tana del coniglio, non potevo crederci, ero veramente lì, non era solo un sogno.
Mi preparai al salto, ora che ero finalmente arrivata il mio cervello impazzí. Era troppo facile. Avevo il terrore che sarebbe andato storto qualcosa, avevo la paura che saltando in quel buco avrei solo spaventato a morte un povero coniglio e che non sarei tornata nel paese delle meraviglie.
Presi coraggio e saltai, non potevo titubare sul ciglio di quella tana, dovevo rischiare.
Cominciai a cadere lentamente, fu un sollievo per la mia testa, ora ero sicura che avrebbe funzionato.
Atterrai nella solita stanza piena di porte con al centro un tavolo sul quale erano posizionate una chiave e una bottiglietta con sopra scritto 'bevimi'.
Afferrai la bottiglia e ne bevvi il contenuto, poi mi ricordai della chiave. Dannazione ancora non avevo imparato la lezione. Trovai un la tortina che diceva 'mangiami' e ne addentai un pezzo. Dopo aver preso la chiave è finito la bottiglia corsi ad aprire la porticina e la varcai.
Non potevo crederci ero finalmente tornata a Sottomondo e questa volta ci sarei rimasta.
Corsi per il prato, verso il tavolo del teh che mi era mancato tanto.
-Alice?!-
Mi voltai a vedere chi fosse, i miei occhi scorsero un coniglio bianco con il panciotto. Gli corsi subito incontro
-Bianconiglio, che bello rivederti-
Lo abbracciai per la felicità
-Alice, sono così felice di vederti, ormai ci eravamo rassegnati tutti alla tua assenza, temevamo che non saresti più tornata-
-Questo mai. Io appartengo a questo posto e non ho più intenzione di andarmene-
-che Bello sentire queste parole Alice, ora vieni saranno tutti contenti di vederti, ci stavamo giusto riunendo per il teh.-
Seguii il Bianconiglio con enorme gioia, ero finalmente tornata. Ancora non riuscivo a crederci mi diedi dei pizzicotti per essere certa di essere lì in carne ed ossa.
Mentre camminavamo mi ricordai di essere ancora ristretta
-Bianconiglio-
-Si, Alice?-
-Per caso avresti un po' di torta in sù-
-ma certo, dimenticavo che fossi ristretta-
Mi passò un dolcetto e gli diedi un piccolo morso. Tornai alla mia statura normale e mi sentii molto meglio.
Ero così emozionata all'idea di rincontrare tutti i miei amici, più mi avvicinavo a loro più il mio cuore batteva forte.
- eccoci Alice-
-che bello sono così emozionata-
-aspetta, resta nascosta così li preparo tutti alla sorperesa-
Il Bianconiglio andò verso il tavolo per richiedere l'attenzione degli amici
-Ragazzi c'è una sorpresa per noi-
Tutti si voltarono emozionati. A quel punto uscii dal mio nascondiglio, il mio cuore stava per esplodere.
Appena fui vista rimasero tutti a bocca aperta, dopo dieci secondi corsero ad abbracciarmi felici.
La Lepre Marzolina, il ghiro, Beyard, la regina bianca. Erano felicissimi di vedermi. Anche lo stregatto sbucó dal nulla per salutarmi. Avevo abbracciato tutti, tutti tranne uno. Mancava una sola persona all'appello, proprio la persone che volevo rivedere più di chiunque altro.
Girai lo sguardo in cerca di un cilindro stupendo, ed ecco che lo vidi. Si era alzato dalla sua sedia, aveva ancora la tazza del teh in mano, era rimasto paralizzato, completamente.
Gli corsi in contro, ero così felice di vederlo. Lo strinsi in un abbraccio
-Cappellaio, mi sei mancato così tanto-
Lui non si mosse, i suoi occhi, erano cupi, non pieni di gioia come mi aspettavo.
-Tarrant? Cos...?-
Non mi fece finire di parlare, respinse il mio abbraccio e mi guardò con puro odio
- perché sei tornata? Non ce alcun pericolo imminente-
- Cappellaio sono tornata per voi tutti, per te. Mi mancavate moltissimo, mi mancava questo posto-
- non ti credo, ogni volta che arrivi qui è per sistemare qualche catastrofe-
- cappellaio io...-
Si voltò e sparì dietro la porta di casa sua.
Rimasi spiazzata da quel comportamento, non potevo credere alle sue parole. Non mi aveva mai trattato in quel modo.
Rivolsi uno sguardo triste e disperato alla regina bianca
- che cosa gli prende?-
Mi stavano scendendo le lacrime agli occhi. Non riuscivo a capacitarmi di aver pianto così tanto negli ultimi giorni, non era da me.
- tranquilla Alice, è il più felice di tutti nel vederti è solo che ha paura-
- paura di cosa?-
- non saremo noi a dirtelo Alice devi scoprirlo da sola-
- ma...-
- forza, va da lui-
Nonostante le sue parole non mi tranquillizzai per niente, ero convinta del fatto che non volesse più vedermi.
Ma che cosa gli avevo fatto?.
Presi un po' di coraggio e mi diressi verso casa sua.
Avevo il cuore a pezzi. E pensare che qualche minuto prima era molto più che vivo.
Arrivai alla porta e bussai.

Alice nel paese delle meraviglie Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora