FELICITÀ

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Il giorno seguente mi alzai all'alba.
Tarrant stava ancora dormendo e io mi persi a osservarlo.
Il suo respiro era tranquillo, i capelli arruffati e le sue braccia mi stringevano ancora come quando avevamo preso sonno.
Rimasi lì per ore aspettando il suo risveglio. Era così bello.
Il cappellaio si stiracchió un pochino per poi aprire gli occhi e trovarmi lì.
Fece un enorme sorriso e parlò con voce rauca, ancora impastata dal sonno.
- buon giorno Amore-
- buon giorno Tarrant-
Mi diede un bacio a stampo.
- come ti senti bimba?-
- bene, oggi finalmente tutte le mie preoccupazioni saranno cancellate-
- sono contento. Sai che farei di tutto per vederti felice-
- per essere felice mi basta amarti cappellaio-
- Alice ti amo-
Lo strinsi in un abbraccio e lui mi accarezzò i capelli per un po'.
- Tarrant è quasi ora di andare-
- hai ragione. Ora vado, tornerò il prima possibile da te-
- guarda che vengo pure io-
- cosa?! Non se ne parla neanche-
- come prego?-
- tu non verrai nell'Ailandre-
- perché?-
- perché primo dobbiamo portare l'uomo che ti ha fatto del male con noi e secondo in quel posto dimenticato da Dio si trova anche la capocciona maledetta-
- Tarrant io ho bisogno di venire, devo assicurarmi che Daryl non possa più tornare-
- ma Alice, è pericoloso-
- il pericolo c'è sia per me che per te. Quindi non venirmi a fare la morale.-
- sei sempre così cocciuta-
- è la mia natura-
La voce del cappellaio si addolcí.
- che buffo pensare che è proprio il tuo carattere che mi ha fatto girare la testa-
- significa che non mi incatenerai al letto per non farmi venire, giusto?-
- no Alice, sai che rispetto le tue scelte. Anche se possono essere assurde e insensate-
- ti Amo-
Gli diedi un bacio e lo abbracciai.
Cominciammo ad alzarci e prepararci, avevamo un appuntamento al castello della regina bianca.
Al nostro arrivo trovammo tutti i nostri amici che ci attendevano.
Le guardie portarono Daryl su un cavallo è lo incatenarono ad esso.
Ci preparammo tutti alla cavalcata.
Mentre salivo sul grafobrancio Daryl mi guardò con odio e nello stesso tempo tanto desiderio.
Rabbrividii sotto quello sguardo, però tentati di non farci troppo caso.
Eravamo partiti da ore ormai, sembrava un viaggio interminabile.
Il cappellaio si avvicinò a me.
- sei stanca Alice?-
- un pochino. È molto stessante per me questo viaggio. Non so bene spiegare il perché. Il fatto è che c'é tantissima strada che mi separa dalla felicità-
- tranquilla amore siamo quasi arrivati-
- non riesco a stare tranquilla, ho paura che da un momento all'altro succeda qualcosa e Daryl si liberi-
- tesoro stai tranquilla, non gli permetteró mai di scappare o di farti del male, mai più.-
- grazie cappellaio-.
Ci vollero ancora un paio d'ore prima di arrivare alla nostra meta.
Per la prima volta vidi l'Ailander. Era un deserto, era la desolazione più assoluta. C'era una linea immaginria che separava il bellissimo boschetto di Sottomondo a quel deserto. Si trovava qualche oasi qua e là dove c'erano cibo e acqua a sufficienza.
Tarrant prese Daryl per il colletto e lo disarcionò da cavallo, gli tolse malamente le carene e lo buttò nel deserto.
Mirana cominciò a cantilenare qualcosa per confinarlo.
Daryl cominciò a cercare di tornare nella foresta ma una forza invisibile non glielo permetteva.
Finalmente constatai con i miei occhi la cattura dell'uomo che tanto odiavo.
Daryl cominciò a gridare di lasciarlo andare ma nessuno ne aveva la mianima intenzione.
Io stavo per salire sul grafobrancio quando lui si rivolse a me.
- Alice, Alice ti prego non puoi lasciarmi qui. Tu non sei così crudele-
- io non sono crudele Daryl. Se lo fossi la tua pena sarebbe stata ben peggiore dell'Ailander. Tu ora pagherai per il male che hai fatto a me e a chissà chi altri-
- Alice fermati. Torna subito qui. Noi ci apparteniamo tu devi diventare mia moglie.-
- io non sarò mai tua moglie. L'unico uomo che amo è che amerò mai è qui accanto a me. Tu non sei niente-
- per favore lui non può darti nemmeno la metà di quello che posso darti io-
- ti sbagli. Lui mi ha già dato tutto ciò di cui avessi bisogno. Il suo amore.-
Partimmo tutti e lo lasciammo lì ad urlare.
- ALICE! ALICE TORNA SUBITO QUI! ALICE!-
Finalmente mi sentivo meglio.
Il viaggio di ritorno fu molto più rilassante, mi potei godere a pieno il paesaggio.
Il cappellaio mi sussurró all'orecchio.
- ti va di fermarci qui è fare un giretto nel bosco?-
- sì, mi piacerebbe molto-
- Mirana, ragazzi, vi raggiungeremo più tardi per il the. Ora vorremmo parlare un po'.-
La regina bianca fece un grandissimo sorriso.
- certamente. A dopo allora-
Ci congedammo da loro e sparimmo tra la folta boscaglia.
Lasciammo il cavallo di Tarrant e il grafobrancio in una radura dove potevano riposarsi.
- vieni Alice-
Il cappellaio mi prese la mano e mi condusse vicino ad un fiume cristallino.
Stese una coperta sull'erba e tirò fuori da una borsa, che notai solo all'ora, alcuni panini.
- immagino che ti sei studiato questo momento da tempo ormai-
- diciamo che ho colto un'occasione-
Dopo aver mangiato ci stendemmo e osservammo le nuvole.
- stai meglio piccola?-
- sì, ora sto bene. Sono più tranquilla-
- bene, quindi ora è tutto apposto giusto? Tu rimarrai qui con me per sempre?-
- si Tarrant, rimarrò qui con te per sempre-
- allora vieni con me -
Stese la mano per aiutarmi e mi condusse verso il fiume.
Raggiungemmo una cascata e dietro di essa si trovava una grotta che formava una piscina naturale. La parete era cosparsa di pietre che splendevano sembrando stelle.
Il cappellaio strinse le mie mani e si inginocchió.
- Alice, mi faresti l'onore di diventare mia moglie?-
Ero sorpresa più che mai.
Tarrant sfilò una scatola dalla tasca della giacca e l'aprí. Conteneva un bellissimo anello.
Ero senza parole. Finalmente avevo tutto ciò che desideravo, l'amore di Tarrant, vivere nel " paese delle meraviglie" e la prospettiva di una famiglia con l'unico uomo che potessi mai amare.
- si... sí Tartan lo voglio-
Il cappellaio mi mise l'anello al dito poi mi sollevò e mi fece girare.
Finalmente avevo tutto. Finalmente ero felice.

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Come prima cosa vorrei ringraziare tutti, non avrei mai immaginato di arrivare a più di 100 letture.
Secondo vorrei scusarmi per la lentezza con la quale sto pubblicando. Vi prego perdonatemi ma il lavoro mi sta uccidendo.
Se vi può intenerire, lavorare in un bar situato in un luogo puramente turistico come barista è il Tartaro in terra.
Quindi perdonatemi.
Spero che la storia vi stia piacendo.

Alice nel paese delle meraviglie Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora