Il suono insistente della sveglia era una di quelle cose che avrei fatto proibire dalla legge se avessi potuto.
Ma quella mattina era la cosa più bella che potesse accadere, perché significava nuova vita, nuovi amici, nuove esperienze.Presi un profondo respiro e mi alzai subito per correre in camera di Lucas.
- Luke alzati! Dai pigrone del cavolo, oggi è il grande giorno, sbrigati!
Ma con mia sorpresa aprendo la porta non lo trovai nel suo letto, scesi di corsa in cucina trovando mia mamma intenta ad impacchettare qualche panino che ci sarebbe stato utile nel viaggio.
- Mamma dov'è Luke?- Buongiorno anche a te dolce figlia che ha dimenticato le buone maniere!- rispose mia madre e ridendo aggiunse- El vorrei dirti la verità ma ho paura tu dia di matto per cui semplicemente ti dirò che ancora non è pronto!
- Che cosa significa che ancora non è pronto?-poi realizzai - Ti prego non mi dire che ieri ha festeggiato con Rick la partenza e ti prego non mi dire che ancora non rientra!
La risposta di mia madre fu una fragorosa risata, il che mi fece capire che quello che avevo pensato sempre di mio fratello fosse la verità: Luke era un idiota.
Gemelli ma così diversi che neanche se mia madre si fosse tanto impegnata ci sarebbe riuscita, mio fratello è stato sempre il più estroverso tra i due, l'amante delle feste e delle ragazze, io invece la ragazza riservata, senza manie di protagonismo, piena di amici sì ma che ha sempre preferito due chiacchiere al caffè piuttosto che le sei di mattina in discoteca.
Ormai ero abituata a vederlo rientrare a casa mentre era ormai ora di pranzo con quel sorrisetto stampato in faccia, ma mai avrei pensato che si sarebbe azzardato a fare una cosa del genere oggi, il giorno più importante della nostra vita, quello che aspettavamo con ansia sin da bambini.
Infatti anche se così diversi c'è da dire che una cosa in comune l'abbiamo sempre avuta: la musica, a tre anni mio padre comprò un pianoforte e insieme iniziammo a prendere lezioni, dal piano passammo al canto e Luke anche alla chitarra, finché un giorno durante una passeggiata a Londra non passammo di fronte il grande ingresso della LONDON Academy of Music and Dramatics Arts.
Ci fermammo entrambi ad ascoltare rapiti i mille suoni che venivano dall'interno e il nostro sguardo d'intesa in quel momento disse tutto: finito il liceo avremmo conquistato a tutti i costi un posto nella LAMDA.
Ci presero entrambi dopo selezioni e selezioni, e finalmente era giunto il tanto desiderato giorno del trasferimento, solo che avevo fatto male i conti con il sale in zucca di Luke: la sera prima aveva avuto una serata in un locale con la sua band, di cui anche Rickon faceva parte, e avrei dovuto sapere che avrebbero fatto tardi visto che lo stesso giorno anche lui aveva ricevuto la sua lettera di accettazione alla LAMDA dopo l'ultimo subentro.
- Non ci posso credere! Mamma sono le 8 alle 10 dobbiamo essere in Accademia per la cerimonia di apertura dell'anno scolastico! Ci vuole un'ora per raggiungere Londra da Guilford e lui ancora non rientra? Diventerò figlia unica! Questa non la passa liscia!- El respira, non dare in escandescenza! Vedrai che a momenti sarà qui- disse tentando di rassicurarmi-Lui tiene quanto te a questa cosa!
Inspirai profondamente cercando di calmarmi, saremmo dovuti partire entro massimo mezz'ora altrimenti avremmo rischiato di fare tardi alla cerimonia, il che significava perdersi la presentazione dei professori, dei corsi, l'assegnazione degli alloggi... Mentre la mia mente vagava si sentì sbattere la porta e mio fratello entrò tutto sorridente esclamando:
- El che cosa ci fai ancora in pigiama, le valigie sono cariche 5 minuti e partiamo!
- 5 minuti e partiamo? Pezzo di imbecille che non sei altro ti rendi conto che sono le 8:10 tra meno di due ore cambierà la nostra vita e tu e quell'altro idiota che ti porti dietro ancora puzzate di alcol da fare schifo?- La risposta dei due fu una sonora risata il che mi fece supporre che non avessi tutti i torti- Vi do un quarto d'ora per assumere un aspetto decente! Guiderò io e vi giuro che se alle 8:30 non sarete in auto, partirò da sola!
Dovetti essere abbastanza convincente perché rispettarono il mio ultimatum, dopo i vari convenevoli con la mamma e le sue eccessive raccomandazioni ci mettemmo in moto verso Londra, finalmente avrei avuto l'occasione per ricominciare da zero per essere davvero me stessa.
- Ho una richiesta!
- Luke sappi che se devi andare in bagno non mi fermo per nulla al mondo!
- Come sei suscettibile, in realtà io e Rick tra le varie cose avevamo preparato una playlist per il viaggio. Passami il cavo aux!
Sbuffando glielo passai e come accadeva sempre bastò un suo sorrisetto per farmi passare l'arrabbiatura verso di lui, aveva questo effetto su di me che sono sua sorella figuriamoci sulle altre ragazze.
- Vedi so farmi perdonare sempre, anzi se non lo hai già fatto questo ti farà passare tutto!
Le note dei The Clash risuonarono nell'abitacolo della macchina e canticchiando London Calling iniziammo il nostro nuovo viaggio.

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Say It First
FanfictionEleonore Clarke, ragazza all'apparenza timida che vive di musica, decide di cambiare vita e parte insieme al fratello Luke per Londra per frequentare la London Academy of Music and Dramatic Arts. Tutto è diverso, nuove amicizie, nuovi incontri e l'...