8 capitolo

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Sono appena le otto e sono in perfetto ritardo, Jenny mi aspetta alla casa per vedere un film molto violento, che mi faccia dimenticare cosa succederà nella mia stanza stasera. Apro la porta della mia camera e cerco di scansare le casse di birra già pronte, -sofy--dimmi--se vuoi puoi rimanere--perché pensi che lo voglia-attraverso velocemente il corridoio e cerco di scendere il primo gradino della lunga scala, ma una mano mi afferra fermandomi-cosa vuoi Lucas- dico sbuffando -dico sul serio se vuoi puoi restare...-- ma non ne ho voglia- cerco di sciogliermi dalla sua presa- SOFY! Dico sul serio!- anche io Lucas- scappo da lui scendendo le scale in modo orrendo e sbattendomi la porta alle spalle. Jenny rimane per un po' ferma sul ciglio della porta, fissandomi- che c'è- dico scocciata- tu! Cosa è successo? PARLA!--oggi siete tutti appiccicosi non ne posso più!-- tutti?!-- Jenny posso entrare o no!-- si sofy ma cosa succede sei strana-- niente.- devio il discorso- beh che film mi propone signorina?-- ehm..ah già il film..beh non sono riuscita a trovarlo, poi mio padre era fuori casa e non mi ha lasciato le chiavi e io beh.. non sapevo... sai...-- Jenny ho capito tutto! CIAO!!-esco infuriata dal cancello, non so dove andare, o forse sì ma non ci penso proprio, l'ultima cosa che voglio è vedere lui che se la spassa. Dopo qualche minuto passato seduta su una qualunque panchina a fissare l'ora, prendo la peggiore decisione della mia vita!- alla fine sei venuta- dice con sorpresa chiudendosi la porta alle spalle- beh la festa inizia alle nove e mezza hai tempo per cambiarti i vestiti-- cosa hanno i miei vestiti?-- ehm...beh... cioè... non sono affatto sexi! É una festa di liceali assetati di birra, non puoi vestirti da... beh da suora!--ma..non puoi dirmi cosa indossare! Non sei nessuno!-sbatto la porta alle mie spalle. Non ho nessun vestito "sexi" , beh forse si. Sposto un po' di roba dal lato dell'armadio e prendo la scatola, con dentro il vestito che mio padre mi aveva regalato per il mio compleanno. Un po' di luccichio qua e là e una scollatura troppo scollata, scarpe alte un po' di trucco e sono pronta per la serata più brutta della mia vita. La musica è già sparata a mille e Lucas sta salutando qualche suo amico della vecchia comitiva, se sono qui almeno voglio conoscere qualcuno, decido di avvicinarmi al ragazzo con cui sta parlando Lucas e mi intrometto nel discorso provocando un silenzio imbarazzante -ciao!-saluto imbarazzata, -Lucas e questo schianto dove l'hai trovato?!--va via stupido!..Sofy...stai...ehm...sei...--lascia perdere ho capito Lucas-scappo da lui avvicinandomi a un gruppetto di ragazzi molto carini!-ehi!--sofy giusto?--si..come lo sai..--Lucas ha detto di lasciarti perdere--come sarebbe!!!--quello che ho appena detto, ciao bellezza!- mi dirigo infuriata verso Lucas- che cosa hai detto a quei ragazzi!-- niente...cioè... niente sofy-- ok perfetto non me lo vuoi dire, io sto con chi mi pare chiaro!!- mi dirigo al centro pista e inizio a ballare con un ragazzo di cui non so nulla ma almeno mi distraggo. Lucas non si degna nemmeno di guardarmi e io faccio lo stesso, ma appena scorgo il mio sguardo più in là vedo le sue labbra appiccicate alla faccia di..di non so chi sia, vuole la guerra è l'avrà. Sono due ore consecutive che ballo e i miei piedi ne risentono ma non sono sola, Lucas
é a pochi metri di distanza da me che balla con quella di cui non so il nome, mi sta guardando e io faccio la mia mossa; prendo tra le mani il viso del ragazzo con cui sto ballando e incollo le mie labbra alle sue, il suo alito ha il sapore di birra e le sue mani sui miei fianchi fanno calore per quanto sono sudate. Lucas mi afferra con forza il braccio e mi strattona via da quel ragazzo, a cui aveva appena tirato un pugno-Lucas ma che fai! Sei matto- cerco di staccarlo da lui- smettila! Lucas! Falla finita! Basta!-- ti avevo detto che lei non la dovevi toccare!--Lucas non sono di tua proprietà non puoi impedirmi di fare qualcosa- si stacca improvvisamente da Ben, di cui prima aveva urlato il nome insieme a una serie di orrende parole, saliva velocemente le scale e io lo seguivo ma non sono riuscita ad infilarmi mentre lui chiudeva violentemente la porta. Dopo qualche secondo dedicato ai sensi di colpa, mi ricordo del collegamento tra i nostri armadi. Apro delicatamente la porta a specchiera del mio armadio e riesco ad uscirne trovandomi nella sua stanza, ma lui non c'era- sofy va via subito-era in bagno a coprirsi con la sua maglia le nocche insanguinate, dio quanto è sexi cioè non per me...ehm..-aspetta ti aiuto--hai già fatto abbastanza per questa sera-prendo dal mobiletto il disinfettante e con un po' di ovatta massaggio sulla ferita-perché hai reagito così?--...-non puoi non rispondermi--...-e va bene vado via, certo che non ti capisco proprio- esco dalla stanza e torno alla festa. Continuo a ballare per un po' e poi decido di bere qualcosa di più forte di un po' di birra.

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