Kageyama ghignò, staccandosi dal suo corpo e uscendo dal bagno dopo avergli dato una pacca sul fondoschiena, che fece arrossire ancora Shoyo. Dopo poco il più piccolo uscì dal bagno, notando che il suo amico si fosse messo un paio di boxer, ringraziò il signore per quello.
«Vieni?»
Kageyama si stropicciò un occhio, sdraiato sul suo letto a pancia in su.
«Sembri una balena spiaggiata» «Le balene non hanno questi»
Si diede un colpetto sugli addominali facendo alzare gli occhi al cielo ad Hinata.
«Baleno» «Zitto e vieni qui»
Shoyo sbuffò leggermente, sedendosi sul letto.
«Dove mi metto? Occupi tutto lo spazio»
Tobio lo afferrò dai fianchi e lo trascinò affianco a se, obbligandolo a sdraiarsi e lo abbracciò.
«Fatti coccolare»
Borbottò Kageyama, ricevendo in risposta un mugolio da parte del rosso. Si avvinghiò a lui, abbracciandolo e stringendolo a se.
«Buonanotte»
Hinata si girò verso di lui, ritrovandosi a pochi centimetri dal suo petto. Ci soffiò sopra ridacchiando. Tobio in risposta lo strinse di più emettendo degli strani versi, che fecero ridere ancora il più piccolo.
«Fermo» «Ma non ho sonno» «Io si» «Uff... Tobio?» «Mh?» «Ciao»
Kageyama non gli rispose.
«Dai Hinata, dormi»
Iniziò ad accarezzargli dolcemente la schiena coperta dalla maglietta bianca, facendo rabbrividire Shoyo che si rilassò subito dopo. Continuò ad accarezzarlo, infilando la mano sotto la maglia per essere più comodo. A quel gesto Hinata sussultò, credendo chissà che cosa, quando invece non sarebbe successo nulla e lui questo lo sapeva. Rimase fermo a godersi quelle attenzioni che il suo amico gli stava dando dopo tanto tempo, poi si addormentò, cullato dalle sue carezze.
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[ Enjoy some gay kiss 🏳️🌈 ]
Il mattino seguente, Kageyama fu il primo a svegliarsi. Aprì lentamente gli occhi, leggendo l'ora dal display del telefono e, notando che fosse ancora presto optò per tornare a dormire, ma gli cadde l'occhio sul viso del suo amico. Lo guardò attentamente, erano ancora abbracciati, Hinata non si era mosso tutta la notte pur di rimanere in quella posizione. Gli passò un dito sulla guancia leggermente rosea, per poi accarezzarla, fece arrivare il dito sul naso, dove ci lasciò un piccolo bacio delicato, infine gli sfiorò le labbra leggermente schiuse. Sentì un groppo alla gola e il suo corpo fu invaso dai brividi, una strana voglia di baciarlo venne a galla ma lui prontamente la frenò. Temeva troppo di ferirlo, era questo a frenarlo. Dopo poco anche Hinata si svegliò, sbadigliando e stiracchiando le ossa.
«Buongiorno.»
Kageyama gli sorrise dolcemente.
«Giorno...»
Il rosso si mise seduto, scompigliandosi i capelli disordinati, cercando di metterli a posto. Dopo qualche minuto il corvino si alzò per andare in cucina, sentendo la pancia brontolare. Si morse il labbro chiudendo gli occhi, cercando in tutti i modi di far sparire quella sensazione di fame. Hinata seguì Kageyama in cucina, sedendosi al tavolo e guardando il suo amico.
«Che c'è?» «Nulla, tranquillo.»
Rispose velocemente Tobio, girandosi verso il ripiano da lavoro, preparando una tazza di latte per il rosso e una di caffè per se stesso. Posò entrambe le bevande a tavola, mettendo nella sua tazza una zolletta di zucchero speciale che, secondo un suo amico, lo avrebbe aiutato a non sentire gli stimoli della fame. Guardò Hinata che lo ringraziò con un sorriso sentendo nell'aria uno strano odore di latte. Ricordava quel profumo, il più buono che avesse mai sentito. Subito nella sua bocca le ghiandole salivarie impazzirono, provocandogli ancora più voglia di assaggiare quel qualcuno da cui proveniva l'aroma. Poi, dopo aver sbiadito la mente, si rese conto che era proprio il suo amico a rilasciare quel profumo.