"Mi darai mai un'occasione?"
Sbuffai.
Era la dodicesima volta -e giuro che le avevo contate- che Luke mi chiedeva la stessa cosa in quella settimana.Ci conoscevamo fin dalle scuole elementari e non era un segreto che avesse una cotta enorme per me, solo che non riusciva a capire che io non ricambiavo.
Certo, era davvero carino fisicamente, questo era innegabile, ma non mi piaceva il suo carattere petulante e ossessivo. In quegli anni non aveva smesso una volta di chiedermi di uscire, nonostante i miei continui rifiuti.
Perché era così osessionato da me?
C'erano migliaia di ragazzi più belli e simpatici di me, per questo pensavo che la sua fosse soltanto una sfida verso se stesso.
Come se volesse dimostrare che poteva conquistarmi, ma si sbagliava di grosso.Non sarei caduto ai piedi di Luke Hemmings come facevano tutti.
Io non ero tutti.Davanti ai suoi occhioni da cucciolo non resistetti e gli chiusi l'armadietto in faccia.
"Non mi inganni, Hemmings. Io con te non ci esco."
Dopo aver pronunciato queste parole, mi diressi in classe trovando il mio migliore amico ad aspettarmi al nostro solito posto.
"Sei in ritardo."
"Secondo te perché?"Lui scosse la testa divertito, dandomi una spallata amichevole.
"Ma gliela darai mai un'occasione a quel poverino? Sono quasi dieci anni che ti viene dietro."
"Lo sai che non mi piace, Cal! Quel ragazzo è insopportabile."
Alzò un sopracciglio, squadrandomi per bene.
"Non è che hai paura che ti possa piacere?"
Quasi soffocai con la mia stessa saliva.
"Cosa cazzo ti salta in mente?! Io con quel... tizio?! Nemmeno morto!"
Prima che potesse altro borbottai un "zitto, sta iniziando la lezione."Non sarei caduto ai piedi di quella giraffa dagli occhi da cucciolo.
Luke Hemmings era un enorme no per me.***
Finalmente, la giornata di scuola era finita e l'unica cosa che volevo era tornare a casa per sdraiarmi sul letto ed ascoltare la musica.
Le lezioni mi avevano sfinito.Salutai Calum con una pacca sulla spalla prima che si dirigesse dal suo ragazzo, Ashton, che lo stava aspettando in macchina, essendo di un anno più grande di noi.
Dio, quanto avrei voluto un passaggio anche io, ma mi toccava camminare e per di più...
"Facciamo la strada insieme, Michael?"
Abitavo accanto all'idiota.
Scossi la testa, incamminandomi e sperando che cogliesse il segnale ma, se l'avevo chiamato idiota un motivo ci doveva essere.
"È stata dura la lezione di matematica oggi, vero? Non ci ho capito nulla!"
Nemmeno eravamo in classe insieme, che diavolo voleva da me?!
Cioè, sapevo cosa voleva, ma gli avevo già detto di arrendersi fin troppe volte."Comunque il biondo ti sta davvero bene! Certo, la tinta rossa rimane sempre la mia preferita!"
Ma chi glielo aveva chiesto?
Mi morsi il labbro inferiore cercando di trattenermi dal rispondergli.
Anche se non mi piaceva, trattare male le persone non era da me... Mi limitavo a pensare insulti senza esprimerli a voce.Solo che con Luke era diverso, mi faceva così incazzare che diventavo tutta un'altra persona.
"Domani ci sarà il test di biologia. Sei pronto? Io penso di esserlo, anche se il professore mi odia."
Chissà perché.
"Oh il coach di basket mi ha detto che mi vorrebbe in squadra, la mia altezza potrebbe aiutare, parole sue."
Non ce la facevo più.
"Ma non penso faccia per me, sono negato negli spo-"
"PUOI CHIUDERE UN SECONDO LA BOCCA?!"Mi fermai di scatto, urlandogli contro.
Per la prima volta, da quando ci eravamo incamminati, alzai lo sguardo verso di lui.
Non mi guardava offeso o triste come una persona normale avrebbe fatto.
Il suo sguardo era semplicemente... curioso."Parlo troppo, eh?"
Ridacchiò, facendomi alzare le mani al cielo.
Quel ragazzo era una tortura.Per fortuna, mi accorsi di essere sul vialetto di casa mia.
Grazie a Dio.
Ma, prima che potessi proseguire, la voce di Hemmings mi fermò."Michael un secondo!"
Mi girai scocciato.
"Che vuoi?!"
"Una settimana."Lo guardai confuso. Si era drogato forse?
"Come...?"
"Dammi solo una settimana per dimostrarti che persona sono."Non seguivo il filo del suo discorso. A che gli serviva una settimana?
"E perché dovrei concedertela?"
"Perché so di poterti dimostrare che non sono chi credi che sia. So di poterti piacere, Michael."
"Non pensi di avere un po' troppa autostima?"
"Se mi sbaglio non ti costerà nulla concedermi quella settimana."Stavo cadendo nella sua trappola.
"Dammi solo una settimana e ti farò innamorare di me."
Accettai.
INDOVINATE CHI È TORNATA CON UNA NUOVA STORIA MUKE?
Questo è il prologo e per andare di pari passo con la settimana della storia pubblicherò i capitoli ogni giorno.
Spero che l'idea e la storia vi piacciano e che la seguiate!
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One week. || Muke ❀
FanfictionDammi solo una settimana, mi aveva detto, e ti farò innamorare di me. 13/07/18 #3 in muke