"Ogni domenica la mia famiglia ed io andammo in messa, e a volte la messa si faceva nel giardino della chiesa.
Appena si entrava cera il cortile poi la chiesa e vicino il giardino.
Quella domenica la messa l'hanno celebrata fuori. C'era tantissima gente. E indovina chi si era messo vicino a me,alla mia sinistra?""Jack che ne so, Leonor?"
"No, sua madre. C'era sua madre vicino a me John. E Leonor vicino a sua madre. E alla mia destra c'era la mia famiglia.
Inizió la messa e io non feci altro che guardare lei, mia madre lo aveva notato che la stavo guardando e mi disse che dovevo smetterla e che gli avremmo salutati dopo.
Seguì la messa ma continuai a guardarla ugualmente.
Jhon non riuscivo a smetterla" e inizó a ridere."Dopo la messa, come mamma mi aveva detto, li salutammo. La nostra famiglia si conosceva già dato che io lavoravo con Martin suo padre. Ma Rita, la mamma di Leonor e mia mamma si conoscevano già da piccole.
Mentre loro due parlavano io andai a salutare Leonor."Certo che potevi anche guardarmi di meno" mi disse scherzando.
"È un piacere anche per me rivederti Leonor" le dissi ridendo "e comunque ci ho provato giuro ma era impossibile"
Lei mi guardo dritto negli occhi."Di che state parlando voi due?" mi chiese Rita.
"In realtá stavo per chiedere a Leonor se le andrebbe di uscire con me, sempre con il vostro permesso Rita."
"O si certo mi farebbe piacere se uscisse con qualcuno ogni tanto e dammi del tu Jack" rispose la madre
Leonor la fulminó con lo sguardo.
"Allora ti va bene se usciamo domani?Ti vengo a prendere per le due,se per te va bene" dissi
"A domani Jack" mi rispose e dopo aver salutato la mia famiglia sene andó con sua madre.
Mamma mi disse di non farmela fuggire perché è una ragazza e famiglia per bene.
Arrivati a casa, lavorai con mio padre tutto il giorno nel campo. Avevamo il campo di mais.
Pensai a lei tutto il tempo."Vi siete già visti vero Jack?" mi chiese papà
"Visti? Chi papà?" dissi fingendo di non aver capito chi intendesse
"O andiamo Jack, va bene che ho una certa età ma mica sono cieco. Secondo te non ho notato il modo in cui vi guardavate alla messa?"
"Perché in che modo mi ha guardato?"
"Ecco vedi che ho ragione" e inizió a ridere
"Alla festa del paese"
"Io lo sapevo, l'ho notato subito e l'avevo detto anche a tua madre che a quella festa era successo qualcosa. Ma lei mi disse che ero pazzo" inizió a ridere di nuovo
"Cosa te la ridi cosi tanto?" chiesi ridendo anche io perché la sua risata era contagiosa.
"Niente figliolo, dimmi cosa era successo alla festa?"
"Niente papà, la prima volta che l'ho vista ero a casa sua perché stavo lavorando con Martin. Poi la vedevo sempre a scuola. Ma non ci siamo mai parlati fino a quando il destino non ha fatto quello che doveva e alla festa l'ho vista, giuro papà era bellissima, e sono andato a parlarle. Poi ci hanno raggiunti anche gli altri. E abbiamo passato la serata insieme"
"Gli altri chi?"
"I miei amici e la sorella di Leonor e altre due amiche"
"Quindi hai passato una bella serata a quanto pare"

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Il respiro della speranza
RomanceRacconto due storia d'amore contemporaneamente una vissuta nel passato e l'altra nel presente, che però hanno un legame molto forte in comune che nessuno di loro conosce. Di come la vita a volte ci può sembrare strana e molto difficile ma che allo s...