Hope

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"A quindici anni ho perso mia madre. Morì in un incidente stradale. Era sabato sera. Papà, Alan ed io avevamo preparato la cena per farle una sorprese. La stavamo aspettando, era tutto pronto, mancava solo lei"

Sentí I miei occhi riempirsi di lacrime e la mia voce tremare.

"Hope, non devi se non vuoi" mi disse guardandomi negli occhi

Spostai lo sguardo verso il mare.

"Tutto partí da una chiamata. Papà ricevette una chiamata. Non credo che riusciró mai a dimenticare la sua espressione. Diventó bianco in faccia e lo sguardo era come perso.
Tutto quello che era sul tavolo lo scaraventó per terra urlando: non può essere.
Alan,mio fratello si avvicinó a me vendendo che ero impaurita. Non avevo mai visto cosi papà.
Alan provó a parlargli a chiedere cosa avesse e quando si avvicinó lo spinse via con violenza.

Prese la testa tra le mani, guardó Alan per terra, come per assicurarsi che stesse bene poi peró prese le chiavi di macchina e se ne andó senza dire niente.
"Papà aspetta, dove stai andando? Papà!!!" Urlai ma lui salí sulla macchina.
Alan e io lo seguimmo con l'altra macchina. Guidava come un pazzo. Anche Alan si spaventó ma cercó di starli dietro pur avendo da poco la patente. Una volta arrivati vidi la macchina di mamma completamente ribaltata e un altra con una bugna sul davanti.
Cerano cosi tanti poliziotti e le macchine delle battuglie con le luce accese. Due ambulanze.
Arrivó un poliziotto.
Chiese a mio padre chi fossimo, mio padre rispose che è stato chiamato poco fa da un agente e le uniche parole che uscirono dalla bocca di quel poliziotto erano: mi dispiace signore, mi dispiace davvero tanto. I paramedici hanno fatto tutto il possibile.
E a quelle parole mi uscì un urlo dal profondo del cuore. Sentì come uno strappo in me.
Papà che continuava a dire: nono la prego mi dica che non è vero. La supplico. E si inginocchió per terra con la testa tra le mani. Il poliziotto si commosse e lo aiutó ad alzarsi e cercó di consolarlo.
Ma come si poteva consolare una persona a cui si ha appena detto che sua moglie, la madre dei suoi due figli,l'amore della sua vita era morta? Come John? Come?

Vidi I paramedici con il barella, mi liberai dalle braccia di mio fratello e corsi da loro.

Quando la vidi rimasi scioccata. Era piena di sangue. Era inconoscibile Xhon. Le presi la testa tra le mani. I piedi non mi reggevano. Ma non volevo lasciarla andare. Uno dei paramedici mi prese da dietro per farmi allontanare. Ma io non volevo andarmene da lei. Mi aggrappai a lei con quelle poche forze che ancora avevo.
Poi sentí la voce di papà. Mi prese le mani con forza e mi trascinó via da lei.
Mi abbracció per farmi calmare un po, ma io non feci altro che guardare le mie mani piene di sangue e la macchina ribaltata e ascoltai quello che il poliziotto stava dicendo a papà.
Che la mamma aveva precedenza e che il ragazzo aveva il cellulare in mano e non è riuscito a fermarsi in tempo. E in quel istante vidi l'altra ambulanza con un ragazzo seduto che li stavano medicando la faccia.
Doveva essere lui il colpevole.
Cosi mi liberai dalle braccia di papà e corsi da lui.
Lo presi a botte gli urlai cosi tante cose brutte John.

"È tutta colpa tua! Per colpa tua mia madre è morta! Perché eri con il telefono in mano? Perché? Dimmelo!
Mia madre la avrai per il resto della tua vita sulla coscienza! Hai lasciato due ragazzi senza madre! Dimmi perché?"
Il ragazzo era sotto shock.

All'improvviso sentì un pizzicotto sul braccio. Mi avevano dato un calmante.
Alan mi prese in braccio e ci allontanammo un po e si sedette sul marciapiede.
Non riuscì a dire niente. Alan continuava a dirmi che sarebbe andata tutto bene.
Lui sembrava, non so come spiegarti John. Ma non piangeva, non ha urlato,non ha fatto niente solo continuava ad abbracciarmi.
Era come se non avesse emozioni. Completamente spento.

Non mi staccai da lui per tutta la notte. Non feci altro che piangere.
Lei non c'era più John, capisci?

Quel ragazzo era giovane, aveva diciassette anni. Gli diedero un anno nel carcere minorile con sostegno di psicoterapia.
Lo vedo spesso sai, ora ha ventisette anni, si è fidanzato da poco.
Io non so con quale coraggio lui vive la sua vita, con la consapevolezza di aver tolto la vita a qualcuno.
So che sono parole pesanti John, so che era giovane, però è la verità.
Lui me la ha portata via. Capisci? Lei non ce più"

Il respiro della speranzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora