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Allison chiuse gli occhi per un attimo, lasciò che la mente vagasse lontana, in un ricordo e poi in un altro. La sua intera esistenza riassunta come in un flashback e ogni parte migliore era una parte che aveva vissuto con Elijah.

Il braccio dell'affascinante Originale elegante la avvolgeva completamente, il respiro calmo le scaldava il collo mentre condividevano quella stretta carica di ogni cosa. Era un momento magico, importante e lei sentiva dentro il cuore che era anche l'ultimo.

"Ti ricordi quando abbiamo litigato e poi, dopo qualche ora mi hai salvato la vita?" gli chiese girandosi piano, lasciando però che il braccio la stringesse comunque. "Credo che fosse sette anni fa circa."

Lui sorrise, le dita di Allison accarezzavano il suo braccio su e giù ad un ritmo lento e costante. Lo faceva rabbrividire quel tocco, succedeva da sempre. Quanto stupido tempo avevano perso, illusi di essere andati avanti, di amare qualcun altro mentre erano sempre e solo loro due, in fondo.

"Me lo ricordo. Eri così arrabbiata che non mi ringraziasti neppure... anzi, eri infastidita dal fatto che ti avessi salvato la vita."

Allison cercò il suo sguardo. "Ricordo esattamente cosa ti ho detto. Tu lo ricordi?"

"Sto bene. Non che avessi bisogno del tuo aiuto, tanto per essere chiari. Avevo tutto sotto controllo"  la imitò lui.

La donna rise. "Avresti dovuto vedere la tua faccia. Volevi ridere ma non potevi far cadere la facciata da arrabbiato."

"In realtà" Elijah avvicinò la bocca alla sua e la baciò. "Avrei voluto baciarti. Sei molto sexy quando sei arrabbiata."

Il vampiro si accorse che la pelle di Allison era fredda, le labbra secche, gli occhi non erano pieni di quella luce che avevano di solito. Era troppo presto... non doveva succedere.

"Sai, poco fa ho ripensato alla mia vita" parlò lei scuotendolo via dai suoi pensieri. "Mi sono resa conto che ogni ricordo piacevole comprendeva te, quindi grazie per gli sprazzi di felicità, Elijah Mikaelson."

Lui sentì gli occhi riempirsi di lacrime. "Vado a prenderti un'altra coperta, sei gelata."

Lei lo fermò afferrandogli un braccio. La stretta era debole ma presente. "Nessuna coperta potrà scaldarmi e credo che in fondo tu lo sappia. So che adesso hai paura e anche io ne ho, ma... ho bisogno che tu faccia una cosa per me."

"Qualunque cosa." Elijah lasciò cadere qualche lacrima.

"Chiama gli altri. È tempo di dire addio."

****

La prima ad entrare nella stanza fu Hayley e per Allison il ricordo fu quasi immediato.

Allison sorrise sistemando tutto nella sua camera e poi raggiunse l'atrio dove Hayley stava dando una mano a mettere in ordine.

"Hey," disse all'Ibrida "cercavo proprio te."

"Mi hai trovata. A proposito, ho visto che il sorprendente Diego è riuscito a sorprenderti."

"Sì, sto uscendo per andare da lui a dire il vero. Gli ho promesso un pezzo di torta."

"Solo la torta?"

Allison rise e annuì tirando fuori dalla tasca della giacca un bracciale di diamanti che brillava in modo incredibile sotto la luce del grande lampadario.

"Solo la torta," rispose. "Ma prima di andare ho un regalo per te."

Le mostrò il bracciale ed Hayely corrugò la fronte perplessa.

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