Ero nascosto in un angolo, ridevo, anche se sapevo che mi sentiva, ma infondo mi ero stancato di aspettare e di nascondermi, e speravo che mi trovasse, un po' come il ladro che lascia indizi per essere scoperto.
Speravo mi trovasse il più in fretta possibile per vedere la suo faccia meravigliata: il nascondiglio nell'armadio di papà non se lo sarebbe mai aspettato, era proprio un nascondiglio perfetto.
So che giocare a nascondino sia cose da piccoli, ma io e Luca ci divertivamo e facevamo giochi stupidi in continuazione, papà ci diceva sempre che forse eravamo troppo grandi per fare quelle cose, ma ci divertivamo lo stesso, insomma, insieme eravamo due cuori ed un cervello.
Ricordo che a 14 la vita era più semplice.
LUCA: sto venendo a prenderti...!
Continuavo a ridere.
LUCA: eccoti! , ti ho scoperto!
Luca...luca era tutto, era un tipo tosto, di quelli che quando aveva un idea in testa non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno, era orgoglioso, forse anche troppo, ma era anche dolce, si scioglieva con poco, bastava un bacio sulla guancia dopo uno dei soliti litigi per scolpirgli il cuore, era consapevole dei suoi difetti, ma forse non era consapevole dei suoi pregi e questo lo limitava molto.
Mi faceva sentire a mio agio sempre, non diffidavo per niente di lui, solo..ero un po' geloso: era sempre lui a sedere sul sedile davanti quando mamma non c'era in auto ed era sempre lui a ordinare per primo al ristorante, ma era ovvio, era più grande di me di due anni, ed ormai quasi tutto lo chiamavano ragazzo, mentre a me tutti mi chiamavano ragazzino, quattordici anni erano tanti, ma a quei tempo non riuscivo a capire che due anni facevano molto e litigavamo ogni sera per il fatto che lui potesse fare più cose di me, ma ora tutto questo non è più importante.
IO: ma vinci sempre tu! Sei troppo bravo a nascondino.
LUCA: beh onestamente sono invincibile, dai tocca a te adesso trovarmi e fidati, non sarà facile.
IO: no, ti prego, basta, tanto ormai vinci solo sempre tu, anzi, aiutami ad alzarmi, che in questo armadio non si respira che ho le ginocchia a pezzi.
Ridemmo per qualche istante, e dopo una breve chiacchierata andammo in camera nostra.
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Andrea
Fiksi RemajaLa storia è ambientata a Firenze, parla di due fratelli che rimangono orfani e scappano per non andare sotto le grinfie dell'orfanotrofio.