Capitolo 2

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Siamo andati alla festa a casa di una ragazza che avrebbe studiato medicina con noi ma che non abita nel campus. Siamo arrivati con un pullmino che ci ha lasciato davanti a una villa contornata da bicchieri rossi e coppie di ragazzi che limonano. Entriamo in questa specie di casa, sempre se così si può chiamare, e mi siedo su un piccolodivano sull'angolo. Dal basso noto una chioma bionda che oscilla da una parte all'altra e che si sta avvicinando. Si trova a un metro da me e mi sta fissando stringendo il bicchiere di plastica. Ha due grandi occhi azzurri, i capelli biondi ed é poco più alta di me. Non sta facendo altro che fissarmi ormai da cinque minuti e dopo una lunga attessa fa due passi e si presenta -piacere. Io sono Arizona- -piacere mio- rispondo con fretta. Non le ho neanche detto come mi chiamo, sono occupata a fissare quegli occhi di ghiaccio. -Vuoi ballare- chiede spavalda. -Certo- ma sono stupida o altro? Mi ero promessa di non avere relazioni fino al terzo anno di medicina. Non penso più a questo, mi alzo ed inizio a ballare. Mi prende per i fianchi ed io inizio a strusciarmi addossoa lei mentee sento dei fischi. Di sicuro dei ragazzi arrapati che non sanno cosa fare. Me ne frego, vadano a farsi fottere. Mi abbasso muovendo i fianchi piano piano mentre mi teovo attaccata a lei ma di spalle. Ad un tratto mi blocco - devo andare in bagno- -oh, dritta e destra dopo le scale gira a sinistra- -grazie- rispondo con imbarazzo. Non potevo continuare a stare con lei altrimenti me ne sarei innamorata, va sempre a finire così. Vado in bagno ma a metà strada incontro April e Mer che mi fissano -allora, come va con la biondina- dicono in coro come due ragazze alle medie - come va cosa?- chiedo facendo finta di nulla. -non fare la finta tonta. Ti abbiamo viato strusciarti contro Arizona e anche se ti conosciamo da poco tu non lo faresti se non ti piacesse.- abbasso lo sguarfi e vado in bagno. -Giulia!- urla April. - si...- -Conosco bene Arizona, é la migliore amica della proprietaria della villa. Se vuoi te la faccio conoscere meglio..- dice da buona amica. Io le faccio cenno che ho capito e vado in bagno. Quando esco vedo April che balla su un tavolo barcollando. Era possibile che si fosse ubriacata in quel modo in così poco tempo? Sono le due e mezza e prendo April per unbraccio e la porto fuori dalla villa a prendere aria. Sapevo che sarebbe finita così. -andiamo a casa- le sussurro ad un orecchio e lei si muove un po' cercando di liberarsi da me ma la tengo stretta. -ecco che arriva la biondina- -sta zitta! - e le faccio il verso con le dita. -Ciao, senti ti serve una mano?- mi chiede - no grazie- -e con che mi riporti al campus cervellona!- afferma Apriel. Arizona si fa una risatina quasi impercettibile e mi chiede come mi chiamo. Con fermezza riapondo Giulia e mi chiede se ci serviva un passaggio. Apriel ha riaposto a posto mio. Io sono sul sedile del passeggiero mentr April é dietro. Arizona metge in moto e...- Arizona, ti piace Giulia?- chiede April ed io ka do una gomitata. Arizona si fa una risatina ed iniza a guidare. -Non mi dite che ancora non avete annodato le lingue- dice April ridendo. Io mi giro a guardare fuori dal finestrino mentre Arizona mi fissa. Finalmente partiamo e tenendola una da una parte e una dall'altra portiamo April a dormire. Arizona mi saluta ma io - Aspetta!- le dico quasi urlando. Mi si avvicina, siamo a mezzo centimeteo di distanza, mi stringe forte a lei mentre fisso i sui occhi di ghiaccio. Il cuore vuole uscire dal petto. Ho un mal di testa incrwdibile ma questa volta non é colpa dell'alcol. Mi tiene stretta ma cerco di resistere alla tentazione di poggiare le mie labbra sulle sue ma non riesco. Le do un bacio senza significato e lei contraccambia. Andiamo avanti per un po e poi le mordo leggermente il labbro per chiederle se vuole andare avanti e lei per dire di si apre di più la bocca. Mi butta sul muro, é così sexy, e le mettouna mano sul sedere. Le lingue si incrociano cercando di esplorare ogni singolo angolo delle nostre bocche. Senza staccarci ci buttiamo sul letto. Lei inizia a baciarmi sul collo.
April dorme profondamente.
Mi mette le mani sotto la maglietta e con delicatdzza me la toglie. Ad un tratto il cellulare squilla. - aspetta un secondo- le dico ma lei non si ferma. Guarfo sul display: mamma. Forse non aveva capito che da qui all'Italia ci sono diverse ore di differenza. Rispondo trattenendo i gemiti, non ascolto neanche una parola di quello che dice. Arizona inizia a succhiare sul collo, il mio punto debole ed io emetfo un suono piuttosto forte. Mka madre capisce subito - sei occupata...ehm...richiamami...quando hai....finito- -cerro mamma...-rispondo imbarazzata. Arzona mi slaccia i pantaloni e passa il suo viso tra il mio seno e sia io che lei emettiamo due suoni abbastanza rumorosi e senza saperlo svegliamo April. Mi toglie i pantaloni e io le tolgo la maglia. Mi sta baciando sungo la pancia. Sta arrivando infondo. Ad un tratto é April a farci fermare schiarendosi la voce ed é qualcuno che entra in stanza che....

Solo io e due occhi di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora