Capitolo 4

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Finalmente la giornata di scuola finisce ed usciamo esausti.

Eravamo tutti stanchissimi e non avevamo più voglia di tornare a scuola.

Esco dalla clssse e vedo una macchina nera parcheggiata che a quanto pare mi sta aspettando

Mi avvicino e vedo che dentro c'è una biondina, si...nella macchina c'è Arizona.

-sali?- mi chiede -per andare...- -a pranzo- -oh, quindi andiamo insieme a pranzo?- -se per te non è un problema- suonava quasi vome un ordine ma era comunque dolce.

Entro nella macchina e ci fermiamo da vanti ad una nave. Inizia a parlare con un ragazzo, parcheggiamo e saliamo sulla barca.

Ci sediamo ad un tavolo ed ordiniamo.

Ad un tratto il cellulare suona. Era mia madre! Non potevo parlarle in inglese perché non capiva e non potevo parlare italiano perché sennò Arizona capiva.

Ho deciso di non rispondere.

Forse ho sbagliato, come glielo spiego a mamma?

Nel frattempo arriva il cibo e le nostre mani si intrecciano sopra al tavolo.

Quando abbiamo quasi finito di mangiare le faccio una domanda -vuoi andare a casa?- -sei già stanca?- chiede esasperata

-non sono stanca...- rispondo e le metto una gamba fra le sue intrecvuando i piedi.

Velocemente chiama il cameriere chiedendo il conto ed ha insistito per pagare tutto lei.

Siamo salite in macchina e mentre viaggiavamo fissavo il mare.

Arizona aveva uno sguardo strano ed io la trovavo strana.

Perché non mi aveva chiesto chi era al cellulare?

-cosa c'è?- chiedo cercando di capire cosa sta succedendo. -niente....è che...- -che cosa c'è?- -perchè pruma non hai risposto?- -Arizona, è un segreto- dico tra una risatina e l'altra.

Anche  alei esce una risatina e finalmente parcheggiamo.

Scendiamo dalla macchina e...

Solo io e due occhi di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora