|Ho capito che solo tu sei in grado di completarmi, ma so che per te non sarà lo stesso. Per questo, sparirò dalla tua vita, e ti lascerò vivere in pace.|
Jimin si svegliò presto, quella mattina. Yoongi era al suo fianco, girato di spalle ma, a giudicare dal respiro, pensava stesse ancora dormendo.
Non ebbe la forza di scendere dal letto per andare a fare colazione, quindi si limitò a girarsi di nuovo su un fianco, sospirando pesantemente. Si sentiva strano ed il fatto che stesse continuando a pensare a cosa fosse accaduto la sera prima non lo aiutava per nulla. Si toccò le labbra, avendo la sensazione di averle ancora premute contro quelle del maggiore; se le leccò lentamente, desiderando provare ancora il sapore di Yoongi, ma non sentì assolutamente nulla.
Non aveva mai baciato nessuno prima d'allora, ma se avesse saputo che procurava una sensazione così piacevole, ci avrebbe provato molto prima. Anche se, forse, dava quel piacere solo se a baciarti fosse stato qualcuno che amavi, e che magari ti ricambiasse.
Affondò il viso nel cuscino, sentendo le guance andargli a fuoco. Senza neanche rendersene conto, aveva appena dichiarato a sé stesso di essere innamorato di Yoongi.
Però, in quel momento, un pensiero strano lo colpì, come un fulmine a ciel sereno.Per quale motivo mi ha baciato?
Si afferrò i capelli, tirandogli lievemente e giocherellandoci un po'.
Già. Perché lo ha fatto? Dopotutto, lui mi ha detto più volte che è eterosessuale, probabilmente ha avuto tante ragazze, magari ne ha una proprio ora, ma non me ne ha voluto parlare.
Tirò su con il naso, sentendo le lacrime affiorargli agli occhi. Sebbene il ragazzo di cui si fosse innamorato lo aveva baciato appena la sera prima, non riusciva a non sentirsi triste. Sospirò pesantemente, passandosi una mano tra i capelli e sollevandosi dal materasso.
Sentiva il bisogno di farsi una doccia, quindi si alzò, facendo ben attenzione a non produrre il benché minimo suono.
Camminò in punta di piedi fino alla porta, chiudendola cautamente dietro di sè.
Attese qualche secondo per controllare che Yoongi non si fosse svegliato, poi si diresse con calma verso il bagno.Aprì l'acqua, per farla scorrere e per permettere così che si riscaldasse abbastanza per quando sarebbe dovuto entrare. Si spogliò in fretta e gettò i vestiti nel suo cesto dei panni sporchi.
Entrò nella doccia e rimase fermo nella stessa posizione per alcuni secondi, lasciando che l'acqua gli scorresse sul corpo. Si passò una mano tra i capelli e sospirò, dato che stava continuando a pensare a Yoongi.
Sentì del calore propagarsi dal suo basso ventre e, dato che si trovava da solo e sentiva il disperato bisogno di provare piacere, pensò che non sarebbe stata una cattiva idea provocarselo da sè.La doccia durò qualche minuto in più del previsto.
● ● ●
Indossò l'accappatoio, poggiandosi poi un asciugamano sulle spalle con cui si asciugò i capelli. Si guardò allo specchio, notando che alle radici il suo colore naturale stava già spuntando.
Magari domani me li tingo di nero.
Si toccò la frangia, tirandola poi all'indietro, evitando così che gli andasse negli occhi. Uscì dal bagno, continuando a sfregarsi i capelli con l'asciugamano, e si diresse in cucina per fare colazione.
Non c'era ancora traccia del maggiore, e questo diede sollievo a Jimin, che non credeva di sentirsi pronto ad un eventuale confronto.Afferrò un pacchetto di biscotti ed iniziò a mangiucchiarli, mentre si versava un bicchiere di latte e canticchiava "Perfect Man" degli Shinwa.
《Non sapevo cantassi così bene.》Gli disse una voce alle sue spalle.
Jimin si girò di colpo, incontrando con lo sguardo gli occhi scuri e profondi di Yoongi. Non disse nulla, si limitò ad annuire in modo quasi impercettibile e ad abbassare lo sguardo. Ancora una volta, l'indifferenza nei confronti del loro rapporto lo stava ferendo, e sentiva che non mancava molto a farlo arrivare al suo punto di rottura. Si girò di nuovo, bevve il latte tutto d'un sorso e corse fuori dalla cucina, diretto in camera. Aveva intenzione di vestirsi e di uscire, in modo tale da distogliere i suoi pensieri dal maggiore.Nel frattempo, Yoongi, era ancora fermo in cucina, nella stessa posizione, a fissare con fare sconsolato il punto in cui poco prima si trovava Jimin. Sospirò pesantemente, tirando una sedia e sedendocisi sopra. Si strofinò il viso con le mani, mentre sentiva i passi rapidi di Jimin che si dirigevano verso la porta.
《Dove hai intenzione di andare, Jimin?》La sua voce era diventata più profonda del solito, forse a causa della rabbia che stava provando in quel momento.
Sentì il minore bloccarsi davanti alla soglia della porta di casa, quindi si alzò e si diresse da lui, prima che questi potesse uscire senza neanche spiegargli quale fosse il suo problema.
Jimin era in piedi, come inchiodato, ed aveva lo sguardo puntato contro la figura di Yoongi.
《Jimin, si può sapere cosa non va in te?》Gli chiese, con un tono di voce forse un po' troppo aspro, dato che il minore di fronte a lui parve giungere sull'orlo di una crisi di pianto.
《I-Io...》Deglutì rumorosamente.
《Io non sopporto più questa situazione.》
Yoongi sollevò un sopracciglio.
《Io ti amo, Yoongi. E la tua indifferenza mi fa male.》Detto questo, corse fuori di casa.Il rombo di un tuono si udì chiaramente.
STAI LEGGENDO
Winter | Yoonmin
Fiksi Penggemar>> E non so cosa tu stia provando, ma voglio solo farti sapere che io, in qualsiasi momento tu abbia bisogno di una spalla su cui piangere, ci sarò. << -story by @marakurt -started on the 15th July 2017 -finished on the 29th September 2017