Capitolo 11°

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Ed eccomi qui, tutta sporca di polvere, schegge di legno e ruggine varia, dopo una giornata lavorativa con Alessia, si era progettato di andare a chiedere il permesso all'orso per uscire e andare a comprare alcune cose utili anche se non ho capito il perché! Io sn una donna libera
"o almeno lo ero"

e non ho bisogno del permesso di nessuno!
Ma comunque Alessia ha insistito ed è per questo che combinata così sono insieme a lei davanti alla porta d'ufficio della bestia

*Toc toc*
-Avati- la sua voce è roca e possente come sempre ha qualcosa di magico e sensuale in quel tono che mi intriga molto
Mi avvicino alla maniglia e con cautela l'abbasso, la grande porta in legno scricchiola un pochino e appena lascia un piccolo spazio faccio capolino con la testa - Scusa se ti disturbo ma...beh... vedi... Ricordi la casa e la proposta di uscire a comprare le cose bene! Noi vorremmo andare questo pomeriggio direttamente quindi sgancia i soldi grazie!- dico prendendo coraggio e ricordandomi chi ero e chi sono ancora.... Di certo stare cn lui per ora non mi farà cambiare
- Senti senti lupacchiotta, hai uscito gli artigli eh? Comunque potete andare ma alle 18:30 massimo massimo 35 vi voglio a casa, non un minuto di più, si un minuto di meno- disse in tono autoritario - capito Alessia?- chiese guardandola in faccia, lei di ricambio sorrise e annui sbattendo le ciglia velocemente

Cavolo ha un tic. Mah. Io nn la capisco. Chi si crede di essere. Muove velocemente gli occhi per il mio orso!

-Ti ricordo che tu non vuoi essere qui e non vuoi stare cn lui ma vuoi tornare dalla tua famiglia e dai tuoi amici- mi ricordò la mia coscienza

-giusto! - dissi a voce alta forse anche un po' troppo infatti Alessia si volta e mi fece una faccia interrogativa, io sorrisi e feci uno sguardo sbarazzino

- allora vado a fare la doccia e sono da te alessia- dicendo questo scappai letteralmente al piano superiore nel bagno adiacente alla stanza da letto e mi gettai in una breve doccia intensa

Appena fui pulita e profumata come un tempo  indossai un pantaloncino corto di jeans , una canotta bianca con una scritta blu e le mie adorate all stars nere tanto per stare comoda, poi scesi al piano inferiore e vidi Alessia che parlava piano con Jason

La cosa mi diede molto fastidio
- Alessia cara, vuoi venire con me o devi continuare a fare la gallina e spettegolare con il tuo aplha- chiesi arrabbiata al massimo
-Mi scusi Luna ma non è come crede, andiamo- disse abbassando lo sguardo e facendo uno sguardo triste, lanciai uno sguardo assassino a Jason e se solo Dio avesse voluto che gli sguardi potessero uccidere, lui sarebbe già morto e sepolto da un pezzo.

Appena uscite dalla porta, nessuna Delle due disse qualcosa, io mi limitai a seguirla lungo un vialetto stretto, che  ebbi modo di scoprire, conduceva in una delle grandi vie dello shopping in questa strana città.

Tutto era pieno di luci, persone, negozi di abiti, cibi, animali, oggetti nuovi, oggetti dell'usato... Era un immenso territorio di oggetti in vendita.

Iniziai a passeggiare con il naso all'insù, guardando tutto quello che mi circondava nei minimi dettagli e wow! È meraviglioso! Girando la testa a destra c'è un meraviglioso parco giochi con una gigantesca ruota panoramica al centro. Mentre alla mia sinistra c'è .... Oh mio Dio! C'è un meraviglioso negozi di vestiti eleganti e mamma Santa! Cosa è quello splendore in pizzo che è posto sul manichino!

Lo sento, sta uscendo la mia parte nascosta! Lo devo avere per forza, quel vestito è mio. Così pensando presi il braccio di Alessia e lo trascini dentro quel paradiso, sicura che sarei uscita soddisfatta da quel meraviglioso mondo




Cari lettori ami scuso per gli errori grammaticali, per il capitolo pessimo e per il ritardo ma ho avuta da fare in questo periodo.
Credo di aggiornare presto! Se vi piace lasciate una stellina 🌟 e commentate

Baci e alla prossima😘❤

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