Capitolo 21. ♡

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《No Gionata! Mettimi giù》
《Guarda che te la farò pagare》
《Gionata!!!》
Parole sprecate, non ha intenzione di mettermi giù e continua ad andare verso la riva del mare.
《Dimmi almeno se l'acqua è gelata o no》
《Puoi scoprirlo da sola》
Mi bacia e subito dopo mi butta in acqua
《Ti odio》
《Ti amo anche io》
《Stavo per perdere il costume, e l'acqua è congelata》Gli urlo contro ma sembra non infastidirsi per niente.
《Sicura che adesso non potrai più perderlo?》
《Gionata no. Non davanti a tutti, smettila》
《Non lo farei mai, lo sai》
Tremo di freddo, non sono abituata a queste temperature
Quando Gionata se ne accorge si avvicina a me e inizia a stringermi.
Ho la testa poggiata sul suo petto e le gambe attorno alla sua vita
Subito dopo arrivano Diego, Mario e Mirko.. Pronti a rovinare il nostro momento romantico e scatenare una battaglia di schizzi di acqua.
《Non mi prendi》 Urlo a Gionata che un poco tempo scompare dalla mia vista, lo cerco con lo sguardo ma improvvisamente sento qualcuno prendermi per i fianchi
《Ma sei coglione?》
Scoppia a ridere, a volte ama tornare bambino e con me gli viene naturale.

Iniziamo a giocare a pallavolo fino a quando da lontano vediamo arrivare anche Charlie, Serena e il loro bambino.
Li raggiungiamo, abbiamo intenzione di pranzare lì.
《Abbiamo portato qualche panino anche per voi》
《Porca troia tu si che mi conosci bene》Le risponde Mirko, quello più affamato del gruppo.
Pranziamo tutti insieme, il bambino dice di voler mangiare in braccio a me così lo accontento.
《Sei davvero brava con i bambini》Mi dice Charlie notando la mia dolcezza nei confronti di suo figlio.
《Oddio no, non mi sentirei mai pronta per avere un bambino》.
Si continua a pranzare, si ride e si scherza.
Non mancano le solite battute di Mario, non potranno mancare mai
E poi mille racconti di Diego quando viveva nelle case popolari.
Mi piace sentire le loro storie, mi fanno vivere una situazione disastrosa che non ho mai vissuto e allo stesso tempo mi fanno sentire fortunata.
Di certo il rapporto che ho con i miei genitori non è una situazione positiva, ma io avrei preferito una madre come quella di Gionata... Che non ha mai potuto dargli nulla, a parte l'amore infinito che provava e prova per lui.
Mentre i miei potevano darmi tutto, sono sempre stati ricchi.. Ma non sanno cosa vuol dire amare.
Rimaniamo un pò lì, giocando ancora a pallavolo, facendo delle piccole "gare di nuoto" in cui ovviamente perdevo ogni volta visto che riesco a stancarmi quasi subito.
Verso le 18.30 decidiamo di tornare a casa, ci salutiamo tutti e poi ci dirigiamo verso le nostre auto.
Penso di stare di nuovo male, ho un forte mal di pancia e sento che sto per vomitare di nuovo.
《Di nuovo? Ma cosa ti prende?》
Per poco rischiavo di vomitare sulle nuove scarpe di Gionata, e avrei dovuto sopportare le sue bestemmie.
《Sto bene, possiamo andare》
《Sei sicura?》
《Sisi》
Saliamo in macchina, mi sento ancora strana e non so a cosa pensare.
Sono una donna e come fanno tutte inizio a cercare i sintomi su internet.
Avanti, provate a dire che non lo fate pure voi e non vi crederò sicuramente!

Sfera Ebbasta's pov:
Vedo che sta utilizzando il cellulare, probabilmente starà messaggiando con qualche amica o magari girovagando per i social.. Poi si addormenta.
Le posiziono una mano sulla fronte ma pare che non abbia la febbre.
Arrivati a casa la sveglio dolcemente e poi la prendo in braccio portandola sul divano.
Intravedo qualcosa dalla sua borsa ma quando capisce che sto guardando proprio lì chiude la borsa.
《Tutto bene?》
《Si, sono soltanto addormentata》
Va in bagno, porta con se anche la borsa.
Nel frattempo io vado ad assicurarmi di non aver dimenticato nulla in macchina, a parte il mio cellulare.
Quando rientro in casa trovo Giada nuovamente seduta sul divano, ma questa volta ha un'aria diversa, è abbastanza sveglia e non più addormentata come prima.
Mi fissa e da lì inizio seriamente a preoccuparmi.
《Cosa devi dirmi? È successo qualcosa a qualcuno?》
《Siediti accanto a me》
E così faccio, ho paura che qualcuno possa averla nuovamente minacciata nonostante l'accordo e sappiate che questa volta sono veramente pronto a lottare con tutto me stesso per fare definitivamente fuori quei tre.
《Sono incinta》
《Cosa?》
《Senti, lo so che per te è una pugnalata al petto ma se vuoi possiamo trovare una solu....》
《Shhh, chi ti ha detto che non voglio quel bambino?》
《Gionata tu davvero saresti disposto?》
《È nostro figlio, la madre sei tu. Niente poteva rendermi più felice》
Mi mostra il test di gravidanza positivo, gli sorrido e un pò mi commuovo.
Mi abbraccia, anche lei in lacrime.

SPAZIO AUTRICE :
È brevissimo ma oggi ho veramente pochissimo tempo ❤

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