PANICO E CONFUSIONE

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Silente, affiancato dalla McGranitt, corse in giardino dal preside Boot ancora palesemente scioccato.
La Luna brillava in cielo insieme alle Stelle che, nonostante il terribile accaduto, continuavano a splendere come se non fosse successo niente durante quella notte ormai così inevitabilmente oscura.
Subito entrarono dentro il castello seguiti dagli studenti americani impauriti.
"Presto! Gli studenti feriti devono essere subito portati in infermeria! Minerva, accompagnali tu! Lei, professor Boot, mi seguirà subito nel mio ufficio! Dobbiamo discutere di questo attacco immediatamente!" ordinò il professor Silente con autorità.
Nel frattempo, si erano svegliati anche diversi alunni di Hogwarts e alcuni si facevano spazio nei corridoi con i comodi pigiami e mille domande nella testa.
I Prefetti avanzarono cercando di diffondere tranquillità in mezzo a quegli sguardi così preoccupati e confusi.
Anna corse giù dalla torre di Grifondoro con la sua giacca da camera di lana rosa pallido sulle minute spalle e le morbide pantofole pelose che schioccavano sotto i suoi piedi veloci.
Merida la seguì con Astrid al suo fianco, facendo svolazzare la sua camicia da notte.
"Che succede??? Voi vedete qualcosa???" Anna cominciò a saltellare, curiosissima di capire cosa stesse accadendo.
Astrid strinse gli occhi e trattenne il fiato: "Oh, no... quello è..."
"PORCA MISERIA, QUELLO È MAT!" esclamò Merida preoccupatissima nel vedere il suo amato con il braccio sanguinante e una smorfia di dolore impressa nel viso.
Immediatamente, cominciò a correre verso di lui spingendo via chiunque le fosse d'intralcio.
Tuttavia, Ercole la fermò con il braccio muscoloso: "Eh, no! Dove credi di andare?!"
Merida cercò di divincolarsi in tutti i modi: "Lasciami... quello è mio amico, stupido idiota! Lasciami subito andare... LASCIAMI!"
A quel punto, Mat alzò lo sguardo verso di lei quasi incredulo.
"Tornate subito nei vostri letti! È un ordine del preside!" esclamò Ercole puntando il dito verso le scale che portavano nella Sala Comune dei Grifondoro.
Intanto, anche i Serpeverde e i Corvonero cominciavano a raggiungerli incuriositi, seguiti dai Tassorosso.
I loro occhi erano gonfi a causa della stanchezza, ma erano pronti a osservare a destra e sinistra con velocità pur di capire quale fosse la causa di tutto quel caos.
Elsa era vicino a Rapunzel: entrambe avevano i capelli raccolti in trecce e si avvicinavano con un pizzico di timore nel cuore.
Al contrario, Hans sembrava più che eccitato e lanciava sguardi malevoli a Jack e Eugene che, non lontani da lui, erano fermi a guardare il preside Boot andar via con Silente.
Hiccup e Kristoff non avevano il cervello abbastanza lucido da elaborare qualche ipotesi sul perchè del ritorno dei loro amici americani.
"Secondo te si è rotto il loro autobus?" suggerì Kristoff sbadigliando.
Hiccup scosse la testa stanco: "Non ti so proprio dare risposta... oh, per Thor! Perdono sangue!"
Kristoff si strofinò gli occhi ancora una volta per accertarsi che quella visione non fosse frutto della sua immaginazione.
"Voi ci avete capito qualcosa?" chiese improvvisamente Eugene avvicinandosi a loro.
"... io una cosa l'ho capita... tutto questo non promette nulla di buono..." sussurrò Jack senza togliere gli occhi dagli alunni di Ilvermorny.
Rapunzel strinse la mano di Elsa trattenendo il fiato.
"Punzie, cosa c'è?? Mi stai facendo male!" le disse di risposta la regina di Arendelle.
"C'è Anthony, lì!" disse Rapunzel indicando il bel ragazzo che in quel momento era così preoccupato e allerta.
Elsa subito andò da lui mentre Rapunzel catturava l'attenzione dei prefetti della loro Casa.
Appena la vide, Anthony la abbracciò forte cercando di trattenere le lacrime.
"Sta' calmo... va tutto bene..." cercò i rassicurarlo Elsa stringendolo.
"... no... non va affatto bene... ci hanno attaccati... gli Incubi Oscuri... saremmo potuti morire tutti... hanno fatto in modo che il nostro pullman precipitasse... molti di noi sono feriti... io ho visto il preside Boot negli occhi! Erano del tutto spenti... ha detto che questo significa..." la voce del ragazzo si spezzò inesorabilmente.
Elsa gli accarezzò la guancia: "... siete al sicuro ora! Non dovete avere più paura..."
"ELSA! TORNA SUBITO QUI! O SARÒ COSTRETTA A TOGLIERE QUALCHE PUNTO ALLA NOSTRA CASA!" la sgridò Belle raggiungendola.
Anthony le strinse la mano rassicurandola: "Non preoccuparti per me... vai, prima di metterti nei guai! Domani parleremo con più calma..."
Elsa lo guardò dispiaciuta ancora una volta, poi seguì il prefetto afflitta.
Rapunzel le venne incontro con occhi pieni di speranza e orecchie avide di sentire qualche novità: "Allora? Cosa ti ha detto???"
Elsa deglutì cercando di elaborare le informazioni ricevute dal suo amico e sospirò: "Ho paura che nessuno di noi sia più al sicuro... gli Incubi Oscuri li hanno attaccati... non so come siano sopravvissuti..."
Jack e Eugene andarono da loro impazienti di sapere qualcosa, ma quando vide Elsa così turbata, il ragazzo di ghiaccio la strinse a sè accarezzandole i capelli nel tentativo di confortarla.
"TUTTI QUANTI NEI DORMITORI SUBITO! NON VOGLIO SENTIR FIATARE UNA MOSCA!" urlò improvvisamente la McGranitt, costringendo gli studenti ancora confusi a tornare nei loro letti ad aspettare il Sole nascere, in attesa di risposte.

The Big Six at Hogwarts Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora