La speranza è la prima a morire

5- Di indagini e sorprese

Josh guardò Brooke stranito. "Perché se n'è andato? " Chise stupito.
"Non lo so, probabilmente quel simpatico coniglietto non apprezza la carne di gnu" Brooke sembrava smarrita. "Se li dici tu." Josh non ne era molto convinto... Insomma, Liam era un po' strano, ma dubitava che se ne fosse andato a causa della carne di gnu. Forse era geloso, e amava Brooke... Insomma, non poteva dargli torto: quella ragazza era davvero stupenda: i capelli biondo miele era morbidi e splendenti. Spesso li raccoglieva in una coda, ma a volte li lasciava sciolti, e formavano degli splendidi boccoli che le incorniciavano il viso e ricadevano sulle spalle. I suoi occhi erano a volte azzurri come il cielo di estate, a volte grigi come le nuvole d'inverno, a volte ambrati come le foglie di autunno, e a volte assumevano una sfumatura tendente al rosa, come i primi boccioli di primavera. A proposito di boccioli, le sue labbra perfetto sembravano petali di rosa, e Josh fantasticava su come sarebbe stato baciarle. Sicuramente sarebbe stato un bacio dolce, proprio come lei.
Si accorse troppo tardi che a furia di fantasticare, era rimasto a bocca aperta come un baccalà, e un rivoletto di bava gli scendeva giù per il mento. Si affrettò a pulirsi con la manica della maglia, ma Brooke lo aveva notato.
" Hey stai dormendo? Perché di solito quando si dorme si sbava. O almeno, Percy lo fa. Oppure sei un lama. O hai ingerito troppo sale. C'era troppo sale nel tuo caffè? Questo richiede seri provvedimenti! Chi metterebbe del sale nel proprio caffè??"
"Forse la Peppina" rispose distrattamente Josh. Non stava nemmeno ascoltando Brooks, e in ogni caso il suo discorso non avrebbe avuto alcun senso. Ma era questo il bello della ragazza: la sua fantasia disarmante. Josh la adorava soprattutto per il suo carattere, ancor più che per l'estetica, anche se era innegabile che fosse bellissima.
"Chi?" Chiese Brooke, ma visto che non otteneva risposta, continuò a raffica il suo discorso senza senso.
" Probabilmente è stato il coniglio Periglio per sbaglio. Sai, lui cerca di aiutare, ma non sempre ci riesce. È abituato a me, a me piace il sale nel tè e lo zucchero sulla pasta, ma che ci vuoi fare. Voleva solo rendersi utile. Per favore non ti arrabbiare con lui. In ogni caso, adesso dov'è? Hey, non lo trovo! Allora non può essere stato lui... Sarà stata quella smorfiosa di Lou... Sai, a lei non piaci. Ma tranquillo, a Brooke piaci, e anche molto. In ogni caso, è stata sicuramente lei! Ha la giusta dose di malvagità e ingegno per architettare uno scherzo del genere! Ma perché l'ha fatto, mi chiedo... Questo è un caso che solo un detective ai livelli di Sherlock e Poirot potrebbe risolvere! L'indagine si prospetta alquanto complicata... Abbiamo l'arma del delitto, ma non siamo certi né del colpevole, né del movente. Qualche idea Josh?"
L'interessato, il quale non aveva ascoltato nulla del discorso, era ancora in shock. Aveva davvero sentito QUELLA frase?
"Ma tranquillo, a Brooke piaci, e anche molto." Intendeva in un senso amichevole, del tipo "sai, mi piace essere tua amica" o era più un "mi piaci romanticamente parlando"? L'unico modo per scoprirlo era chiederlo. Oppure poteva farlo al modo Josh. Vedete, ci sono tre modi per fare le cose. Il modo giusto, il modo sbagliato, e il modo Josh, che è come il modo sbagliato ma è più rapido. Ovviamente Josh, da perfetto narcisista, preferiva il metodo Josh.
"Hey Brooke" la chiamò il ragazzo sorridendo.
"Sì?" Rispose la ragazza, che sembrava ancora assorta nei suoi pensieri, o meglio, nelle sue indagini.
"Niente, ti volevo solo dire che..."
Il ragazzo si sporse in avanti, sollevò il mento di Brooke e poi la baciò.
E quello fu un bacio strano. Era dolce, come se l'era immaginato. Tenero. Un po' buffo, un po' amichevole, un po' giocoso. Era il loro bacio. Racchiudeva la loro amicizia. Josh guardò Brooke un' ultima volta negli occhi, poi si diresse di corsa nella sua stanza.
Un pensiero lo terrorizzò.
Durante quel bacio, aveva pensato a qualcun altro.