4- Di altereghi e lacrime sul latte versato

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Liam era appena tornato nella sua stanza. Strofinò la maniglia della porta per la quarta volta di seguito, finché non fu così lucida da potercisi specchiare. Si sedette sul letto e si riallacciò i polsini della camicia, si sistemò il colletto e si passò una mano in mezzo ai capelli. Fissò lo specchio, e si passò nuovamente una mano in mezzo ai capelli. E si risistemò il colletto. Si ripassò una mano fra i capelli. E si risistemò il colletto. Questa era una delle sue varie manie. Non riusciva a non farlo, semplicemente non poteva evitarlo. Doveva sempre chiudere la porta con la combinazione per quattordici volte. Aveva una collezione di camicie perfettamente identiche, cambiava solo il colore. Il blu era il Lunedì, il verde Martedì, il giallo Mercoledì, il rosso Giovedì, il nero Venerdì, il rosa Sabato e il bianco Domenica. Doveva spegnere la luce, riaccenderla e poi rispegnerla prima di andare a dormire. E mangiava ogni alimento in numeri dispari. Non poteva mangiare due biscotti, era impossibile. Non DOVEVA farlo. Non sapeva cosa sarebbe successo se per una volta ne avesse mangiati due anziché tre, e non intendeva scoprirlo. Si passò una mano fra i capelli e si risistemò il colletto un'ultima volta, e poi uscì.
Era Martedì, camicia verde. Appena aprì la porta, vide Josh, coi capelli spettinati e la camicia sbottonata. Sembrava che si fosse appena alzato. Erano le 8 del mattino, ma Liam era già sveglio dalle 6. Era un'altra delle sue piccole ossessioni, la routine quotidiana era molto importante per lui. Josh gli fece un cenno con la testa e si diressero insieme verso il refettorio.
"L'unica cosa che desidero in questo momento è un po' di caffè. Anche essere il padrone assoluto del mondo non mi dispiacerebbe, ma prima ho bisogno del caffè"
Josh aveva delle occhiaie marcate, ma Liam trovava che gli stessero bene. Faceva risaltare i suoi occhi verdi, e si abbinavano ai capelli corvini del ragazzo. Distolse a malincuore lo sguardo dal ragazzo e posò gli occhi sulla sua amica Brooke. Aveva i capelli color miele raccolti distrattamente in una coda e indossava una maglietta rosa scolorita. Liam non la trovava un granché, era la sua migliore amica, ma la apprezzava soprattutto per la  fantasia e l'inguaribile ottimismo, ma  Josh la stava ammirando adorante, quasi avesse un angelo davanti a sé, e Liam giurava di aver visto un po' di bava colare dalla sua bocca. Ovviamente... Perché queste attenzioni dovevano essere riservate solo a Brooke? Liam sospirò esasperato, e finalmente Josh distolse lo sguardo da Brooke e gli chiese se ci fosse qualcosa che non andasse. Liam mugugnò un "tutto bene" e poi si alzò per andare a prendere una tazza di latte e cereali. Origliava la conversione di Brooke e Josh mentre versava un po' di latte nella ciotola. A quanto pare l'argomento erano i conigli. Ora, non fraintendetemi, siamo tutti un po' svitati qui. Ma Brooke è seriamente un caso perso.
Liam stava rimuginando, quando inciampò in mezzo al corridoio del refettorio, e si rovesciò l'intera scodella di latte addosso. Rosso per l'umiliazione e la vergogna, il ragazzo si rialzò velocemente e si affrettò a sedersi al tavolo coi suoi amici.
"Ciao Liam. Lo sapevi che i conigli sono fra gli animali che ingeriscono la maggior quantità di latte? E anche fra quelli che mangiano più carne di gnu!" Disse Brooke con aria convinta.
"Non ne sarei così sicuro... I conigli non sono erbivori?" Chiese Liam.
"No, sono sicuro che Brooks abbia ragione" ribatté Josh posando un braccio sulla spalla di Brooke. Liam lo guardò con gli occhi un po' lucidi mentre Brooke sorrideva e borbottava fra sé e sé "sono il coniglio Periglio lalalalala"
"Coniglio Periglio?" Chiese Josh divertito.
"Certo! È il mio alterego! A dire il vero ne ho vari" disse Brooke tutta soddisfatta.
"Davvero?" Josh sembrava davvero curioso.
"Già! Coniglio Periglio è un po' sfortunato, quando succede qualcosa di brutto do a lui la colpa. È sempre colpa del coniglio Periglio! E poi c'è Miao. È un saggio! Mi ha insegnato molto cose... E c'è anche Lou. Lou è un po' gelosa e possessiva, ama mettersi in mostra ed è molto vanitosa" Josh sembrava ammirato, e la fissava con uno sguardo ebete. Liam ne aveva abbastanza, quella conversazione aveva raggiunto e superato di parecchio il limite di demenza consentita, così si alzò e tornò nella sua stanza. Si passò una mano fra i capelli. Si risistemò il colletto. Si guardò allo specchio. Aveva gli occhi arrossati. E lacrime di gelosia trattenute troppo a lungo gli stavano ora rigando le guance.

La speranza è la prima a morireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora