17- Di risvegli traumatici e medici non così barbuti

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"Farsi investire non è un'attività per tutti. Richiede una soglia del dolore molto alta, una buona dose di masochismo e un motivo valido per farlo. Ve lo posso assicurare per esperienza, la mia in particolare è stata MOLTO diretta..." Pensò Josh quando si svegliò.
"Per fortuna almeno il mio brillante umorismo non mi abbandona nel momento del bisogno, diversamente dalle mie costole..."
Abbassò lo sguardo: il busto era completamente fasciato, aveva una forma piuttosto asimmetrica, e non riusciva a muovere gambe, caviglie e piedi, tutta la parte inferiore del suo corpo era completamente ingessata. Riusciva a muovere solo il braccio sinistro, il destro era ingabbiato in uno spesso strato di garze e stecche. Si portò d'istinto la mano sinistra intorno al collo, e il terrore lo assalì: mancava la collana.
Non ne aveva mai parlato con nessuno, neppure con Liam o Brooke. Quella collana era l'unica cosa che non aveva cercato di eliminare dal suo passato. L'accessorio consisteva in un laccio di cuoio, di quelli che puoi trovare (e rubare) facilmente, e vari ciondoli. Un pezzo della coperta con cui era stato portato all'orfanotrofio, l'orlo del vestito della sua mamma affidataria preferita, un bottone che era saltato via dalla camicia di Liam, un orecchino che Brooke pensava di aver perso. Questi oggetti erano come stelle che formavano la costellazione delle persone più importanti della sua vita, quei momenti che non voleva dimenticare, i ricordi di cui non si pentiva.
Vagò con lo sguardo alla ricerca dea sua collana - un insieme di scarti e stracci che però componeva l'oggetto più importante della sua vita - e rimase estremamente sollevato quando la vide, abbandonata su uno scaffale all'angolo opposto della stanza. Si trovava ancora all'ospedale, non sapeva quanti giorni fossero passati dall'incidente...
Accanto alla collana vi erano vari biglietti che gli auguravano la pronta guarigione. Li avrebbe letti una volta fosse stato in grado di alzarsi e prenderseli: era troppo orgoglioso per chiedere a qualcun'altro di farseli portare. Vide che di fianco al suo letto erano state posate una scatola di cioccolatini e un mazzo di rose... Probabilmente erano da parte di Liam, ma al momento non voleva pensare a lui. Era troppo doloroso. Ogni volta che chiudeva gli occhi, riviveva l'incidente, ogni volta riprovava il dolore lancinante provocato da quell'auto che gli aveva squarciato la pelle e spezzato le ossa. Provò di nuovo a sollevarsi e mettersi seduto, ma non riusciva a muoversi.
Una lacrima gli rigò il viso.
E se non fosse riuscito a camminare mai più?  Tutti i suoi sogni sarebbero andati in fumo.
Non voleva nemmeno pensarci...
Chiuse gli occhi, ma era inutile: il sangue, il dolore... Al buio brillavano ancor di più. Si sentiva come uno specchio rotto. Spezzato e inutile, distorceva la realtà in qualcosa di grottesco, vedeva le cose dal lato peggiore.
Ma c'era davvero un lato positivo in ciò che gli era successo?
Sospirò e sentì un dolore lancinante alle costole.
"Fantastico.." pensò. "Adesso non posso nemmeno sospirare con aria cinica ed irritata... Almeno posso ancora alzare gli occhi al cielo.." 
Poi gli venne un dubbio: riusciva a parlare vero?
Ci provò e riuscì con successo. Sorrise sollevato. Poteva ancora fare commenti sarcastici per fortuna. Con la coda dell'occhio vide un grande pulsante rosso accanto al suo letto. Dovete sapere che Josh non poteva combattere contro l'irresistibile impulso di tocchicciare ogni cosa avesse a portata di mano, specialmente gli oggetti che sembravano potenziali armi per distruggere il pianeta. (Insomma, aveva visto un po' troppi film di fantascienza).
Riuscì a premere il pulsante con fatica, e pochi secondi dopo entrò un'infermiera che gli sorrise gentilmente. "Che bello Josh! Ti sei svegliato!"
Il ragazzo la guardò sorpreso e disse "Wow, di solito le persone non sono così felici di vedermi...  forse dovrei farmi investire più spesso!"
La donna sorrise e disse: "Dai, scommetto che la tua ragazza sarà felice di vederti!"
Josh la guardò stranito. "Non ho la ragazza"
L'infermiera ricambiò lo stesso sguardo e disse " Dai, non mi dire che un bel ragazzo come te non ha la fidanzata! E che mi dici di quella ragazza bionda che è venuta qui a ogni ora del giorno accompagnata da quel signore chiamato Charles?"
"A dire il vero è la mia migliore amica..." Josh sorrise. "Per lo più sono interessato al ragazzo con gli occhiali e i capelli castani"
L'infermiera aprì la bocca e sgranò gli occhi, poi ridacchiò e disse "ottima scelta, è davvero un bel ragazzo!" Gli fece l'occhiolino e poi uscì aggiungendo:
"Adesso vado a chiamare i tuoi ammiratori. Sono già 5 giorni che aspettano che il Bell'Addormentato si svegli! "
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Ho aggiornato subito, amatemi.
Ho due domande per voi:
-chi è il vostro personaggio preferito?
-c'è qualcuno di cui vorreste leggere più capitoli o che secondo voi trascuro troppo?
Peace ✌
Loony

La speranza è la prima a morireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora