Il viaggio per tornare nei luoghi della tua infanzia è sempre diverso da tutti gli altri; le aspettative, l'emozione e la curiosità sono smorzati da ciò che già si conosce e l'unica cosa che spaventa è l'idea di tornare e non riconoscere più i posti che ti hanno visto crescere e le facce che hai sempre considerato di famiglia. La paura di essere un estraneo a casa propria è quello che di più brutto possa sentire un viaggiatore che aspetta di atterrare nelle terre note della propria vita, quel porto sicuro che si è scelto di abbandonare ma a cui, prima o poi, si torna sempre, sperando di ritrovarlo esattamente come lo si era lasciato.
Mentre l'aereo tagliava le nuvole e volava sopra Madison, perdendo quota in attesa dell'atterraggio, la mia testa si riempiva di quei pensieri e nel mio stomaco si annidava la paura di non sentirmi più a mio agio nella città che mi aveva visto nascere e crescere e che era stata per anni il mio nido, l'unico posto in cui mi ero sentito veramente al sicuro, nonostante la vita sregolata che conducevo lì.
Duncan dormiva tranquillo nel posto accanto al mio e io avrei voluto avere la sua stessa calma per poter riposare un po' ma ero preso da troppe preoccupazioni a cui badare per riuscire a prendere sonno: continuavo a pensare a cosa avrebbe detto Ally vedendomi di nuovo a Madison, a come avrebbe reagito e se fosse stata disposta a ricominciare; pensavo anche a Erin e a come l'avevo lasciata senza risposte, con l'unica bugia di voler passare un po' di tempo a casa prima dell'inizio del campionato. Non mi ero affatto comportato bene con lei, non ero nemmeno sicuro che non avesse intuito che stavo mentendo ma ero sempre il solito codardo: non avevo coraggio di dirle che un capitolo della mia vita non era ancora chiuso, che il mio cuore era ancora fortemente provato perché chi lo possedeva aveva deciso di lasciarmi e io no nmi ero rassegnato all'idea di vivere senza di lei. Avevo paura di restare da solo, ecco perché, salendo su quell'aereo, avevo lasciato Erin con un bacio e un mare di bugie; se non le avessi raccontato la verità su Ally, non avrei rischiato di perderla nel caso in cui i miei progetti a Madison non fossero andati come avrei voluto.
Ero ancora un egoista senza cuore a quel tempo e avrei imparato a mie spese che ferire gli altri per un proprio tornaconto non sarebbe servito a niente, se è il destino a decidere delle nostre vite.
Il comandante annunciò l'arrivo in orario e io mi affrettai a svegliare Duncan che sembrava caduto in un sonno mortale:
- Siamo arrivati, razza di ghiro!
- Di già? Che peccato, stavo sognando che vincevamo il campionato e segnavo quattordici punti!
- Può essere solo un sogno, caro mio. Forza, ora muovi il tuo culo secco e scendiamo da questo coso!
Non c'era nessuno ad aspettarci nella hall degli arrivi, anche se io -scioccamente - avevo sperato di vedere dei riccioli biondi e quel sorriso che non avevo più incontrato da nessun'altra parte ma Ally non sapeva del nostro arrivo e anche se ne fosse stata al corrente, non sarebbe comunque venuta a darci il benvenuto. Forse, non sarebbe stata nemmeno felice di sapere che avrei di nuovo vissuto nella sua stessa città.
Ricacciai quei pensieri tristi nell'angolo più remoto della mia mente; non era da Colin Preston fare il piagnucolone e avevo scelto di tornare perché sapevo perfettamente cosa volevo, quindi era il caso di tirare fuori la grinta come se fossi stato in campo e iniziare a combattere per l'unica causa che mi sembrava avere un senso: l'amore che provavo per Allison.
- Stai tranquillo Colin, sistemeremo tutto.
Come al solito, Duncan aveva intercettato i miei pensieri e aveva scelto di starmi a fianco, come quando giocavamo insieme a basket: era la mia spalla, l'amico fraterno su cui avrei potuto contare sempre. Eravamo amici dal primo anno di asilo e avevamo affrontato insieme tutte le difficoltà che la vita ci aveva messo davanti; eravamo due ragazzi di strada, cresciuti da soli, senza famiglie solide a proteggerci le spalle. Imparammo presto a difenderci e a innalzare uno scudo per non farci troppo male, essendo al tempo stesso, l'uno la guardia dell'altro.
STAI LEGGENDO
Loveless - #Wildcats Serie Vol.2
ChickLitDopo quattro anni passati lontani, Colin sente che nella sua vita manca qualcosa: Ally è ancora il suo pensiero fisso e quel sentimento tanto forte che li ha uniti, arde ancora sotto le braci di una nuova vita. Basterà tornare a Madison per riprend...