Capitolo 16 - Minacce e desideri da realizzare

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Ally

Quando qualcuno ti fa una promessa, devi impegnarti affinché la fiducia non venga tradita e soprattutto, affinché la speranza non venga disattesa. Erano passati quattro giorni dall'episodio in palestra e dalla paura furiosa che avevo provato sentendo che i Kazoo non erano affatto contenti del ritorno di Colin.

Quattro giorni in cui avevo vissuto in allerta.

Non avevo più avuto modo di stare da sola con lui, ci eravamo sempre incontrati di sfuggita, io troppo presa dagli ultimi preparativi per il matrimonio, lui sempre indaffarato in chissà quali impegni. Persino Erin riusciva a vederlo poco ma lei aveva la fortuna di poter condividere con lui il letto. Sapevo che sensazione meravigliosa era dormire abbracciata al petto di Colin, al senso di protezione che era in grado di infondere anche solo circondandoti con un braccio e, anche se non avrei dovuto, dovevo ammettere che la invidiavo per quello.

Quella mattina, senza starci troppo a pensare, ero uscita per fare colazione da Francy. Jordan era uscito presto per una riunione importante e mia sorella era ancora a letto dopo una nottata non proprio semplice; di Colin non sapevo nulla, così decisi di ritagliarmi un po' di tempo per andare a fare due chiacchiere con una vecchia amica.

Il sole era già piuttosto alto nel cielo ma era pallido e non forte abbastanza da emanare il calore necessario per poter uscire di casa senza una giacca. L'autunno stava incalzando, ben presto l'inverno ci avrebbe travolti e io iniziavo a sentire lo stesso freddo dentro. Ignorare quello che ancora sentivo per Colin stava diventando impossibile ma non potevo cedere e buttare all'aria quattro anni in cui avevo tentato di ricostruire la mia vita, mattone dopo mattone. Mancavano sei giorni al matrimonio e sarei andata all'altare con un peso sul cuore.

Lo scacciapensieri che quattro anni prima mi aveva accolto in quel locale, catapultandomi così nel mondo dei Wildcats, mi accolse con lo stesso tintinnio pimpante. C'erano parecchi tavoli occupati e una nuova cameriera dietro al bancone. Francy ultimamente ne cambiava una a settimana e non potei trattenere un sorriso al pensiero di quanto poco fosse contenta di come stavano andando le cose fra lei e i suoi dipendenti.

Prima di sedermi, cercai il telefono nella borsa e digitai rapida un messaggio a Cameron:

"Sono da Francy e la ragazza che frigge gli hamburger oggi è la quarta cameriera che cambia nel giro di due settimane."

La risposta del mio migliore amico arrivò rapida e puntuale:

"Verifica che abbia ancora un defibrillatore portatile nella cassetta del pronto soccorso. Prima o poi quella donna morirà di crepacuore!"

Sorrisi ma non ebbi modo di rispondergli perché proprio la proprietaria del locale si avvicinò a me con il suo mezzo sorriso tirato.

"Guarda, guarda. È successo qualche cataclisma particolare che ti ha portata qui?"

"Perché, non posso fare colazione nel mio locale preferito?"

Francy mi lanciò un'occhiataccia, poi mi fece cenno di scegliere il tavolo che preferivo.

Non ci misi molto ad individuare Erin seduta in uno all'angolo.

"E' qui da stamattina presto." Mi spiegò Francy quando si accorse che il mio sguardo si era poggiato sulla nuova ragazza di Colin. "Non mi piace per niente, perché non c'entra niente con il nostro Colin."

Sussultai a quell'aggettivo possessivo.

Benché ancora lo volessi con tutta me stessa, Colin non era più mio. Lo avevo perso tanto tempo prima, avevo lasciato che il tempo si frapponesse tra noi e la bella ragazza dai capelli bruni che sorseggiava caffè dalla tazza adesso occupava il mio posto con tutti i diritti.

Loveless - #Wildcats Serie Vol.2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora