"Colpo di Scena"

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Capitolo 5

mi svegliai la mattina alle 6, clary dormiva per terra, non so il motivo visto che aveva il letto. Si svegliò anche lei e dopo esserci preparate uscimmo di casa, erano iniziate le vacanze di natale, io percy, clary e leo decidemmo di ritovarci a casa di Percy essendo anche che sua mamma mi voleva conoscere

-"Allora, annie, il tuo semideo del mare ha intenzione di venire al campo?" Non era realmente  interessata, perché  appena iniziavo a parlare lei sembrava perduta nei suoi pensieri. Alla fine capiva un quarto di quello che dicevo.

-"Si, verrà con noi. Ma piuttosto, manca poco alla vigilia di natale pronta a passare un giorno intero con il tuo Leo."

-"bblablabla si sono pronta " sorrise, stava spesso con leo, era felice e lui la trattava bene.

Andammo a fare un giro in centro per comprare i regali ah, la vigilia era Domani.
Per Clary presi una collana con un ciondolo con su scritto il suo nome, seguito poi da una fiamma stilizzata. Era in legno dipinto di una vernice nera tendente al blu metallizzato.
A percy presi una collana con una perla verde, proprio come i suoi occhi. Anche se, nulla era paragonabile ai suoi occhi. Sulla perla c'era inciso un tridente, concidenza dicevano.
A leo presi un libro sulla meccanica.

Si erano fatte le 5, tornai a casa e clary pure.

//giro la chiave e entro

-"Annie... dobbiamo parlare"
Disse mio padre, ero nei guai me lo sentivo. Misi i regali a terra e si sedetti vicino a lui.

-"Dimmi papà" stavo arrotolando una ciocca di capelli attorno al dito in attesa

-"Non voglio più che torni al campo"Mi guardava drittto in faccia

Come? non potevo più tornare al campo? Era serio? per me il campo era tutto.

-"Perché?" Dissi con voce tremante

-"troppo pericoloso ora che si sa di Percy. Mi dispiace" si alzò e mi lascio li.

Andai in camera, non emisi una parola, stavo troppo male. Sarei scappata. Non mi importava.
Mi misi a letto nemmeno mi svestii, non piansi, nulla. Mi addormentai e mi risvegliò una chiamata era percy.
Mi aspettava fuori perché doveva portarmi a casa sua per aiutarlo con i preparativi, mio padre era al lavoro.

-"Pronto? La chiave é sotto il tappeto apri tu" chiusi il telefono e restai a letto.

Percy entrò in camera mia.

-"Ancora a letto?!? Annabeth dobbiamo andare "

Non dissi nulla, annui soltanto e presi i vestiti e andai in bagno, dopo 20 minuti uscii.
Presi la borsa e i regali e scesi dalle scale. Non parlavo il che fece sospettare percy che mi seguiva. Io parlavo sempre.

-"Annie tutto bene?" mi afferò una mano che io tolsi subito dopo.

-"Si." Risposi fredda"possiamo andare?"

salii in macchina e nemmeno li dissi nulla.

-"Annabeth dai, cosa é successo."

-"Niente, guida e basta."

Arrivati a casa sua, sally, la mamma di percy mi stritolò in  un abbraccio.
Non abbiamo parlato molto mentre la aiutavo con la tavola e l'albero. Le sembrava strano, percy mi aveva descritta come una persona che aveva sempre un argomento sotto portata di mano.
Poi sally disse che doveva uscire per fare delle compere, erano le 5, clary e leo dovevano arrivare per le 7, io e percy eravamo da soli.

Mi sedetti vicino al camino e guardavo il fuoco ardere. In realtà  avevo lo sguardo perso e riuscivo a pensare solo al campo.

-"Annabeth, smettila, dimmi che succede" non c'era dolcezza in quel tono, era severo, come se gli importasse davvero di me.
Si sedette vicino a me e mi prese per la vita cingendomi.

-"I-Io non posso più tornare al campo." Mi sentivo cosi vuota.

-"Perché?? " mi accarezzava i capelli

-"Mio padre non vuole, dice che con te" sussurai quasi"sarebbe troppo pericoloso."

-"Ci andremo insieme, scapperemo. Ti porterò con me. Non mi importa se sarò io in pericolo. Ti proteggerò a qualunque costo."

Un momento. Lo aveva detto seriamente? mi serviva un momento per ingranare quello che mi aveva detto.

Lo stavo guardando  negli occhi e mi strinsi a lui, misi la testa nell'incavo del suo collo era cosi bello sentirlo vicino.

-"Grazie testa d'alghe" sussurai abbracciandolo.

Nel mentre il fuoco ardeva indisturbato. Mi staccai dall'abbraccio e guardai percy, i suoi occhi sotto quella fiovole luce che emanava il fuoco, erano ancora più belli, più magici.

Non so di preciso come sia successo, ma... mi stava baciando, le sue labbra morbide,era un bacio dolce, leggero, mi stringeva, li davanti al fuoco. Ancora quel profumo di mare. Era come essere in mezzo al mare durante una tempesta e venir salvati all'ultimo secondo.
Poi si staccò e io arrossii togliendo lo sguardo. Non c'era bisogno di parole.
Era bello stare abbracciata a lui, era perfetto.

Ad un tratto entrò la mamma di percy dalla porta ed entrambi scattammo in piedi. Le guancie mi bruciavano.

-"Mamma! Già di ritorno" si grattò la nuca

-"Ehm si.." sally mi fissava, pensavo avrebbe detto qualcosa ma mi sorrise.

-"Percy puoi aiutarmi con la spesa?"

parlarono un po' mentre io sistemavo i regali sotto l'albero pensando a cosa era successo nemmeno 10 minuti fa.

Bussarono alla porta erano Leo e clary, si stavano tenendo per mano e leo portava nella mano libera i regali.
Clary doveva dirmi qualcosa
entrarono e capii che avrei passato un natale fantastico, un natale con percy e la mia migliore amica e leo, beh leo era leo.

Armonia (Percabeth)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora