Capitolo 8

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IL CUSTODE

Il sistema fognario era un intricato labirinto di cunicoli stretti, bui e tortuosi. Nael prese per mano Crocus e si fece guidare in mezzo a tutte quelle vie. Aveva la strana sensazione di essere seguita. Di tanto in tanto si guardava le spalle, dietro di loro soltanto buio e umidità.

Raggiunsero un punto in cui, appesa al muro, si trovava una scala verticale che portava in superficie.

Si avvicinò alle scale e diede un colpetto ad un gradino arrugginito. ‹‹Non prenderlo per un gesto scortese, preferirei salire prima io, per controllare la situazione all'esterno, capisci?››.

Nael annuì. ‹‹Capisco, e credo sia la soluzione migliore. Non vorrei ritrovarmi faccia a faccia con uno di quegli stupidi senza volto dei Nia-Za››.

Crocus salì le scale e lei lo seguì senza dire una parola. Arrivato in cima aprì una botola che scricchiolò rompendo il silenzio che era calato attorno a loro. Per un istante la lasciò sola. Poi si affacciò dal buco sul pavimento della Biblioteca e le tese una mano.

‹‹Via libera, possiamo andare››.

La Biblioteca lasciò a bocca aperta Nael. Era piena zeppa di libri, stipati l'uno accanto all'altro dentro eleganti librerie di mogano. Sicuramente erano tutti reperti portati in salvo dopo l'Apocalisse Oscura. Erano ancora in ottimo stato e le sarebbe piaciuto tantissimo poter dare una sbirciatina.

‹‹Di qua! La sezione Scienze Esoteriche e Occulte dovrebbe essere da questa parte, se non ricordo male››.

Proseguirono lungo la fila di scaffali contrassegnata sotto la sigla SEO/34. Nael si sentiva un essere minuscolo accanto a tutti quei grattacieli fatti di libri e all'importanza dei testi contenuti al loro interno. Solo i demoni potevano entrare e sfogliare quei volumi.

‹‹Cro, come hai fatto ad entrare qui dentro? Agli umani è permesso visitare solo la sezione riguardante la Letteratura. Scienze Esoteriche e Occulte è aperta solo ai demoni››, disse, per togliersi l'atroce dubbio che l'aveva assalita.

Il ragazzo le diede un'occhiata da dietro senza fermarsi. ‹‹Te l'ho già spiegato. Sono uno dei Sovversivi, sappiamo muoverci nell'ombra e arrivare dove gli altri non possono››.

Nael annuì. Non ci aveva nemmeno pensato. Il suo più grande timore, in quel momento, era essere presa in trappola dai demoni. Essere all'oscuro del perché le stavano dando la caccia le metteva paura. Non sapeva né come muoversi, né come difendersi.

Crocus si bloccò di colpo e lei, ancora immersa nei suoi pensieri, andò a sbattere contro la sua schiena. Brigante squittì dal cappuccio per lo spavento.

‹‹Che succede, Crocus?››.

‹‹Ascolta! Non siamo soli. Qualcuno ci sta seguendo, credo sia il custode››.

La ragazza si aggrappò con entrambe le mani alla felpa di Crocus e si appoggiò contro il suo corpo, come per nascondersi. Era dieci centimetri buoni più alto di lei.

‹‹Che facciamo adesso?››, chiese Nael con voce tremante.

‹‹Adesso, o scappiamo o ci nascondiamo. Vuoi abbandonare la missione?››

Mai! Non avrebbe rinunciato per nulla al mondo. Si erano spinti troppo avanti, rinunciare sarebbe stato da codardi. ‹‹Siamo arrivati fin qui, non possiamo tirarci indietro. Nascondiamoci››.

‹‹Così mi piaci, ragazza››, disse Crocus, gettando un'occhiata soddisfatta verso di lei.

La prese per mano e cercò il nascondiglio più vicino possibile. Videro un buco sotto la rampa di scale che portava al piano superiore e vi si avvicinarono cercando di non fare rumore. Non appena raggiunsero il nascondiglio, un anziano signore comparve all'improvviso facendoli sobbalzare.

L'ECO DELLE ANIMEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora