Capitolo 5

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LA PORTATRICE DEI SIGILLI

Il ghiaccio nel bicchiere di Nael si stava sciogliendo, un po' come la pazienza nell'ascoltare Male che parlava a ruota libera. Non le dispiaceva stare in compagnia del chitarrista dei D-Soul, solo che voleva andarsene a casa e chiamare Kay. Era seriamente preoccupata per la sua amica. Non si era fidata molto a lasciarla con Morgan e voleva a tutti i costi ricevere sue notizie al più presto.

Come se le avessero letto nel pensiero, il telefono squillò. Un messaggio di Kay: settore 2 unità 64 nucleo 175.

Un indirizzo.

‹‹Tutto bene? È successo qualcosa?››. Male la vide sbiancare all'improvviso.

‹‹Scusami, i-io... c'è stata un'emergenza. Devo scappare a casa, mi dispiace. Grazie per la compagnia, comunque››. Nael si girò per andare verso l'uscita del locale.

Male scattò in piedi come un serpente velenoso che attacca la sua preda e l'afferrò per un braccio. Si avvicinò alle labbra della ragazza e sussurrò ‹‹Non te ne vorrai andare senza nemmeno avermi dato un bacio. Credo proprio di essermelo meritato, sai››.

Lei lo guardò senza capire cosa stesse succedendo. Lo sentì mormorare parole incomprensibili, senza senso. Sembravano pronunciate al contrario.

Poi, dovette sbattere le palpebre più volte. Accanto a lei non c'era più Male, ma un altro ragazzo. Qualcuno che non si sarebbe mai aspettata di vedere e che le provocò una strana reazione. Le guance le andarono in fiamme e il cuore cominciò a martellare sempre più forte nel petto.

‹‹Lo sapevo che ti sarei piaciuto di più così, ora sono sicuro che mi bacerai più volentieri››. Fece una pausa, le accarezzò il volto e lei, rapita dal suo sguardo, lasciò sprofondare la guancia sulla sua mano calda. ‹‹Però è un peccato che non ci siano specchi a disposizione. Vorrei proprio vedere chi è il fortunato che ha rapito il tuo cuore››.

Una parte nascosta dentro il cervello di Nael si stava chiedendo se davvero fosse innamorata di quel ragazzo.

Come poteva esserlo se non si erano mai conosciuti?

Ci si poteva innamorare di un estraneo?

Se doveva dar retta alle farfalle nello stomaco, alle vertigini e all'impulso di lasciarsi cullare fra le sue braccia... Allora sì! Ci si poteva benissimo innamorare di uno sconosciuto.

Male poggiò le labbra carnose sopra quelle morbide e sottili della ragazza dai capelli rossi. All'inizio fu un bacio leggero, poi si fece sempre più intenso, più profondo, fino a sentire le loro anime fondersi in una danza sensuale.

E pericolosa.

Come in un flash, Nael vide il vero aspetto di Male. Un essere dagli occhi arancioni come le fiamme dell'inferno, due ali a punta nere screziate di viola, lunghi artigli e il corpo metà umano metà animalesco, di una razza senz'altro diabolica.

Fu catapultata nella realtà come se le avessero gettato un secchio pieno di ghiaccio sopra la testa. Si staccò di colpo e allontanò Male con un gesto brusco.

Il demone non si aspettava di essere respinto così e barcollò all'indietro. Nessuno si era accorto di quello che era appena successo tra i due, gli altri avventori del locale continuavano a sorseggiare i loro cocktail e a ridere di chissà quali battute come se niente fosse. Nael, invece, era ancora più confusa e tutta quella tranquillità intorno le dava un senso di claustrofobia.

‹‹Che succede?››, provò a chiedere Male con tono canzonatorio.

‹‹S-stai lontano da me! Non mi toccare mai più››, gli urlò contro lei.

L'ECO DELLE ANIMEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora