LA STELLA È TRA NOI
Geb girava irrequieto su e giù per la stanza. Di tanto in tanto scuoteva la testa e borbottava fra sé e sé.
Sam stava strimpellando qualche nota con la sua chitarra mentre Male e Ny sceglievano accuratamente la loro prossima vittima fra le sei malcapitate fan. Ogni anno era concesso loro di nutrirsi con l'anima di giovani fanciulle, in modo da rafforzare i loro poteri.
In realtà il settimo articolo era stato messo lì per ingannare gli umani e dar loro la speranza che, un giorno, le cose sarebbero potute tornare come prima. Girava voce, però, che l'Onnipotente avesse trovato un modo per ritorcere contro il Maligno il settimo articolo, creando davvero un essere in grado di sconfiggerlo.
Teoricamente nessuno avrebbe potuto portare dentro di sé i sette sigilli angelici, il potere era troppo grande e nessun essere, umano e non, sarebbe stato in grado di farlo. La leggenda che si era diffusa attraverso qualche gruppo di Sovversivi all'interno di Kali Phi parlava di una Stella, un essere non ancora formato in grado di farsi carico di poteri immensi.
Geb non ci credeva, ma sembrava che qualcosa si stesse avverando. Aveva percepito delle pulsazioni in una delle due ragazze che avevano conosciuto a fine concerto. Una vibrazione strana che era andata a stimolargli quella parte nascosta dentro la mente in grado di mostrargli il futuro.
Quale delle due nascondeva un segreto?
La ragazza dai capelli rossi, Nael, non gli era sembrata particolarmente interessante. Dopo che si erano tutti riuniti attorno a loro aveva smesso di parlare. Si limitava a sorridere e a rispondere con un cenno del capo. Era silenziosa e schiva, sembrava avesse paura e volesse fuggire il prima possibile.
Se li temeva così tanto, come avrebbe potuto combattere contro il Maligno?
L'altra ragazza invece... Kayley. I suoi morbidi capelli biondi raccolti in una treccia fatta cadere di lato, gli occhi verdi e puri, la timidezza del suo sorriso. Sì, solo lei poteva essere la Stella separata dal cielo. La chiamavano "Portatrice dei sigilli", né angelo né essere umano. Costretta a portare i sigilli degli arcangeli e bandita dal cielo e dalla terra perché disobbedì all'Onnipotente.
La sua missione era una sola: sconfiggere il Maligno e riportare il mondo com'era prima dell'Apocalisse Oscura.
Le sei ragazze presenti nella stanzetta erano state imprigionate in una sorta di trance. Erano sedute una accanto all'altra sull'ampio divano della sala prove nel nucleo di Ny.
‹‹Trovo invitante la terza, quella con gli occhi blu enormi e i capelli tinti di biondo. Però mi attira anche la mora con gli occhiali, la trovo tanto scolaretta indifesa. Tu che dici, Geb?››. Male ispezionava le ragazze come fossero scatolette di cibo al supermercato.
Geb si girò verso Male, il vero aspetto da demone faticava a starsene nascosto ed ebbe la meglio. Gli occhi gli si ingrossarono e presero un colorito bianco, smorto. Dalla bocca spuntarono due grosse zanne rivolte all'insù. La pelle cominciò a raggrinzirsi e a scurirsi assumendo una smorfia terrificante.
‹‹L'una o l'altra non ha importanza, basta che ti decidi. Non abbiamo tempo da perdere, ho una cosa importante da dirvi››.
‹‹È una scelta importante pure questa, sai! Posso cibarmi una volta l'anno e devo scegliere accuratamente l'anima con cui saziarmi››. Male parlò senza nemmeno voltarsi. Prese il mento della bionda fra le mani e lo guardò da entrambi i lati.
Geb perse la pazienza, si avvicinò verso la ragazza mora con gli occhiali. La prese per i capelli e le tirò la testa indietro. Avvicinò il viso al suo e spalancò la bocca. Ne aspirò l'anima con un misto di avidità e rabbia, riducendo il corpo della povera ragazza in condizioni simili a quelle di una mummia, avvizzito e pieno di muffa grigia. Si sentì sazio e potente. Un'arma ricaricata e pronta a portare caos e sofferenza dovunque passasse. L'anima della ragazza gli era entrata dentro come acqua gelida rinvigorendo ogni singolo muscolo del corpo.
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L'ECO DELLE ANIME
FantasyMi chiamo Nael e vivo in un mondo post-apocalittico, in cui la vita procede tranquilla a stretto contatto con i demoni. Sì, perché un patto regola la nostra convivenza e tutti, umani e non, siamo tenuti a rispettare ciò che gli articoli in esso cont...