Dietro le quinte

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Ormai era qui dentro da più di un'ora e il tempo scorreva come un vecchietto che guidava una Fiat Panda degli anni Sessanta; e Gerard non aveva mai sopportato i vecchietti che guidavano, per giunta in orario di punta. E come dargli torto del resto.

Si trovava in questo piccolo camerino che pareva un bugigattolo, tutto malconcio a causa delle infiltrazioni d'acqua e della muffa. L'intonaco, prima di un lucente bianco, ora era un misto tra il grigio e il verde, cadente in alcuni punti del soffitto, lasciando scoperto il cemento che fungeva da parete. La mobilia era assai scarsa e scadente: due seggiole in legno, una piccola toilette bianca piena di graffi e uno specchio pieno di ditate. Una lampadina, al centro del soffitto, illuminava, anche se in modo fioco, la stanza. Il nostro protagonista, appena entrò nel camerino, rimase interdetto dallo squallore di quella camera, ma pensò subito che la Mediaset non avesse abbastana soldi per mettere tutto a posto perchè, come aveva sentito dire, in Italia c'è la crisi a causa dei giovani che stanno sempre al cellulare. 

A questo pensiero si ricordò del suo amato, il quale stava spesso al cellulare, soprattutto su Twitter, dove sclerava per il Grande Fratello e malediceva le persone. Si ricordò anche del giorno in cui se ne andò e scrisse sul suo account che Gerard era uno stronzo e poi altre parole molto significative. 'Quanto mi ama' disse sospirando.

"Non muoverti, così rovini la mia opera d'arte" disse la truccatrice, che si faceva chiamare Clio. Subito dopo aver partorito, decise di ritornare in Italia solo per truccare il mitico Gerard Way perchè, dovete sapere, non aveva ancora superato la sua fase emo.

Mentre cercava di non starnutire a causa della cipria, Gerardo vide un ragnetto sul soffitto. Questo piccolo animaletto gli fece ricordare un bellissimo episodio di convivenza coniugale, in cui aveva lanciato un ragno finto in testa a Frank, facendolo urlare e a momenti mandandolo all'altro mondo per un infarto. Come vendetta, il ragazzo gli tagliò un paio di calzini come delle calze a rete, affermando che era un regalo fatto a mano, dal momento che quel tipo di indumento era di tendenza e voleva che il suo boy si vestisse bene. Ovviamente, per chi avesse un briciolo di cervello, sa che aveva detto ciò per pararsi il culo, e difatto ci riuscì. 'Lui  si che ci tiene alla mia bellezza.'

"Sei bellissima!" esordì entusiasta, dopo aver finito di truccarlo.

"Bellissimo volevi dire."

"Ah ma non eri una ragazza?"

"What the f- cosa te lo fa pensare scusa?"

A quella domanda non ci fu risposta, anzi la donna mise tutti i suoi trucchi nella trousse e corse via.

A quella reazione il ragazzo non ci fece molto caso, dato che tutti lo scambiavano per una ragazza, anche se non ne capiva il motivo.

Per tutta risposta, iniziò a guardarsi allo specchio, per osservare piú da vicino il trucco appena fattogli: aveva del fondotinta e della cipria, poi della matita nera dentro l'occhio e dell'ombretto rosso, tagliato da una linea di eyeliner.

"Mmm... in effetti sono molto bella."

La sua contemplazione finì quando, improvvisamente, la porta del camerino venne rotta con un collier di diamanti, creando una fessura, da dove si intravedeva un occhio che, dopo aver avvistato Gerard, lasciò lo spazio ad una bocca, che urlò un "Waaaaaaaaayyyy".

"Senta, non siamo in The shining girato dalla Asylum. Non poteva semplicemente bussare? Lo sa che c'è la crisi, le porte non si rompono!" disse di tutta risposta il ragazzo, indignato e ringhiando e grugnendo come negli young adulth.

"In effetti ha ragione."

"Avevi detto che volevi un'entrata ad effetto e io te l'ho data, non lamentarti."

La porta si aprì ed entrò la coppia più bella del mondo, invidiata da tutti, i partner in crime per eccellenza, la ship del momento. Sono loro o non sono loro? Certo che non sono loro, Chuuya e Dazai, ma Enzo e Carla.

"MA COME TI VESTI!" urlarono con tutta la voce che avevano nei polmoni.

Gerard li guardava perplesso, non gli sembrava di essersi vestito male, anzi per lui i capi che aveva scelto erano adatti all'occasione: camicia nera, skinny jeans neri e sneakers nere, il tutto abbellito da un boa di piume rosso, regalatogli dal suo Franco.

"Come scusate?"

"Non è il momento di fare il cosplay di Renato Zero, questa sera ti giochi l'amore di tuo marito, devi ammaliarlo, conquistarlo, così da convincerlo a non lasciarti più" disse Carla, incrociando le braccia e guardando Gee con uno sguardo da chi la dice lunga sul mondo.

"Ben detto Carla, ora ci pensiamo noi a trasformarti!" continuò Enzo, anche lui con lo sguardo fiero.

E fu così che, senza rendersene conto, si ritrovò vestito con una camicia nera, con sopra una giacca abbottonata solo su due asole e dei pantaloni dritti, entrambi dello stesso colore della camicia. Al posto del boa, una cravatta rossa circondava il suo collo. Per quanto riguarda le scarpe, decisero di optare per dei mocassini in pelle nera.

"Il costo dell'outfit é di 600€"

"Ragazzi, cos'é stato?" domandò Gerard, con una faccia dubbiosa.

"Niente niente, é che anche noi abbiamo quel tipo che, come nelle pubblicità dei farmaci, parla velocemente e sottovoce." rispose Enzo "Comunque, ti piace?"

Il ragazzo cercò di guardarsi di nuovo allo specchio e rimase di stucco nel vedersi: stava davvero molto meglio rispetto a prima. Ora si che era pronto a far colpo!

Si sentì qualcuno bussare e dire "Queen Mary l'aspetta prima di far iniziare il programma, signor Way."

Il Strada, riconoscendo la voce, si girò di scatto e, vedendo che era suo fratello Mikey accompagnato dal suo grande amico Ray, corse incontro a loro e li abbracciò in modo caloroso.

"Ragazzi, grazie mille... per quel... per quello che state facendo per me." disse singhiozzando, preso dall'emozione e dalla gioia.

"Di nulla amico, non potevamo far in modo che la nostra ship ppreferita si distruggesse per così poco" ammise Ray, facendo l'occhiolino.

"Comunque Gee stai davvero molto bene così!" esordì Mikey, soddisfatto che suo fratello, per una buona volta, avesse rinunciato ad indossare quei dannati boa.

"E tutto merito loro" rispose, indicando Enzo e Carla "e anche di Clio, ma è scappata via quindi non la posso ringraziare... Comunque ragazzi, grazie ancora per i vestiti e dite a Clio, se la vedete, che ha fatto un ottimo lavoro, perchè quello che ha fatto è davvero  un ottima opera d'arte."

Disse ciò, ma nella sua mente pensava che fosse tutto merito della sua bellezza da dio greco (o dea?).

"Di nulla caro. Ora vai, e che il buon gusto sia con te!" dissero all'unisono.

Il nostro protagonista, dopo quest'avventura nel camerino, s'incamminò verso la somma queen Mary, accompagnato da Mikey e Ray, con il cuore in gola e l'esaltazione perchè sapeva di essere sempre più vicino al suo obbiettivo: riconquistare Frank.

+ + + SPAZIO AUTRICE + + + 

Salveeee salveenee, anche io ho pubblicato una storia, anche se è il trash allo stato puro. Ora che ho rifatto l'account, mi sentivo in dovere di fregarmene dei giudizi altrui e finalmente di scrivere, visto che è un'attività che mi piace particolarmente. Questo prodotto, almeno credo, non sarà il primo e l'ultimo, ma ne verranno altri, anche di più seri perchè okay scrivere cavolate su cavolate, ma vorrei cimentarmi in qualcosa di decente ecco.

Ad ogni modo, questa è una os che ho in mente da un anno e spero vi piaccia. Ho voluto dividerla in più parti perchè mi sembrava un po' più carino, anche se i capitoli saranno brevi.

Forse così non è più una one shot, ma vabbè fa niente (cit.)

Non so quanto possa essere decente la prosa e la grammatica, ma ci ho provato (poi non é che mi interessi molto, alla fine é una storia scritta giusto per ridere e per passare il tempo).

Eh niente, vi saluto. Addio.

P.s. si ho messo i soukoku perché meritano anche loro di essere nominati in questa ff di dubbio gusto.

❦Fede❦

Maria, apri la bustaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora