5. La mia metà

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Eccomi qui, tocca a te piccola principessa, se leggessi solo l'inizio di questo testo sicuramente inizieresti a guardarmi con il tuo solito sguardo un po' schifato e rideresti un po'.
Le cose dolci non ti piacciono, ma secondo me dentro il tuo cuore che fingi avere un po' di pietra c'è un animo che brucia d'amore, ma lo nascondi, in una parte lontana di te stessa che qualcuno un giorno tirerà fuori e ti soprenderai di averla.

Per te dovrei scrivere tanto, troppo, forse non basterebbero neanche queste righe per dire, per raccontare quello che siamo state e quello che siamo io e te.

Il nostro rapporto è sempre stato speciale, sei sempre stata la mia metà, quella speciale, quella con cui senza non potrò mai stare anche se si cresce, anche se si cambia, anche se non lo diciamo più ogni giorno, per me rimani la cosa più importante che possa esserci nella mia vita.

Cara sorellina, solo due anni di differenza, ringrazio mamma per avermi regalata te, che hai portato l'allegria, perché oltre ad avermi regalato un rapporto tra sorelle stupendo e nato anche un rapporto d'amicizia che non è mai cambiato.

Quante cose fatte insieme, mai da sole, mai divise, i giochi fatti insieme,
io la maestra e tu l'alunna, mai il contrario, perché io era la più grande e volevo già essere per te quella che ti insegnava qualcosa, quello che ancora dovevi imparare. Tu odiavi quel gioco, ma dopo tante volte che te lo chiedevo riuscivi a farti convincere.
Giocare sotto casa, nascondino, con la bicicletta, giocare a mamma e figlia, con la cucina, tu sei stata la mia infanzia.

Ricordo che da piccole, se litigavamo ci urlavamo contro tantissime cose, che non eravamo più sorelle, che non ci volevamo più bene e poi ci mettevamo a piangere e ci davamo un abbraccio talmente forte che tutte quelle parole brutte sparivano senza neanche accorgercene. E anche ora è così, ci urliamo di tutto, forse parole peggiori, che a volte ci fanno male anche il cuore ma ci basta un silenzio, a volte corto e a volte lungo e i sorrisi tornano da sé.

Anche se ero io quella più grande, tu mi hai insegnato tanto lo stesso.
Quando avevo tutti contro lo ricordi? Tu eri al mio fianco, non mi hai lasciata sola per niente al mondo, e combattevi con me, combattevamo mano nella mano, perché tu eri la forte e io ero la debole, perché tu non ti vergognavi di uscire da sola insieme a me nonostante sapessi che se fossimo uscite ci saremo imbattute nelle solite galline, non ti importava. Tu eri con me.

Le nostre serate in estate, con il gelato insieme e ogni tanto non potevo far a meno di ridere e di prenderti in giro perché tornavi a casa e camminavi per la strada con la maglia macchiata di frapé al cioccolato. Quando ci bastava un parco, una pizza, un the per essere felici, per farci tante foto insieme e per renderci conto che quello che avevamo io e te non potevamo averlo con nessun'altra persona, perché tu sei la mia metà e io la tua.
Quando eravamo migliori amiche, quando eravamo socie, quando già da piccole affrontavamo i problemi di casa e ci facevamo coraggio insieme, mano nella mano.

Siamo cresciute insieme, con gli stessi amici, con le stesse delusioni, siamo cresciute e abbiamo anche preso caratteri diversi,
io quella fragile, che ama l'amore, che ama aprirsi e spera ancora in qualcosa,
tu quella forte, che ama l'amore ma non ci spera più, quella che si è costruita la corazza per non far entrare più nessuno nel suo cuore.

Siamo diverse, però quello che non è cambiato è stato che nonostante i nostri caratteri ci siamo sempre tenute, ancor più forte le mani, perché le sfide della vita ce le hanno fatte stringere ancor di più, perché anche se ci mandiamo a fanculo, ci rinfacciamo tutte le nostre debolezze non possiamo far a meno di stare male l'una per l'altra.
Proprio come quando eravamo piccole,
perché se tu stai male, ti chiudi a riccio con tutti e sei nel tuo letto ad ascoltare musica mi rendo conto subito che c'è qualcosa che non va, e ci provo ad entrare dentro il tuo cuore e i tuoi pensieri, e quando ci riesco e mi dici quello che provi mi spezza il cuore in mille pezzi perché so che sei fragile, che non sei forte come dici di essere, come provi a dimostrare e io lo so, perché con te ci ho passato una vita, non un giorno, perché lo so che pensi di essere imperfetta, che la vita ti ha schiacciata tante volte e pensi che non abbia senso, e vorrei darti i miei occhi Per dimostrarti ciò che sei davvero.
Che sei l'allegria quando ridi, quando fai la stupida, che la tua risata la amo, che amo anche quando stai guardando le tue serie e mi racconti velocissima le cose che hai amato e le cose che hai odiato.
Perché tu sei bella come il sole, sia fuori con i tuoi occhi grandi, il tuo nasino piccolino, e il tuo fisico stupendo che tu non ami.
E poi sei bella dentro, se ti fai conoscere, se le persone riuscirebbero ad andare oltre quello che fai vedere, perché tu il tuo cuore non lo apri e basta, tu il cuore lo regali alle persone a cui tieni e come è da dovere, come è successo pure a me il cuore te l'hanno spezzato.

Tu piccola principessa, sei la mia gioia, perché tante volte avrei voluto che per te fosse diverso, avrei voluto che tu ti circondassi solo di persone che ti potessero amare, avrei voluto che tu evitassi di subire la metà del male che ti hanno fatto, io però giuro che anche se a volte ti ammazzerei perché mi fai arrabbiare, perché sei un po' acida ma non riesco ad odiarti ma sempre e solo ad amarti, per te farei quello che non ho mai fatto per me, ti difenderei da ogni cosa, da ogni male, e la mia mano mai e poi mai andrà via dalla tua.

Metà mia, la più bella.

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