Dove non vorrei guardare mai

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2. Dove non vorrei guardare mai.

Apro le mie braccia. Prendimi e portami dove si sente di nuovo nell'aria il profumo del pane appena cotto.

Prendimi e portami in quei giorni dove il tuo viso mi faceva da luce. Prendimi e portami ancora una volta su quella moto, dove il mio viso assaporava le carezze del vento di Torre.

Prendimi e riportami a tavola, dove possa essere spettatore di quelle incredibili mangiate tutti insieme.

Prendimi. Ma ti prego aspetta.

Aspetta a portarmi nei luoghi dei miei errori, dove io possa vederli e ricommetterli ancora.

Aspetta ti prego. Aspetta ancora un po'.

Fammi sentire per qualche attimo ancora il sapore di questa primavera modenese.

Ecco adesso apro le mie braccia. Sono pronto.

Portami lì. Dove vorrei non guardare mai.

Portami a rivedere e risentire tutte le mie innumerevoli ed interminabili sconfitte.

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