I sottili petali vellutati gli sfiorarono il polso mentre cadevano dall'alto, facendo aprire gli occhi al ragazzo sotto il pesco.
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Appena posò le mani sulla larga maniglia di ferro freddo della porta della camera, il ragazzo fece un leggero scatto con le dita lunghe e sottili. Entrò senza fare il minimo rumore, posando la borsa che aveva pendente sulla spalla proprio davanti alla grande porta di legno bianco che separava la sua camera dal corridoio. Si buttò sul letto a peso morto rimanendo così fin quando non sentì la sveglia sul comodino scattare.
Scese dall'auto del padre sistemandosi la tracolla sulla spalla. Si accese una sigaretta per poi dirigersi con passo deciso verso l'entrata della scuola. Yoongi non era mai stato un ragazzo con le idee chiare e precise, ma l'inizio dell'università voleva significasse un nuovo inizio per lui.
Non era stanco, nonostante la notte prima avesse fatto molto tardi. Lo faceva sempre quando iniziava la scuola: la sera della vigilia delle lezioni se ne andava in giro per Seoul fino a tardi, quanto dipendeva dalla sua nervosità.
Entrando nell'edificio si guardò intorno.
I muri erano tappezzati da svariati volantini che pubblicizzavano alcuni club a cui iscriversi durante l'anno scolastico, cartelloni che spiegavano quanto fosse sbagliato guidare da ubriachi. Le solite cose da scuola, pensò.
Si soffermò davanti ad un cartellone arancione che spiegava il pericolo di stare alla guida sotto presenza di droga. Quell'anno aveva avuto un incidente, o meglio, mentre era in macchina con sua sorella, ebbe un incidente.Proprio mentre stava ricordando l'accaduto gli passò davanti un ragazzo con i capelli tinti di rosa, scoloriti dal tempo e diventati quasi arancioni, con una maglia bianca molto più grande della sua naturale taglia,che gli ricadeva larga sulle spalle,e dei jeans neri con svariati strappi sul tessuto. Fece sbattere la suola dei propri anfibi sul pavimento di marmo della scuola emanando un ticchettio che rimbombò per tutto il corridoio, ma data la gran confusione non si sentì.
Tranne per Yoongi.
Il ragazzo sentì benissimo il suono prodotto dalla suola consumata delle scarpe dell'altro, come se loro due fossero gli unici in tutto l'edificio.
Lo guardò passargli davanti e strappare con forza il cartellone arancione che stava guardando. Nessuno sembrò accorgersi di nulla. Quel ragazzo sembrava essere visto solo da lui.HiorHey babes!
Ho voluto modificare la storia in una Namgi, non so come andrà la cosa, ma spero venga bene, ugh.