Kuebiko; uno stato di esaurimento ispirato da atti di violenza senza senso
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Si recò in classe poco prima dell'inizio delle lezioni così che potesse sistemare per bene le sue cose sul banco.
Con il suonare della campanella la classe iniziò a riempirsi e si completò con l'arrivo della professoressa che fece alzare gli alunni per salutarla.
Yoongi si mise ad ascoltare la lezione con attenzione. Gli piaceva andare a scuola ora, gli piaceva scrivere sulla prima pagina del quaderno, gli piaceva vedere come la punta della penna roteava mentre scriveva, gli piaceva sentire l'odore dei libri nuovi, gli piaceva evidenziare sulle vergini pagine bianche. Gli piaceva la scuola.
Il suono della campanella segnò la fine della lezione di scienze, di cui il ragazzo non era molto appassionato.
Lasciò alcuni libri sotto il banco e poi si alzò mettendosi in spalla lo zaino e uscire mischiandosi con la massa di ragazzi che faceva avanti e dietro per il corridoio.
Entrò velocemente in bagno per sciacquarsi le mani e polsi dato il caldo. Si guardò allo specchio.
Era sempre stato un ragazzo con poca sicurezza in se, nonostante nella vecchia scuola tutte le ragazze dell'istituto gli giravano intorno, anche se lui le ragazze nemmeno le guardava.
Inoltre era testardo, e se si metteva in testa una cosa, rimaneva quella.Staccò gli occhi dallo specchio e uscì dai bagni per andare verso la classe dove avrebbe dovuto fare matematica, ma appena mise piedi fuori la porta sentì una forte presa al polso e venne tirato nuovamente nei bagni.
Si ritrovò addossato al muro, di nuovo.Guardò il ragazzo davanti a lui e lo riconobbe subito, come dimenticarselo.Però, per quanto lo potesse odiare, non poteva nascondere che era davvero bello.
Yoongi alzò la mano libera per regalare al ragazzo un'altro spintone, ma esso gli fermò il braccio con una forte stretta al piccolo polso latteo.
«No no bimbo, non di nuovo» disse lui sghignazzante.
«Cosa vuoi?» sputò lui acido.
«Non mi ha fatto piacere quello che hai fatto poco fa, sai?» rispose Namjoon avvicinandosi con il viso.
«Era quello l'intento, sai? Di certo non volevo farti il solletico» lo guardò aggrottando le sopracciglia.
«Bhe, mi dispiace, ma l'hai fatto.» ridacchiò il ragazzo stringendo di più la presa sul piccolo polso.
Yoongi assunse una smorfia di dolore facendone spuntare una di divertimento sul volto del ragazzo che si avvicinò al suo orecchio e sussurrò.
«La prossima volta, pensaci due volte a spingermi, okay bimbo?»
La presa sul polso di Yoongi si faceva sempre più forte, facendo diventare la pelle bianca, violacea.
Il ragazzo annuì a fatica riuscendo però a liberarsi il polso per poi guardare male il più alto.
«Tu sei pazzo» disse Yoongi massaggiandosi il piccolo polso.
«Probabile» disse Namjoon ghignando.
Yoongi prese lo zaino e uscì dal bagno facendo sbattere le suole delle scarpe sul pavimento.
Si recò al proprio armadietto per prendere i libri della prossima lezione mentre feceva fare dei piccoli giri al polso, quando il ragazzo che aveva accanto smise di frugare nel suo armadietto.
«Cosa ti è successo al polso?» chiese il biondo in piedi davanti all'armadietto,vedendo la fascia violacea sulla pelle del compagno.
«Oh...un incidente nel bagno» rispose Yoongi borbottando.
«Dovrei avere una pomata nello zaino»
Yoongi guardò il ragazzo con una smorfia di incomprensione,non capendo il motivo di avere una pomata nello zaino.
«Oh, mia madre. È fissata» continuò sbuffando una risata notando l'espressione dell'altro, che gli sorrise.
«Grazie, ma penso sia meglio un po' di ghiaccio» disse Yoongi recuperando alcuni libri dal piccolo rettangolo verde oliva,tenendo lo sguardo fisso al suo interno.
«Ma magari puoi accompagnarmi in infermeria, visto che non so dove sia» aggiunse poco dopo,notando lo sguardo rassegnato del compagno.«Ragazzo nuovo?» disse il biondo ridendo,rialzando gli occhi su di Yoongi.
«Beccato» rispose ridendo a sua volta il maggiore.
«Tranquillo,è normale che in questa scuola arrivino ragazzi nuovi, quindi nessuno se ne sarà reso conto» gli sorrise il ragazzo
«Magari non tutti» sospirò il biondo.
«Comunque io sono Kim Taehyung, piacere» si presentò il biondo porgendo la mano al ragazzo davanti a lui
«Yoongi» sorrise stringendo la mano al ragazzo per poi avviarsi verso l'infermieria.
I due tornarono dall'infermeria chiacchierando, così come all'andata.
Scambiandosi informazioni erano venuti a conoscenza che avevano alcuni corsi insieme, come matematica, così, in ritardo, entrarono insieme in classe.