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Poteva vivere senza alcool, ma non senza droga. Senza quella non poteva vivere, ma non sapeva ancora che la marijuana o la cocaina sarebbero stati giocattoli in confronto a lui.

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Diede un pugno all'oggetto che trillava ininterrottamente da più di cinque minuti.

Il ragazzo si alzò dal letto dando un calcio al mucchio di vestiti davanti ad esso per avere più possibilità di muoversi verso il bagno ed entrare nella doccia. Era capace di rimanere sotto l'acqua calda per ore, scuola o no.

Rimase però turbato dal ragazzo della mattina prima. Nessuno gli aveva mai tenuto testa, anzi, appena vedevano Namjoon i ragazzi giravano i tacchi, e le ochette iniziavano a sghignazzare fra di loro e emettevano risatine che il ragazzo trovava estremamente fastidiose.

Era circondato da ragazze, ma lui le liquidava tutte. Non gli interessava avere una relazione, ma solamente portarsele a letto.

Si vestì con i primi indumenti che trovò sulla scrivania; si mise davanti lo specchio e infilò i jeans neri per poi metterci sopra una camicia del medesimo colore alla quale arrotolò le maniche fino al gomito dandosi così un'aria meno elegante.

Scese le scale infilando le scarpe rischiando di inciampare fra uno scalino e l'altro.

Prese il cappotto, lo zaino, il cellulare ed uscì di casa per poi dirigersi, il più svogliatamente possibile, verso la scuola.

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Il fumo gli appannò la vista per un secondo.

«Hobi, porca puttana, non fumarmi in faccia!» disse Nam prendendo la sigaretta al ragazzo seduto sul muretto dietro la scuola.

Lui e Hoseok, si vedevano lì dietro da sempre. Sin dall'asilo per scambiarsi la merendina, che al liceo per scambiarsi cartine e filtri.

Hosek era il migliore amico di Nam dal primo anno d'asilo. Namjoon era stato isolato dalla classe la sola prima settimana di scuola, ma appena arrivò il nuovo alunno, cambiò tutto. Divennerò inseparabili.

«Sembri di buon umore oggi» disse ridendo Hoseok passandosi la lingua sul labbro inferiore per poi morderselo.

«Sembri etero oggi» disse Namjoon assottigliando gli occhi per la nuvola di fumo che aveva appena buttato fuori dalla bocca.

«E siamo anche più simpatici del solito» disse sbuffando quelle parole con tono divertito.

«Sai che la simpatia è il mio forte» disse Nam passando la sigaretta al ragazzo seduto a gambe incrociate sul muretto.

«Sì, infatti è proprio per la simpatia che hai tutte le ragazze della scuola attorno» disse sarcastico il ragazzo con i capelli viola.

«Cosa frega a te? Sei gay» disse stringendosi nel capotto mettendo le mani nelle tasche di esso.

«Cosa c'entra?» chiese ridendo Hoseok.
«È un dato oggettivo, gay o no»

Namjoon alzò le spalle, riprendendosi la sigaretta quasi finita e dedicarsi all'ultimo tiro.

Ricordava ancora la sua prima sigaretta.

Era fra amici, ovviamente c'era anche Hoseok, ma per lui non era la prima. Provò per accontentare le persone presenti, lo mettevano sotto pressione.

Prese il piccolo cilindro imbottito di tabacco e nicotina e se lo portò alle labbra, aspirando dal piccolo filtro bianco posto all'estremità.

Il sapore di tabacco gli arrivò subito alla gola provocandogli un leggero bruciore che subito dopo arrivò al naso,facendolo arricciare per cacciare quel fastidioso formicolio.

Aspirò un'ultima volta finendo così la cartina che avvolgeva le piccole scaglie di tabacco e la gettò a terra,calpestandola ripetutamente.

«Entriamo, prima che me ne accenda un'altra» disse il più alto dei due mettendosi lo zaino sulla spalla.

«Kim Namjoon che vuole entrare a scuola...ti senti bene amico?» chiese Hoseok ridendo mettendo a posto nella tasca esterna dello zaino le cartine, per poi mettere la mano sulla spalla dell'amico incamminandosi verso l'entrata dell'istituto.

Il fatto era che Nam non smetteva di pensare a quel ragazzo, che, solo in un giorno lo aveva fatto andare fuori di testa. Per uno scontro in un malmesso cortile era impazzito per un ragazzo.

«Sì sto bene, è solo che vorrei vedere una persona.»

Spring Day || NamgiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora