P.O.V. Esterno
Clare stava svolgendo la sua ronda insieme a Paul, quando fiutò l'odore di vampiro.
Ululò in modo che gli altri membri del branco la raggiungessero e seguì la traccia, quest'ultima andava a finire nel territorio dei Cullen, fino ad una radura circondata dai cespugli e alberi.
In poco tempo Jacob, Jared ed Embry la raggiunsero, mentre degli altri non c'era traccia, aspettò che fosse il momento giusto per attaccare.
C'è Bella! Disse preoccupato Jacob, vedendo che la ragazza era vicina ad un vampiro di carnagione scura, con dei lunghi rasta e gli occhi rosso intenso.
Dobbiamo intervenire.
Disse il lupo fulvo.
Dobbiamo aspettare e vedere le sue intenzioni, magari ci da qualche informazione parlando con la ragazza e poi si allontana, così potremmo ucciderlo senza svelare il nostro segreto.
Gli rispose la lupa nera.
Ancora di Sam e delle altre nessuna traccia, Clare continuava a non capire perché ancora non fossero arrivati.
"Non immaginavo di trovarti qua." Il vampiro le si avvicinò con un'espressione vagamente incuriosita.
"Non dovrebbe essere il contrario? Io vivo qui. Pensavo fossi in Alaska."
Il rasta rimase a dieci metri da Bella.
"È vero. Sono stato in Alaska. Tuttavia, non mi aspettavo...Quando ho trovato casa Cullen vuota, pensavo si fossero trasferiti."
"Ah." La ragazza fece una pausa, poi riprese. "In effetti si sono trasferiti."
"Mmm. Mi sorprende che ti abbiano lasciata qui. Non eri una specie di loro mascotte?"
"Qualcosa del genere." La castana abbozzò un sorriso.
"Mmm." Ripeté pensieroso il succhiasangue.
Bella fece un passo indietro e gli occhi di quest'ultimo seguirono il suo movimento.
"Vengono a trovarti spesso?" Chiese.
"Ogni tanto. A me sembra che passi sempre troppo tempo. Lo sai, gli basta poco per distrarsi..."
"Mmm. A giudicare dall'odore, la casa è rimasta vuota a lungo..."
"Dirò a Carlisle che sei passato. Scommetto che gli dispiacerà non averti incontrato." La ragazza sembrò pensarci su un po' e poi disse:
"Forse non è il caso lo venga a sapere anche...Edward." La ragazza sembrava sforzarsi per dire quel nome, come se il solo pronunciarlo le trapanasse il cuore.
Oddio mio, quanto cazzo sei depressa. Capisco tu lo amassi, ma la vita va avanti.
La lupa sbuffò irritata e alzò gli occhi al cielo.
Ho sofferto separazioni peggiori e le ho superate più velocemente di lei. Umani...
"Ha proprio un caratteracciò...be' te ne ricorderai senz'altro. È ancora un po' suscettibile se gli si parla di James e tutto il resto." Bella alzò gli occhi al cielo e fece un gesto con la mano, come a sminuire l'aneddoto.
"Davvero?"
"Si."
"Mmm." Il vampiro fece un passetto di lato e si avvicinò.
"Allora come vanno le cose a Denali? Carlise mi ha detto che vivi da Tanya." La ragazza aveva una voce stridula che tradiva la sua paura.
"Tanya mi piace molto. E ancora di più Irina, sua sorella...non ho mai vissuto così a lungo nello stesso posto, prima, e ne apprezzo i vantaggi e l'unicità. Ma le restrizioni sono difficili da sopportare...è sorprendete come quelli come loro siano riusciti a resistere così tanto." Le rivolse un sorriso malizioso. "Ogni tanto ho bisogno di imbrogliare."
"Ah." Rispose con un fil di voce bella. "Anche Jasper ha un problema del genere."
"Davvero? Per questo se ne sono andati?"
"No. Jasper fa molta attenzione quando è in casa."
"Certo. Come me." Il vampiro fece un altro passo avanti.
"Victoria ti ha mai ritrovato?" Il succhiasangue si fermò.
"Si. Se vuoi saperlo, sono venuto qui per farle un favore..." Il rasta fece una smorfia. "Non ne sarà tanto contenta."
"Di cosa?" Il "ragazzo" -si fa per dire- fissava un punto lontano, tra gli alberi, Bella approfittò della sua distrazione per fare un passo indietro. Poi il vampiro tornò a fissarla con un sorriso.
"Che sia io ad ucciderti." Rispose ammiccante come un gatto, mentre la ragazza faceva un altro passo indietro.
"Voleva tenersi questa parte per se. È un po'...arrabbiata con te, Bella."
"Con me?" Squittì la ragazza.
"Lo so, anche a me sembrava un po' esagerato dopo tutto questo tempo. Ma James era il suo compagno e il tuo Edward lo ha ucciso.
Pensa che sia molto più sensato uccidere te, anziché Edward: uno scambio equo, compagna per compagno. Mi ha chiesto di venire in avanscoperta, per così dire. Non credevo sarebbe stato così facile trovarti. Ne deduco che il piano di Victoria non sia così brillante...anzi, temo proprio che non si sentirà vendicata, visto che, se Edward ti ha abbandonata qui senza proteggerti, non devi essere così importante per lui."
Il vampiro avanzò e Bella tentò un altro passo indietro, mentre il rasta aggrottò le sopracciglia.
"Ma temo che Victoria si arrabbierà lo stesso."
"Allora perché non aspetti che arrivi lei?" Un ghigno malizioso si formò sul volto del succhiasangue.
"Be', ci incontriamo nel momento sbagliato, Bella. Non sono venuto qui soltanto per conto di Victoria:ero a caccia. Ho molta sete, e tu hai un profumo così...dissetante." La guardò soddisfatto.
"Verrà a sapere che sei stato tu. Non la passerai liscia."
"E perché no?" Il suo sorriso si allargò, poi guardò verso il piccolo buco tra gli alberi. "Il primo acquazzone laverà via l'odore. E nessuno troverà il tuo corpo: risulterai semplicemente dispersa, come tanti, tanti altri esseri umani prima di te. Edward non avrà alcun indizio che lo porti a me, ammesso che gli interessi indagare. Niente di personale, Bella, davvero. Ho soltanto sete."
"Ti prego." Gli sussurrò.
Il rasta scosse la testa, con un'espressione gentile. "Vedila così, Bella:sei fortunata che ti abbia trovato io per primo."
"Davvero?" Bella indietreggiò e il vampiro la seguì.
"Si. Farò in fretta. Non sentirai niente, te lo prometto. Ah, ovviamente a Victoria racconterò una bugia, per metterle il cuore in pace. Se sapessi cosa aveva in programma per te, Bella..." Scosse di nuovo la testa, nauseato.
"Giuro che mi saresti grata di tutto questo."
La ragazza lo fissò terrorizzata, nel mentre il vampiro annusò l'aria.
"Dissetante."
Ok, non mi interessa se gli altri non sono ancora arrivati. Andiamo.
La lupa si mosse a passo verso il succhiasangue, che annusò l'aria e voltò la testa verso sinistra.
"Non ci posso credere." Sussurrò allontanandosi sempre di più puntando lo sguardo verso di essa.
Dagli alberi affiorò un'enorme sagoma nera, silenziosa come un'ombra, che puntava dritta verso il vampiro. Era gigantesca, alta come un cavallo, ma molto più larga e muscolosa. Sul muso aguzzo spiccava un ghigno di incisivi affilato come coltelli. Tra i denti risuonò un ringhio terrificante, che risuonò nella radura come una serie di tuoni.
Era l'orso di cui si parlava da settimane, ma non somigliava affatto ad un orso. Eppure doveva essere quella, la creatura nera e gigantesca che aveva causato tanto panico. Da lontano chiunque l'avrebbe scambiata per un orso. Cos'altro poteva essere così grosso e potente?
Nella gola della creatura vibrò un altro ringhio, che fece tremare la ragazza.
Il vampiro indietreggiava ai margini della foresta e guardava la lupa terrorizzato. Spuntarono poco dopo altre due creature, una grigia e una marrone, più basse della prima, ma comunque molto grandi.
Infine uscirono dal folto della foresta altri due lupi, disponendo il branco a V.
Bella si fece scappare un rantolo e balzò indietro, il lupo fulvo le rivolse una rapida occhiata, troppo intelligente per un animale selvatico.
Un altro ruggito del capo branco richiamò l'attenzione del lupo.
Laurent si alzò scappando via nella foresta, Clare gli ringhiò contro e partì all'inseguimento. I lupi scomparvero nella foresta nel giro di pochi attimi.
P.O.V. Clare
Raggiunsi il rasta in poco tempo e gli saltai addosso buttandolo a terra, rotolai di lato e prima che si potesse rialzare tutto il branco gli fu addosso. Jacob ebbe "l'onore" di staccargli la testa, i restanti membri azzannarono e strapparono via gli arti.
Serve del fuoco.
Tornai umana e cercai il necessario per accendere un fuoco, feci strusciare due pietre l'una contro l'altra e alimentai la scintilla fino a creare una piccola fiammella che gettai sul busto del vampiro. Presi i vari arti e li gettai nelle fiamme, nel mentre che il branco mi guardava attentamente, appena il fuoco si spense tornai lupa e sentì i pensieri di coloro che erano mancati all'appello iniziale.
Era stato quasi naturale per me guidare il branco e tutti mi avevano seguita come fossi stata il loro vero Alpha, forse sarà stato merito di quella sorta di aura che possedevo e della paura che incutevo con il mio fisico impotente.
Sinceramente non ne avevo idea.
Eccoci, scusate. Non siamo riuscite ad arrivare prima. Intervenne Farsy.
Meglio tardi che mai. Dissi ridacchiando.
Spazio autrice
Come avrete notato ho ripreso gran parte del capitolo e dei dialoghi dal libro, quindi ripeto ciò che dicono Laurent e Bella sono tutti di invenzione della Meyer. Ho trovato che potesse essere un'idea carina "ricopiare" ciò che ha scritto -appunto- la Meyer in New Moon, voi che ne dite?
Spero il capitolo vi sia piaciuto ^^
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Clare, Farsy ed Eley [in revisione]
WerewolfEra tutta una corsa, qualche settimana di stop e poi di nuovo in marcia, senza meta e senza casa, niente radici. Capitò sul nostro percorso un giorno come gli altri un gruppo di nostri simili, i primi che incontravamo dopo anni. Nessuna di noi avre...