P.O.V. Clare
Un forte ululato mi aveva svegliata dal sonno, balzai in piedi guardandomi intorno diffidente, mi affacciai alla finestra per vedere se qualcuno aveva acceso le luci, era tutto buio.
Brutto segno.
Uscì velocemente di camera andando quasi a sbattere contro Eley e Farsy.
"Lo avete sentito anche voi?" Chiedemmo in coro.
"Deve essere successo qualcosa, meglio sbrigarci." Esordì in maniera sbrigativa, mi tolsi la maglia del pigiama per non romperla durante la trasformazione, mentre i pantaloncini non avrebbero subito danno.
Uscimmo di soppiatto di casa attente a non destare sospetti, corremmo a capo fitto nel bosco per poi trasformarci appena fummo abbastanza distanti dalle case abitate.
Se prima vi era silenzio, adesso che eravamo in forma lupo le voci dei restanti dieci membri del branco creavano un gran baccano nelle nostre menti.
Non riuscivo però a sentire Seris.
Perché lei non c'è?!
Sbottò irritata Leah dopo aver sentito la mia riflessione.
Cosa? Non è venuta?!
Rincarò Quil.
Silenzio! Per il momento lasciamo correre, parleremo con lei più tardi, dobbiamo prendere Victoria e velocemente!
Rispose Sam acquietando tutti, insieme alla frase mandò anche un'immagine mentale di quello accaduto qualche secondo prima.
Quando Paul era di ronda la rossa era entrata nel nostro territorio, lui era subito corso a scacciarla e quella aveva iniziato a balzare a sinistra e a destra del fiume a che fungeva da confine tra il territorio dei Cullen e quello dei licantropi.
Appena avevo visto Paul all'inseguimento di quel vampiro ero subito scattata nella sua direzione, insieme a me partirono anche tutti gli altri, nel disperato tentativo di ucciderla.
Eley arrivò per prima, balzò ringhiando contro la sangue freddo per trovarsi a schioccare le fauci nell'aria, proprio dove un secondo prima c'era la vampira. La lupa rotolò nel fiume, per poi rialzarsi e riprendere l'inseguimento.
Victoria adesso correva nel territorio dei Cullen, le gambe a malapena visibili, Edward stava per afferrarla quando quest'ultima saltò nuovamente nel nostro territorio. Embry e Farsy correvano fianco a fianco tentando di azzannarla, ma questa all'ultimo riusciva sempre a schivarli. Quil si portò alla sinistra della rossa per non darle via di scampo, saltò di lato tentando di buttarla a terra, ma ancora una volta questa saltò nel territorio dei Cullen lasciando il lupo a bocca asciutta.
Collin e Brady invece, nel frattempo, a fatica cercavano di stare al nostro passo, correndo al massimo delle loro potenzialità nella foresta.
Emmett si portò davanti alla famiglia mettendo la vampira alle strette, i due saltarono su un tronco, Victoria balzò di nuovo vero il nostro territorio.
"Non lo fare!" Lo ammonì Carlisle tentando di fermarlo, ma il ragazzo, troppo vicino a prenderla, le saltò dietro, infrangendo il patto.
Paul, inferocito, gli andò contro, deviandogli la traiettoria e spedendolo nel fiume.
Il lupo si acquattò pronto a dargli il colpo di grazia.
Paul non è lui il nemico adesso!
Gridai nel pensiero per distarlo dal suo intento, superandolo per inseguire Victoria.
Ascoltala!
Rincarò Farsy, sempre la più propensa ad interventi pacifici.
Con un ringhiò frustato e un ultimo sguardo truce, Paul distolse la sua attenzione da Emmett per tornare a correre.
Nel frattempo Sam si era avvicinato a Victoria, le era saltato addosso, questa per sfuggirgli saltò in alto.
La vidi come a rallentatore alzarsi in aria e capì che era la mia occasione di farla fuori, feci uno scatto e usando come trampolino un masso più alto degli altri, mi lanciai verso di lei.
Si accorse del mio attacco e si ripiegò su se stessa per schivarmi, ma abbastanza in ritardo perché facessi presa sulla sua caviglia. Affondai i denti nella pelle dura come diamante.
L'ha presa!
Sentii esclamare il branco all'unisono, riempiendomi il petto di orgoglio.
Orgoglio che però fu sfumato appena mi accorsi della strategia che stava usando Victoria per liberarsi di me, si era distesa e con l'aiuto delle braccia aveva iniziando a girare su se stessa a velocità soprannaturale.
La lunghezza del mio corpo, il mio peso e il punto sottile che avevo preso, unito alle leggi della fisica, fece letteralmente scorrere i miei denti nella caviglia della vampira, dilaniandole le carni, se così si possono chiamare. Sentì Victoria gemere per il dolore, ma poco le importava, il tempo di ritornare a terra e la pelle si sarebbe rimessa insieme.
A me era toccata la sorte peggiore.
La grande velocità del suo giro mi aveva scagliata direttamente nel territorio dei Cullen, precisamente, contro un albero. Attutì l'impatto con le zampe posteriori e per tutta la zona intorno si diffuse il sonoro Crack che fecero quando si fratturarono. Guaii di dolore, guaito che fu smorzato dall'impatto del mio torace sul tronco, anche le costole si spezzarono.
CLARE!
Pensò disperato Paul.
A quel punto caddi rotolando, per un primo tratto, poi strisciando nel secondo, per terra.
Non riuscivo neanche a parlare per il dolore al busto.
Vidi la figura di Carlisle inginocchiarsi accanto a me, facendo segno alla sua famiglia di stare tranquilli.
"Per favore ho bisogno che torni umana." Mi disse con tono confortante. Con un ultimo sforzo eseguì la richiesta del vampiro, l'atto fu uno terribile strazio per tutto il mio corpo. Lanciai un urlo silenzioso abbandonandomi al dolore, tutto divenne nero come il mio manto e svenni in quel territorio nemico.
P.O.V. Esterno
Il dolore che Clare aveva provato si era propagato, attraverso il collegamento mentale, in tutto il branco, paralizzandoli.
Poi i pensieri straziati di Paul si erano sostituiti al dolore della ragazza, tutti erano preoccupati e giù di morale.
Il lupo grigio stava per correre nel territorio dei Cullen, dalla propria compagna, ma Sam si portò prontamente sulla sua strada.
No, Paul, non puoi infrangere il patto. Carlisle ne avrà cura, starà bene.
Lo rassicurò il capo branco, per poi voltarsi verso il territorio dei vampiri, forse per influenza dei pensieri di Paul o forse per semplice umanità, preoccupato per la ragazza.
Edward li raggiunse al confine, tutto il branco lo stava aspettando in attesa.
"Carlisle ha preferito portarla in casa per curarla, li ha tutto quello che gli serve. Appena avrà finito la porteremo qui, le basterà stare ferma nel letto per due o tre giorni."
Va bene.
Rispose Sam mentre il vampiro tornava alla propria casa, nel frattempo il lupo si voltò verso il proprio branco.
Ehi quell'idiota di Seris non è ancora qui?
Sbottò Eley.
La fa semplice lei! Lascia tutto il lavoro sporco a noi.
Rincarò Leah con tono irritato.
Nel frattempo se la dorme a casa beata la signorina!
Si aggiunse Embry.
E non è la prima volta che la richiamiamo!
Jared sembrava offeso.
Perché tutti rispettiamo il nostro dovere e lei no? Cosa ha di speciale?
Chiese Quil sulla stessa linea degli altri.
Già! Perché lo fa?!
Anche Jake si mise in mezzo.
È anche colpa sua se Clare si è ferita in quel modo!
Inveì Paul.
Ragazzi basta! Seris ha sbagliato a non venire e vi do ragione, non ha nessun diritto di non rispettare le regole, ma presente o non presente Clare si sarebbe ferita lo stesso. Appena ci accerteremo che Clare si sia rimessa, ci riuniremo dando un ultimatum a Seris! Se non vorrà rispettarlo verrà bandita dal branco.
Sentenziò Sam, calmando il brusio di pensieri.
Mi trovo d'accordo.
Rispose Eley soddisfatta, senza nascondere la speranza che non volesse rispettarlo. Farsy e Seth invece si astennero, tristi per le conseguenze che aveva avuto il comportamento della lupa.
Ragazzi potete tornare a casa se volete, però ho bisogno che qualcuno riporti a casa Clare.
Disse Sam cambiando discorso.
Ci pensiamo noi.
Risposero in coro Eley, Farsy e Paul.
Bene, anche io torno a casa, buonanotte ragazzi.
Esordì l'Alpha avviandosi verso La Push.
Buonanotte.
Risposero gli altri praticamente all'unisono, tornando alle proprie dimore.
Passò del tempo indefinito per i tre, ore, qualche minuto, non lo sapevano. Erano solo molto preoccupati. Poi arrivò Carlisle, teneva in braccio Clare, la ragazza aveva il busto fasciato, non presentava molti altri bendaggi o segni di cura.
"Sta bene, non c'è neanche stato bisogno di ingessarla, guarite terribilmente in fretta. Anche se per saldarsi in maniera perfetta avrà bisogno di qualche giorno."
Disse Carlisle mentre dava il corpo della ragazza a Paul, tornato umano.
"Grazie." Mormorò questo accarezzando la compagna, questa aprì lentamente gli occhi guardando il vampiro che l'aveva curata.
Nel suo volto era dipinta la più completa incredulità, come poteva un essere come lui, averla curata. Il medico in tutta risposta le sorrise e si congedò con un cenno del capo, sparendo poi nella vegetazione.
Clare tornò a guardare il proprio compagno, che la stava riportando a casa, le sue mani calde la tenevano saldamente.
"Ehi." Le disse sorridendo, felice che stesse bene.
"...E-ehi." Tossicchiò la ragazza.
"Mmh, che botta dannazione." Mormorò questa facendo una smorfia.
"Ti sei proprio conciata per le feste." Ridacchiò Paul.
Farsy e Eley avvicinarono i musi al corpo dell'amica, dandole lievi spinte.
"Tranquille sto bene." Le rassicurò Clare, sembra a bassa voce, le due uggiolarono in tutta risposta tornando a camminare ai lati di Paul.
Arrivati a casa, le due ragazze tornarono umane e aiutarono Paul a sistemare la ragazza sul letto.
"Mi sento così inutile, sicuri che non posso muovermi?" Chiese la bionda speranzosa.
"Sicuri." Rispose Farsy.
"Devi stare a letto." Aggiunse Eley.
"Ordini del dottore." Completò Paul.
"Non sapevo ti chiamassi Will Solace." Ridacchiò Clare, insieme al suo ragazzo, senza essere compresa dalle amiche.
"Ad ogni modo, riposa bene mi raccomando. La lasciamo a te Paul, trattala bene." Esordì Eley accarezzando la testa della bionda.
"Benissimo." Rispose questo.
"Buonanotte ragazze."
"Buonanotte." Le risposero Eley e Farsy andando ognuna nella propria camera -ne avevano aggiunta una per via delle frequenti visite dei ragazzi-.
Paul si sdraiò accanto alla compagna.
"Adesso dormi però." Le disse dolcemente.
Clare annuì scivolando subito in un sonno profondo e privo di sogni.
Il moro mandò un messaggio alla madre.
"Dormo da Clare, non ti preoccupare se non ci sono. Stammi bene."
Poi spense il cellulare adagiando il capo sul cuscino, desiderando solo di avere un po' di pace con la propria ragazza.
STAI LEGGENDO
Clare, Farsy ed Eley [in revisione]
Loup-garouEra tutta una corsa, qualche settimana di stop e poi di nuovo in marcia, senza meta e senza casa, niente radici. Capitò sul nostro percorso un giorno come gli altri un gruppo di nostri simili, i primi che incontravamo dopo anni. Nessuna di noi avre...