Into the woods

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 "Un tempo, quando uno aveva un segreto da nascondere, andava in un bosco. Faceva un buco in un tronco e sussurrava lì il suo segreto. Poi richiudeva il buco con del fango, così il segreto sarebbe rimasto sigillato per l'eternità
(Dal film 2046)"

Stiamo camminando da quella che sembra un'eternità e Albert non accenna a fermarsi, spero davvero che non si sia perso, siamo tutti stanchi e per di più è difficile camminare tra questi boschi, gli alberi sono alti e fitti così come la vegetazione, l'odore di erba è penetrante, deve aver piovuto da poco, camminare è difficile e ci sono un sacco di insetti, per di più mi sono tagliato vicino un tronco, mentre John ci è proprio finito contro. Lui e Alex sono rimasti leggermente indietro così mi avvicino ad Albert per chiedergli quanto ancora dobbiamo camminare.

<<Insomma ma quanto manca?>>

<<Come? Sei già stanco?>>

<<Puoi scommetterci>>

<<Vecchietto>>

<<Nanetto>>

<<Uff.. manco poco, credo al massimo una mezzora di cammino>>

<<Lo spero davvero...>>

<<Non ti fidi?>>

<<No, no, solo...che continuo a chiedermi: e se non è lei? E se è lei ma è pazza? E se è lei ma non sa di essere lei?>>

<<Io al tuo posto mi chiederei: e se è lei ma non vuole aiutarci?>>

<<Già...>> 

Detto questo smettiamo di parlare fino a quando passata quella mistica "mezz'ora" (un ora e mezza) finalmente intravedo una piccola casetta in legno proprio al centro del bosco, "almeno esiste" penso.

<<Siamo arrivati>> annuncia Albert, e da Alex e John parte un fischio d'approvazione mentre io accenno a un piccolo applauso.

Ci avviciniamo alla casa e quando siamo proprio davanti alla porta mi posiziono davanti al gruppo e dopo aver dato un'occhiata circostanziale a tutti e aver ricevuto cenni d'approvazione e esortazione mi rigiro e infine busso.

Passano un paio di minuti di silenzio quando sentiamo dei rumori e i passi di qualcuno avvicinarsi alla porta per smanettare con dei lucchetti e poi dopo un pò la porta si apre.

Ci ritroviamo davanti una bellissima ragazza, potremmo dire un angelo, magrolina, occhi ghiaccio e capelli biondi lunghi fino alle caviglie, indossa un semplice vestitino bianco, come ho già detto è davvero bella ma la cosa che più di tutte mi colpisce e il suo sguardo, quello di qualcuno.. direi pronto, qualcuno che in qualche modo si aspettava già del nostro arrivo. Mi perdo un pò nel suo sguardo fino a che non mi decido a parlare.

<<Ciao, io sono...>> mi interrompe alzando la mano

<<So chi siete e perchè siete qui, era un pò che aspettavo che arrivaste voi 4>>

<<Come?!>>

<<I miei genitori me ne avevano parlato, non voglio approfondire la questione>> dice e dopo sposta il suo sguardo su tutti gli altri e fa un sorriso ad Albert che ricambia e l'abbraccia.

<<Se sai per cosa siamo qui allora provacelo>>

Non faccio in tempo a finire di parlare che alza un braccio e io faccio un bel volo e finisco dritto in un cespuglio (questa l'ho già vista), comunque ora non ci sono più dubbi.

<<Ok, ora è certo sei tu quella che stavamo cercando, piacere, il mio nome è Ryan, lui è John e lei è Alex>>

<<Piacere io sono Linda, la dominatrice dell'aria e intendo aiutarvi a sconfiggere Vladimir, l'uomo che per inciso mi ha fatto isolare in questa "adorabile" prigione nel bosco>>

<<Puoi dirci perchè sei qui?>>

<<Devo davvero spiegarvelo?>>

<<No, direi di no>> rispondo leggermente imbarazzato

<<Ora, non vorrei ferire la vostra sensibilità ma credo dovremmo incamminarci e nel frattempo pensare a come lasciare quest'isola, la costa non è molto distante da qui>>

<<Ha ragione>> interviene Alex <<Non abbiamo tempo da perdere>>

Annuisco e così Linda entra, afferra uno zaino già bello e pronto e ci allontaniamo verso la costa. Per un pò nessuno parla, anzi, va avanti così per un bel pò.

Non passa molto che già arriviamo alla costa, ma restiamo tra gli alberi per renderci il meno visibili possibile.

<<Beh e ora?>> fa John

<<Ora dobbiamo inventarci qualcosa>> dico io

<<Potremmo sempre rubargli la nave>>dice John

<<Tanto vale consegnarsi subito>> dice Alex

<<Sarebbe bello poter volare>> dice Albert

<<Si certo!>> dice linda

<<mag... un momento, insomma forse possiamo, voglio dire, John governa l'acqua, tu il vento io faccio da "esplosivo" potremmo provare a planare sull'acqua>>

<<Tu sei pazzo>> dice John

<<Forse, ma forse può funzionare>> dice Linda

<<Insomma, avete altre idee?>> chiedo a tutti

E in risposta ottengo un aspettato silenzio di tomba

<<E va bene>> dice Alex

<<Voi siete matti, ma se davvero non c'è altro...>>dice John

<<Forte!>>dice Albert

Ci organizziamo alla meno peggio, con un semplice piano, John preparerà una sorta di nave con l'acqua, Linda ci sposterà con il vento e io aiuterò entrambi a renderlo possibile.

John comincia a formare la nave a distanza e io per aiutarlo gli poggio una mano sulla spalla, cercando di amplificare quel potere, o meglio controllo, o meglio universo che è in lui. La nostra zattera di fortuna è pronta in poco meno di 5 minuti, quindi ci guardiamo intorno e la zona è fortunatamente libera, così ci avviciniamo all'acqua e poco prima di salire sentiamo il trotto dei cavalli "ci hanno scoperti" penso.

<<Non abbiamo più tempo, avanti salite>> dico a tutti agitato

Noi 3 ci posizioniamo vicino e come prima poggio le mani sulle loro spalle e non appena si intravedono dei soldati, iniziamo a muoverci spostati dal vento, abbastanza in fretta e in 10 minuti siamo già in oceano inoltrato.


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