Capitolo 1

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Martedi 13 settembre 2017

Come il crimine, senza regole
Come le ragazze con il grilletto facile
Entriamo senza pagare
Come dei calciatori di serie A
Ci guarda tutto il locale
Ma alla fine nessuno ci toccherà
Come il crimine

La mia sveglia suona e io non voglio crederci.
Primo giorno di scuola superiore dopo un estate di eventi, svago e amici.
Bello schifo.
Mi alzo svogliatamente ed entro nella mia cabina armadio per prendere i vestiti, Un paio di Jeans e una maglietta larga, dirigendomi poi in bagno per lavarmi e poi di nuovo in camera a truccarmi.
Non amo truccarmi esageratamente, quando devo andare a scuola ancora meno.
Mi metto solo un filo di mascara.
Dopo aver fatto colazione con il mio amatissimo caffè e una semplice brioches, saluto i miei genitori, afferro il mio zaino ed esco di casa con la musica nelle orecchie.
E la riproduzione casuale azzecca sempre.
Fedez.
Uno dei miei cantanti preferiti.

Salita sul autobus scelgo un posto a caso verso il mezzo, appoggio la testa al finestrino e mi perdo nei pensieri mentre guardo il paesaggio fantastico del mio paese.
Comunque sono Elisa, Elisa Maino e sono di riva del Garda.
Ho 14 anni,amo la musica e pratico danza da ormai moltissimi anni.
Amo la danza.
Che sia classica, moderna, contemporanea o qualsiasi altra.
Mi fa dimenticare tutti i problemi.
Sono parecchio conosciuta nel mondo del Web, nella quale sono entrata due anni fa e ho fatto viaggi legati a ció.
Sono andata in America, ad Amsterdam e ho girato l'Italia da cima a fondo, tutto in un estate sola.
Amo ogni singola persona che mi segue.
Sono ritenuta una persona molto amorevole, tenera e solare ed in effetti è così.
Amo sorridere, "sorridi alla vita e lei ti sorriderà" è il mio motto e lo seguo sempre.
Ho una famiglia perfetta e non posso lamentarmi di nulla se non che ultimamente sento un vuoto dentro di me, come se mi mancasse qualcosa o qualcuno.
Ho una migliore amica con cui ho iniziato la mia avventura sul web e si chiama Samantha Zanella, e oggi iniziamo la prima superiore insieme.

Torno alla realtà quando mi rendo conto di essere arrivata.
Per la prima volta vedo quel posto che al momento mi è sconosciuto ma presto non lo sarà più.
In mezzo alla folla riconosco Samantha e gli corro incontro.
Non la vedo da un paio di settimane dato che sono tornata proprio ieri pomeriggio dalla mia vacanza in Sicilia.
Quando ci stacchiamo dall'abbraccio ci sorridiamo a vicenda.
"Pronta per questa nuova avventura insieme?" Chiede felice come sempre.
"Prontissima" rispondo io prendendole la mano ed avviandomi verso l'entrata.

LUCIANO POV'S

*drin* *drin*

Fottuta sveglia.
Mi alzo già in ritardo e tra uno scatolone e l'altro afferro qualcosa da mettermi.
Mi sono trasferito qua due giorni fa e la casa è un caos totale.
Io, mai sorella e mia madre siamo "scappati" da Milano per venire qua dopo che mio padre è stato arrestato per violenza domestica.
Su mia madre e mia sorella.
Ogni volta che succedeva qualcosa io ero totalmente impotente e ora come ora rabbrividisco solo a pensarci.
Mi distolgo da quel orribile pensiero ed esco di casa con le cuffie nelle orecchie, senza neanche aver fatto colazione.

Prendo l'autobus pregando che sia quello giusto.
Non sono qua da molto e quindi non sono tanto pratico con i mezzi, ma l'autista antipatico come pochi, mi conferma che è quello esatto.
Percorro l'autobus fino ad arrivare al fondo, e nel centro noto una ragazza parecchio bella.
Sta appoggiata con la testa al finestrino e sembra completamente persa nei sui pensieri.
Comunque io sono Luciano Spinelli.
Sono conosciuto sul Web e sembro molto solare nei video anche se non è esattamente cosi, o almeno da qualche anno non è cosi, ma spero di tornare prima o poi ad essere un quindicenne spensierato come dovrebbe essere.
Non ho una vita perfetta e non sono il ragazzo perfetto, forse per la mancanza di una figura paterna nella mia vita.
Ho giocato con diverse ragazze ma non mi rendevo conto di cosa stessi davvero facendo, ma appena ho capito che sembravo quasi mio padre mi sono sentito davvero la persona peggiore di questo mondo e mi sono giurato di non toccare mai più nessun altra ragazza.
Pratico danza da quando ho cinque anni e li riesco a sfogarmi ed essere davvero me stesso.
Amo tutta la danza.
Ti permette di dimenticare tutti i problemi della vita, anche se per poco.
È un po' il mio mondo sicuro.

Quando arrivo alla mia fermata, ovvero quella della scuola, noto che anche la ragazza di prima scende li e la vedo andare in contro ad un'altra ragazza per poi avviarsi verso la porta.
Faccio il primo anno ed essendo il primo giorno non so ancora le classi, ma immagino che sia cosí anche per gli altri.
Quindi ci mettono tutto in un aula e ci nominano uno ad uno per dirci le classi.
"Elisa Maino" pronuncia il preside al microfono.
La ragazza dell'autobus si alza e va verso il gruppo, che dovrebbe essere la classe.
Sto quasi sperando di essere con lei.
E poco dopo viene raggiunta dalla sua amica, che da quanto ho capito si chiama Samantha Zanella.
"Luciano Spinelli" il mio nome rimbomba il quella stanza troppo piena di gente e mi irrita che mi guardino.
Non capisco cosa ho di diverso per avere gli occhi puntati addosso.
Sbuffo e vado verso il gruppo.
"Piacere Elisa" dice la ragazza porgendomi la mano con un sorriso immenso.
"Si ciao" dico io lasciandola spiazzata e spegnendole il sorriso.
Cosa cazzo sto facendo?
Mi penso all'istante della risposa, dovrò rimediare.

Quando il preside conclude di chiamare gli studenti veniamo accompagnati dal professore in classe.
"Allora, ora sorteggiamo i posti" annuncia quest'ultimo.
"Oh fantastico" penso subito.
I banchi sono divisi in file da due banchi ciascuna.
"Maino e Spinelli, la infondo" annuncia il professore indicando un punto indeterminato al fondo della classe.
Il karma oggi va per il verso giusto insomma.
Sono un incoerente ma c'è qualcosa in lei che mi piace, e voglio conoscerla.
"Fantastico" sussurra Elisa seccata.
"Guarda che ti ho sentito" le dico avvicinandomi.
"Ci speravo" dice per poi andare a sedersi.
Ok, fa bene a rispondermi cosi.
Le cinque ore passano velocemente con le varie spiegazioni di orari e altre cose e finalmente usciamo.

Tornato a casa pranzo velocemente e mi preparo per andare a danza, primo giorno anche qua.
Spero di sfogarmi, dimenticare la giornata di oggi e rilassarmi completamente.

ELISA POV'S

Torno a casa da questo primo giorno di scuola e appena entro vengo accolta da mia madre.
Lei lavora da caso quindi ha molto tempo libero per me.
"Hey tesoro, come è andata oggi?" Mi chiede sorridente mentre mi siedo per pranzare.
È una cuoca bravissima e adoro i suoi piatti.
"Tutto bene" mento spudoratamente.
"E i compagni, come sono?" Chiede ancora.
"Niente male, tranne il mio compagno di banco, ho provato a presentarmi sta mattina ma mi ha evitato" dico con tono leggermente deluso.
"Riprovaci, magari era una giornata no per lui" cerca di consolarmi.
Ho preso la positività da lei.
"Già, domani vedrò di parlargli" dico sbuffando.
Ma forse è la cosa giusta.
Finito di pranzare vado a cambiarmi, predo la borsa per andare a danza e poi esco di casa con i miei mille pensieri per la testa.
Infilo le cuffiette e penso a quel misterioso ragazzo.
Qualcosa in lui mi dice che ha bisogno di qualcuno accanto.
Fa il duro ma secondo me non è così male.

Era una vita che ti stavo aspettando|| Elisa Maino e Luciano SpinelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora