Capitolo 11

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Le ora passano rapide anche con lo sguardo di Luciano che mi brucia addosso, e quando finalmente suona la campanella di ricreazione vado al banco di Sam.

"Andiamo?" le chiedo io indicando la porta della classe.
"oh si, vado un attimo alle macchinette e vi raggiungo" dice quasi con fare furtivo.

Samantha Zanella, ti conosco troppo bene, e so che mi nascondi qualcosa.
Decido di lasciar perdere e andare in bagno, ma quando esco, diretta verso la panchina, vedo Samantha parlare con Luciano.
ok... cosa sta succedendo? spero sia cosi vicino a lui per insultarlo o cose simili. Non avrei altre spiegazioni plausibili.
Non ci faccio caso ed esco andando da Marco, che come prestabilito ci aspetta li sulla panchina.

LUCIANO POV'S

La vedo salire sull'autobus con un ragazzo accanto e li inizio a realizzare che la possibilità di perderla completamente è concreta e molto più vicina di quanto pensassi.
Fin troppo preoccupato prendo il telefono e scorro nei contatti fino ad arrivare a quello di Samantha.
Perchè ho il suo numero?  Semplice.
Un pomeriggio in cui eravamo fuori insieme io ed Elisa, le si è scaricato il telefono e quindi ha chiamato Samantha con il mio.

"Samantha, ciao sono Luciano" dico non appena risponde
"cosa vuoi'" chiede quasi infastidita, be effettivamente ha ragione e ad bene ad odiarmi.
"so di non essere nella posizione di chiederti favori ma avevo in mente un'idea per cercare di ristabilire i rapporti con elisa e dato che sei la sua migliore amica volevo parlarne con te" dico tutto d'un fiato per evitare che mi interrompa.
"ricordami perchè dovrei aiutarti?" chiede ancora
"perchè vuoi vedere Elisa felice, ecco perchè" rispondo secco.
"E chi ti dice che la sua felicità sia tu?" chiede spiazzandomi.
"lo sai meglio di me quanto è stata male a causa mia e di sicuro non piangeva giorno e notte per sport, quindi che io sia o meno la sua felicità voglio chiderle scusa come si deve"
"ok, ci vediamo accanto alle macchinette non appena suona la ricreazione" dice chiudendo poi la chiamata.

speriamo vada tutto bene, almeno questa volta.

.............

Sono esattamente le 10:45 e la prima campanella di ricreazione è suonata ed io corro fuori dalla classe mettendomi accanto alle macchinette ed aspettando qualche per qualche minuto Samantha, che esce dalla classe dopo di me, per non destare sospetti.

"Eccomi, spiegami la tua idea" dice piazzandosi davanti a me a braccia conserte.
"Beh vedi..." inizio, per poi raccontarle tutto per filo e per segno.
"mi piace, mi piace. Potrebbe funzionare" dice con un mezzo sorrisino che mi solleva molto.
"ma manca qualcosa..." aggiunge poi tirando fuori il suo telefono dalla tasca dei jeans-
"vedi questa?" dice mostrandomi la foto di una catenina a dir poco stupenda, con un filo oro rosa ed un ciondolo a forma di rosa del medesimo colore.

" aggiunge poi tirando fuori il suo telefono dalla tasca dei jeans-"vedi questa?" dice mostrandomi la foto di una catenina a dir poco stupenda, con un filo oro rosa ed un ciondolo a forma di rosa del medesimo colore

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"lei ama le rose, le lega alla famiglia e alle persone che ama. regalale questa e boom, tutto andrà per il verso giusto" conclude.
"grazie mille Samantha" dico sorridendole.
"di nulla, ma falla stare male di nuovo ed è la volta buona che ti uccido" dice  con un aria seria per poi volandosi ed andarsene.

...................

Sono passati due giorni da quella conversazione ed oggi è sabato mattina, quindi niente scuola.
Tutto è pronto per fare quello che va fatto.
Il cuore batte all'impazzata nel mentre che aspetto Samantha alla fermata dell'autobus.
Quando arriva la saluto abbracciandola e poi ci incamminiamo verso casa di Elisa.

ELISA POV'S

Oggi è sabato, quindi niente scuola.
Per essere sabato mi sono svegliata stranamente presto ed ho uno strano presentimento, da quando ho visto parlare Samantha e Luciano, che non sembra volermi abbandonare.
Con Marco direi che va tutto a gonfie vele, stiamo stringendo amicizia molto velocemente, gli ho raccontato del'accaduto con Lu ed è stato moto solidale con me.
Ci siamo un po' raccontati delle nostre vite ed ho scoperto che il ragazzo dell'ultima volta è suo fratello Manuel, che ha la mia età.
Si sono trasferiti qua 4 anni fa da Catania e vive con sua madre e sua nonna, non ha avuto un'infanzia molto semplice ma comunque è un bravo ragazzo e ne è uscito a testa alta.
Fa l'influencer anche lui ma non su youtube, ma su facebook e tante altre cose di lui che lo rendono ancora più misterioso e confermano l'idea che mi ero fatta di lui.

In tutto ciò, persa nei miei pensieri sto sdraiata sul divano, con una magliette gigante di mio fratello, dei pantaloncini che non si vedono e i capelli legati in una crocchia disordinata, mentre faccio zapping tra i canali tv sperando di trovare per magia qualcosa di bello.
Resto in quella posizione per svariati minuti finchè non sento una canzone risuonare fuori dalla finestra, ma non una canzone a caso.
La nostra canzone "ops" di Mr.Rain.
Mi affaccio alla finestra del mio appartamento al secondo piano e lo vedo li, in tutta la sua bellezza con un mazzo di rose bianche in mano e dietro di su uno striscione, che ha legato alla staccionata che fa da perimetro al giardino, con scritto una frase della canzone, la più bella di tutte.

"non so dove andrai, ma in ogni parte del mondo lo sai che per te, io ci sarò, fino alla fine, come un ricordo che non se ne va"

Mi porto le mani alla bocca per lo stupore, mi insilo le prime scarpe che trovo e scendo le scale correndo da lui.
Quando arrivo di sotto me lo trovo davanti con un sorriso bellissimi che da giorni non vedevo.
"Senti Elisa, oggi sono qua, da te, a chiederti di perdonarmi per quanto sono stato stupido a lasciarti scappare cosi. A lasciare scappare la ragazza che in pochissimo tempo mi ha rubato il sonno e il cuore, quindi..." dice interrompendosi e tirando fuori dalla tasca una scatolina di velluto nero che apre lentamente.
Quando vedo in contenuto rimango ancora più senza parole e capisco che c'è per forza lo zampino di Samantha.
Quella collanina che tanto sognavo e amavo era li nelle mani del ragazzo che amavo.
Già, in quel momento mi accorsi realmente quanto fossi perdutamente innamorata di Luciano, e posso giurare, nonostante la nostra giovanissima età, di non avere dubbi e di aver trovato la persona perfetta per me, quella che completava la mia vita.

"sono perdonato?" dice finendo finalmente la frase.
Senza parole e con le lacrime a gli occhi mi limito ad annuire più volte per poi gettarmi con le braccia al suo collo abbracciandolo.
Quando mi era mancato solo dio lo sa, mi allontano leggermente staccandomi da qual fantastico abbraccio, ancora avvolta nel suo profumo, ma lui sembra avere un'altra idea e preme lentamente le sue labbra contro le mie.
Quando ci stacchiamo però, non corre via come l'ultima volta.
"Sei rimasto sta volta eh?" dico ridacchiando

"non ti lascio più andare" dice mentre estrae la collanina dalla scatola e mi fa voltare per legarmela al collo.

Era una vita che ti stavo aspettando|| Elisa Maino e Luciano SpinelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora