capitolo 9

502 20 3
                                    

ELISA POV'S

Sono finalmente passate quelle cinque ore infernali accanto a Luciano che non ha fatto altro che mandarmi occhiatine e la cosa mi ha innervosito da morire, ma non ho detto nulla. Non avevo il coraggio di guardarlo io, ho sarei scoppiata a pingere di nuovo, e non volevo dare spettacolo proprio a scuola, quindi ho fatto cinque ore a scarabocchiare su un quaderno a caso.
In generale oggi non ho parlato con nessuno se non con Samantha e sinceramente non mi dispiace continuare cosi dato che nella mia classe ci sono certe ragazze che è meglio non parlarne, pensano di essere il centro del mondo.
Per quanto riguarda i ragazzi ce ne sono alcuni abbastanza simpatici ma ancora non li conosco bene e e non viglio avere opinioni affrettate.
Comunque supererò anche questa, forse.
Sto tornando a casa a piedi, oggi avevo voglia di fare due passi e scappare dalla confusione dell'autobus per stare solo io e la mia amata musica, giusto per liberare un po' la mente anche se con scarsi risultati dato che penso sempre a lui.
Condividere le proprie canzoni con le persone alla quale tieni è rischioso e questo ne è la prova schiacciante.
Ascoltavamo sempre la mia playlist nel tragitto verso scuola e ora riascoltare quelle canzoni mi fa male.

Cammino per le vie del mio piccolo e amato paese con lo sguardo basso, giusto per non far notare le lacrime che stanno prendendo piede sul mio viso senza controllo.
Senza accorgermene vado a sbattere contro qualcuno e finisco ovviamente a terra.
Sbadata come sempre.
"oddio scusami, stai bene?" mi chiede il ragazzo in questione tendendomi la mano per aiutarmi ad alzarmi.
"si tranquillo, colpa mia" dico cercando di non far notare le guance umide, me lui con due dita mi costringe a guardarlo e in men che non si dice mi perdo nei suoi occhi di un verde pazzesco.
Wow.
"ti ho fatto male? stai piangendo" obbietta lui. "no davvero va tutto bene, sta tranquillo" dico semplicemente passando la manica della mia felpa sugli occhi per asciugarli.
Mi dispiace che pensi che la colpa sia sua, ma di sicuro non mi giustifico raccontando il reale motivo ad uno sconosciuto.
"scusami ancora, comunque sono Marco, Marco Leonardi. tu sei?" chiede sorridendo leggermente.
"Elisa, piacere" dico sorridendo anche io.
Nuovi amici non mi faranno male.

Wow, il primo sorriso vero dopo 2 giorni. "Ah si, vai alla scuola qua dietro l'angolo giusto? il liceo linguistico?" mi chiede e io annuisco. "ecco dove ti ho già vista, be andiamo a scuola insieme" continua lui finchè un ragazzo che gli assomiglia molto da dietro lo chiama "dai Marco dobbiamo andare o faremo tardi" lo avvisa.
"Scusa ma devo andare, se mi scrivi il tuo nome magari poi ci sentiamo su instagram che ne dici?" mi chiede porgendomi il telefono con la barra di ricerca aperta, "per me va bene" dico digitando il mio username per poi ridargli il telefono e salutarlo con la mano mentre si allontana.
"Ci vediamo domani a scuola" dice ancora prima di allontanarsi completamente.

Arrivata a casa urlo un "eccomi" per farmi sentire ma a quanto pare sono usciti.
Lancio lo zaino accanto al divano e vado in cucina.
Noto un biglietto sopra il tavolo "Amore sono dovuta uscire per delle commissioni, ci vediamo a cena. baci, mamma" Bene, mi toccherà un intenso pomeriggio di netflix e divano, penso tra me e me.
Non che mi dispiaccia sia chiaro.
Pranzo velocemente con la prima cosa che trovo, non sono proprio una brava cuoca devo dire, saprei bruciare anche la pasta, giusto per farvi capire la situazione.
Finito il pranzo riordino la cucina e poi salgo in camera dove metto sotto carica il telefono e prendo intimo e pigiama per poi andare a farmi la doccia.
Ho bisogno di rilassarmi ed è come se l'acqua per qualche secondo lavasse via anche i miei pensieri.
Appena finito torno in camera e vago un po' sui social, apro i direct di instagram e noto un messaggio da @/marcoleonardii.

Marco... ah si, il ragazzo di oggi.
Apro il direct e leggo il messaggio.

Da @/Marcoleonardii
Ehy, sono li ragazzo della tua scuola.

A @/Marcoleonardii
Ehy, si mi ricordo.
Come va?

Digito rapidamente la risposta, blocco il telefono togliendo dalla carica e scendo in sala per poi buttarmi sul divano e accendere la tv dalla quale apro netflix.
Non so cosa guardare sinceramente.
Vago per qualche minuto sul sito finchè mi arrendo e decido di riguardare un film che già avevo visto e che mi era piaciuto.
-Expelled- che ha come protagonista cameron Dallas.
Inizia il film ed e come me lo ricordavo.
Mi sdraio e prendo una coperta per coprirmi.

Rivedo nel mio sogno quella scena che tanto mi ha fatto stare male.
Luciano che mi urla contro che sono io che lo distraggo e che poi si avventa sulle mie labbra.
Si sacca e corre via, lasciandomi li a piangere come una scema in mezzo alla palestra mentre cerco di urlare il suo nome ma dalla mia bocca non esce nemmeno un filo di voce.
Compongo il numero di mia madre fincè...

"Elisa, amore svegliati" sento dire da qualcuno ma non capisco.
"Elisa dai" dice di nuovo.
Apro gli occhi e fortunatamente mi accorgo che sono solo i miei genitori che devono essere tornati.
"Mamma... papà, ma che ore sono" chiedo ancora con voce impastata dal sonno.
"Le 21:30 amore, noi abbiamo cenato dato che non svegliavi più, e sul tavolo di la c'è ancora qualcosa" mi dice mia mamma per poi lasciarmi un bacio sulla fronte mantre mio ladre mi abbraccia.
Dopo di che i due si allontanano e vado verso le scale per andare nella loro stanza.

Mi stiracchio e prendo il mio telefono per controllare se Marco mi ha risposto.

Da @/Marcoleonardii

Tutto bene, a te come va?
Elisa? Ci sei?
Ok, ci vedimi domani...

Questi sono i suoi tre messaggi e capisco anche la reazione dato che sono passate quattro ore da quando mi ha risposto.
Mi maledico mentalmente per essermi addormentata e poi gli rispondo.
Ci tengo a conoscerlo.

Era una vita che ti stavo aspettando|| Elisa Maino e Luciano SpinelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora