Caro diario,
Ultimamente sto lavorando molto per i miei clienti, così tanto che non ho quasi più il tempo per scriverti una riga,uffi! Troppi incarichi e troppe cose da fare.
Sono diventato davvero famosissimo nel giro dei ladri professionisti e sto guadagnando davvero bene! Ho comprato per la mamma un appartamento più grande di quello che abbiamo avuto prima, mi sono iscritto all'università di medicina della mia città e ho comprato un appartamentino tutto mio vicino ad essa così non devo fare le trasvolate oceaniche per seguire i corsi. Non solo: con i soldi che guadagno riesco a comprare tutto il necessario per la mia professione e i vari travestimenti e trucchi che mi servono.
Riesco anche a pagare i viaggi che faccio! Che fico, eh!
Mi sento davvero bene con questo lavoro e non ho più avuto problemi di soldi. E neanche la mamma. A proposito è felice per me: pensa che io lavori come capotreno, motivo per cui sto sempre in giro e guadagno bene, ed io glielo lascio credere.
Non vorrei che pensasse che io sia un delinquente o che sia delusa da me. Penso che non capirebbe quello che faccio e... potrebbe restarci davvero male se lo sapesse!
Scusa mamma, ma lo faccio anche per te.
L'altro giorno ho ricevuto un email da un uomo che voleva i miei servigi; poiché sono sempre io che contatto i miei clienti e non il contrario mi sono insospettito, ho pensato fosse una trappola o qualcosa del genere così per qualche ora non ho risposto aspettando una reazione. Squillò il telefono: numero sconosciuto. Allora ho accettato la chiamata, ho avvicinato l'orecchio al telefono e non ho proferito parola. Ho preferito aspettare che qualcuno parlasse dall'altro lato. Credo di aver aspettato per pochi secondi prima di sentire una voce maschile chiedermi se io fossi Long Live The King (così mi chiamano i giornali).
:-Chi lo vuole sapere?-: ho domandato cercando di camuffare la voce
:-Soltanto il Governo Inglese, Andrea-: mi ha risposto lui
Sono rimasto stupito da questa risposta e ho pensato che forse mi stavano fregando, allora ho smesso di parlare non sapendo cosa dire.Ero terrorizzato.
:-Ti spaventa che io sappia il tuo nome. Interessante-: ha detto l'uomo al telefono con fare di sfida
:-Come avete avuto il mio numero?-: ho chiesto poi agitatissimo
:-Ho i miei uccellini-: ha detto lui
:-E vorrei sapere chi sono di grazia!-:
Ho sentito un sospiro stanco e poi pronunciare un nome: Sherlock Holmes
:-Ha capito che il famoso ladro che ruba collane ai sultani sei tu e così dopo una lunga disputa mi ha dato il tuo numero-: mi ha risposto il mio interlocutore
:-E perché ha dato il mio numero al Governo Inglese quel bastardo!-: ho detto non riuscendo a contenere la rabbia
:-Non prendertela con lui-: mi ha detto il probabile cliente per tranquillizzarmi :-non poteva dire di no a suo fratello e a una possibile accusa di alto tradimento e complicità con il ladro più ricercato d'Europa-:
:-Si, lo capisco, lo avete semplicemente ricattato, non aveva scelta. Non ho ancora letto la sua email quindi, giacché abbiamo iniziato questa conversazione, ditemi cosa vuole il Governo Inglese da me e poi deciderò se accettare la vostra richiesta-:
:-Oh sono sicuro che la accetterai Andrea. Non vuoi che si sappia chi sei vero?-:
:-Vedo che il ricatto è d'abitudine per gli inglesi. Ditemi cosa volete-:
L'uomo ha riso e poi mi ha detto :-È una questione molto delicata preferisco parlartene di persona, magari davanti a un buon tea-:
:-Ci penserò, ma prima voglio sapere che cosa devo fare-:
L'uomo al telefono mi ha risposto con fare infastidito :-Ovviamente devi rubare qualcosa per noi-:
:-Questo l'avevo già intuito, è il mio mestiere-: ho risposto calmo come se la cosa non mi importasse :-Io volevo sapere cosa devo rubare e perché-:
:-È una faccenda di stato!-: mi ha detto il mio interlocutore innervositosi :-Devo dirtelo di persona non per telefono!-:
:-Se non ho prima tutti i dati io non agisco. Capitemi lo faccio per la mia incolumità-:
:-Signor Andrea Savarese se non viene immediatamente qui da noi i nostri collaboratori saranno costretti a dare le tue credenziali alla polizia italiana e ti faremo arrestare. Potresti non vedere mai più la luce del sole; vuoi rischiare davvero? Vuoi davvero dare una delusione così grande a tua madre?-:
Non ho detto più nulla: ero sotto scacco, così ho detto agli inglesi che sarei andato da loro e che ne avremmo parlato "davanti a una tazza di tea".
Ho comprato il prima possibile un biglietto aereo per Londra e dopo pochi giorni mi sono ritrovato staccato da terra a guardare le case e le strade sotto di me diventare sempre più piccole man mano che salivo.
Adoro volare! È una sensazione fantastica stare lì, in alto in alto, sopra la testa delle persone e dei luoghi che più ami e guardarli da quella prospettiva è....semplicemente magico.
È come guardare una città di mare dal mare. Mi da un senso di completezza e di finitezza insieme!
E poi pensare che sono andato dall'Italia a Londra in poche ore mi eccita, non so perché. Sono giunto al aeroporto e lì mi si è avvicinato una donna ben vestita che mi ha chiesto (ovviamente in inglese) il mio nome. Io gliel'ho detto e per essere gentile ho chiesto il suo, ma lei non mi ha risposto, mi ha semplicemente accompagnato verso una limousine, ha messo le mie valigie nel cofano della macchina di lusso e poi mi ha indicato di sedermi sul sedile posteriore vicino a lei.
Il viaggio in macchina è stato molto silenzioso, nessuno ha aperto bocca; in quel momento ho preso seriamente l'idea che stessero macchinando un inganno alle mie spalle e che forse il governo inglese avesse intenzione di ospitarmi nelle sue prigioni. Ho avuto tanta paura. Finalmente la macchina si fermò: eravamo ai piedi di Buckingham Palace, era lì che avrei incontrato il mio cliente, la persona con cui ho parlato al telefono.
Io e la signorina che mi ha accompagnato siamo entrati nel grande palazzo, abbiamo raggiunto una stanza bellissima, ben decorata, con due comodi divanetti uno di fronte all'altro e nel mezzo un piccolo tavolo di vetro dove era posizionato un ben fatto servizio da tea. Lì ho pazientemente aspettato chi dovevo visitare.
È stata una lunga e noiosa attesa, ma alla fine è arrivato: era un uomo alto, ben vestito, con pochi e scuri capelli sulla testa, occhi scuri e quasi inespressivi, aveva uno sguardo fiero, di disprezzo verso chiunque non fosse lui, e poi aveva un naso aquilino, la muscolatura ben delineata di uno che ci tiene alla sua forma fisica, le spalle larghe e aveva anche una postura sicura che faceva capire bene a chi lo osservava che a Buckingham Palace lui era il capo; il mio cliente era uno abituato a dare ordini, ma non a riceverli, perciò dovevo trattarlo con i guanti bianchi o mi avrebbe distrutto.
Con me ha parlato in italiano, anche se comunque si sentiva il suo accento britannico
:-Benvenuto in Inghilterra Andrea-: mi ha detto cordiale e fingendo un sorriso :-Gradisci una tazza di tè-:
:-La ringrazio signore-: ho risposto io ricambiando la finta cordialità :-Ma ho già preso qualcosina in aereo perciò preferisco non prendere niente-:
:-Non sai che ti perdi! Qui al Palazzo fanno un ottimo tea. E che biscotti!-: ha esclamato lui sedendosi su uno dei due divanetti e servendosi un po' di quel liquido scuro tipico della tradizione inglese.
:-Non lo metto in dubbio-: ho risposto io sedendomi sul altro divano :-Ma preferisco farne a meno-:
Io e il mio cliente abbiamo passato qualche minuto a parlare di molte cose (dalla cucina, al tempo, alla politica) e intanto ci osservavamo, cercavamo di capire come fosse l'altro, come comportarci con lui e quali mosse fare.
In quel momento io ero in ansia: non capivo perché quell'uomo mi facesse temporeggiare e mi facesse domande su qualsiasi cosa a parte quello per cui sono venuto! Ero davvero agitato e volevo che quella fase di stallo finisse presto; però capivo anche che quel uomo lo stava facendo apposta per farmi innervosire e rendermi più debole, più vulnerabile e quindi sopportai con pazienza e stetti al gioco rispondendo alle sue domande.
L'uomo finì di bere e poi con gesto secco della mano mi ha fatto capire di voler cambiare argomento: voleva parlare di affari (finalmente!).
:-Andrea il governo inglese ha bisogno delle tue doti da professionista-: mi ha detto l'uomo :-Devi prendere una cosa per noi: un file segreto dai computer tedeschi-:
Io ho annuito e poi ho chiesto più precisamente di cosa si trattasse
:-Informazioni pericolose che è meglio togliere alla Germania-:
:-Che riguardano la Gran Bretagna immagino-: ho detto io
:-Ovviamente-: mi ha risposto il mio cliente porgendomi un finto sorriso
:-E ovviamente non mi dirà mai il contenuto-: ho detto con tono sarcastico
:-Ovviamente-: disse l'uomo davanti a me
:-E non credo che il file si chiami "ovviamente"-:
Il mio cliente ha riso divertito :-Ovviamente-: mi ha detto poi con fare ironico :-Si chiama File 9021; ci è sfuggito dalle mani e ora dobbiamo riprendercelo-:
:-Sapete chi ve lo ha preso e dove probabilmente potrebbe aver collocato questo file?-:
:-Si, anche se, come ben capirai, non posso dirti chi sia l'uomo che cerchiamo; e purtroppo no, non sappiamo dove sia andato a finire. È come scomparso-:
:-Perfect!-: ho detto io con un accenno di frustrazione :-I have to find something that I have to steal also!(N.A Devo trovare qualcosa che devo anche rubare)Fantastico!-:
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Long live the king 👑:GIUSTIZIA PERSONALE
FanfictionQuesto racconto è la seconda parte di Long Live the King, storia scritta da me. Andrea ha scelto di diventare un ladro professionista dopo aver finito il liceo e guadagna anche bene. Il passato però torna a fargli visita. James Moriarty tornerà a c...