A casa di Sbarbuto

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Caro diario,
Sono giorni che cerco di riavermi da questa tragedia. Ho così tanta rabbia in corpo che se qualcuno mi parlasse in questo preciso momento potrei picchiarlo!
Sbarbuto ha ucciso Carmen e non credo che sia stato soltanto per una telefonata a uno del Governo; se ciò è veramente avvenuto deve essere stato il casus belli, una scusa per qualcos'altro.
Stanotte mi sono intrufolato a casa sua per capirci di più. La prima cosa che ho controllato è il salotto: ho controllato ogni mobile trovandoci dentro molte armi da fuoco. È un criminale non l'ho trovato strano.
Dopo di che sono stato nel suo studio, dove ho trovato sotto la scrivania in un cassetto chiuso a chiave, facilmente scassinabile, molte carte d'identità false e passaporti; ho controllato ciò che c'era sopra la scrivania e ho trovato dei fogli in cui c'erano scritte le quantità in grammi di qualcosa, da dove provenivano e il prezzo. Sicuramente si riferisce alle sostanze illegali che a quanto posso dedurre provengono quasi tutte dal Sud America.
Ho trovato anche un'agenda con numeri di telefono cellulare che, analizzando il prefisso, posso dire che provengono da diverse zone del mondo. Ma ciò che più mi ha sorpreso è stato trovare il numero di Mycroft Holmes. Che ci faceva lì?
Non ho fatto neanche in tempo a farmi questa domanda che ho sentito una fredda pressione alla tempia: concentrato com'ero su quello che stavo facendo non mi sono accorto che il padrone di casa si fosse svegliato, ed ora mi stava minacciando con una pistola. È stata per me la prima volta che ero colto con le mani nel sacco
:-Guarda chi mi ha fatto visita!-: ha esclamato falsamente sorpreso :-Che pensiero gentile!-:
:-Vuoi spararmi?-: gli ho domandato preoccupato e girando un po' la testa per guardarlo negli occhi, ma non riuscendoci
:-Forse-: mi ha risposto lui con fare di sfida :-Che cosa sai?-:
:-So che gestisci un traffico illecito di stupefacenti e nient'altro-:
:-Sicuro?-:
:-Si. Solo questo-:
:-Perché non ti credo allora?-:
:-Credi a quello che ti pare. Non mi interessa-:
Sbarbuto mi ha fatto velocemente girare in modo tale da potermi guardare bene in faccia e con degli agghiaccianti occhi da pazzo mi ha detto :-Non mi dire palle! Dimmi che cosa sai o ti faccio saltare il cervello!-:
:-So della droga!-: ho risposto quasi gridando :-So che se il Professore è caduto c'è il tuo zampino! So che hai sparato a Carmen non per una stupida telefonata! Non so ancora precisamente quale intrigo c'è sotto, ma lo verrò a sapere!-:
Ci siamo guardati negli occhi per un paio di secondi, poi quel criminale ha esclamato :-Moriarty aveva ragione: sei un ragazzo in gamba-:
:-Vuoi spararmi?-:
:-No, in fondo mi piaci, ma non posso tenerti tra i miei: sei un pericolo reale-:
:-Allora che vuoi fare?-: ho chiesto terrorizzato da capo a piedi.
:-Vattene-: ha detto lui allontanando la pistola da me :-E non farmi pentire di questa scelta-:
Ero già con un piede sulla soglia, quando di colpo mi sono fermato spaventando Sbarbuto: gli ho chiesto se poteva dire agli altri della squadra che io ho deciso di andarmene e che non sono stato cacciato. Gli ho dato come scusa il non voler perdere la faccia.
Sbarbuto me l'ha consentito
:-Mi inventerò qualcosa-: mi ha detto
Non so perché l'ho ringraziato prima di andarmene.
Fuori da lì e quasi a casa ho chiamato Mycroft. Era l'alba quando mi ha risposto
:-Ci sono problemi Andrea?-: mi ha chiesto il mio interlocutore senza quel tono di voce tipico di quelli svegliati di soprassalto. Molto probabilmente come il fratello non dorme la notte
:-Si ce ne sono due-: ho risposto infastidito :-Sbarbuto mi ha cacciato, Carmen è morta (lui dice perché ti ha fatto una telefonata), e soprattutto che cazzo ci fa il tuo numero nella rubrica di Sbarbuto?-:
:-Stai calmo Andrea...-:
:-Non sto calmo neanche per il cazzo!-: ho gridato :-Ora mi dici per quale cazzo di motivo quel criminale ha il tuo numero di telefono! E non dirmi palle perché se me ne accorgo vengo là e ti spacco il cranio-:
:-È complicato-:
:-Saprò capire-:
Mycroft allora, dopo un lungo sospiro stanco che mi fece intuire quanto difficile era per lui parlarne, Iniziò a raccontare la storia dello scontro tra Sherlock Holmes e James Moriarty.
Qualche anno fa, quando Sherlock e Moriarty si scontrarono sul tetto del Bart's Hospital, Mycroft aveva convinto il fratello a fingere il suo suicidio, ma non è stato tanto facile: Sherlock non voleva stare nascosto per così tanto tempo e stare lontano dai suoi amici. E questo era un problema per il governo inglese. Mycroft provò a fargli capire che se non lo avessero creduto morto i suoi amici sarebbero stati in pericolo, ma il detective non ne voleva proprio sapere. Così il fratello maggiore fu costretto a manipolare il fratello minore "per aiutarlo", così si è giustificato, perciò ha creato una messinscena con Moriarty: se Sherlock avesse seriamente pensato che il suo acerrimo nemico fosse morto non avrebbe finto il suo suicidio, ma se avesse creduto che la morte del suo acerrimo nemico sarebbe stata un pericolo per i suoi amici, avrebbe fatto quello che voleva Mycroft.
Quindi fece un accordo con Moriarty precedentemente e tutto quello che è stato lo scandalo delle cascate del Reichemback venutasi a creare poco dopo fa parte dell'accordo.
E mentre Sherlock smantellava la rete attiva e palese di Moriarty, Mycroft si occupava di quella segreta avendo come talpa Sbarbuto che poi divenne con il tempo e inaspettatamente dal Governo e dagli accordi il nuovo capo di quella organizzazione.
Dopo quel racconto sono rimasto per un po' in silenzio e poi ho chiesto a Mycroft di chiamare Sherlock.
Lo incontrerò domani

Long live the king 👑:GIUSTIZIA PERSONALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora