Janette Willsons

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Caro diario,
Oggi sono tornato al 221B per vedere se Sherlock avesse trovato qualcosa di utile per il mio lavoro. Ero molto nervoso.
A Baker Street ho aspettato pazientemente di poter incontrare il famoso detective londinese: fuori dalla sua porta c'era una gran fila di persone che volevano la sua consulenza. Per fortuna fu una fila veloce: evidentemente non erano casi ritenuti interessanti per l'investigatore.
Venne il mio turno.
Appena mi ha visto Sherlock mi ha dato in mano dei fogli stampati
:-La tua ladra di chiama Janette Willsons-: mi ha detto lui con il tono freddo di un insegnante che deve far imparare la lezione al suo alunno più stupido :-Una ragazza molto ingamba, ma molto volubile che gli uomini di mio fratello non hanno saputo trattare. Lavorava vicino agli edifici in cui vi era il file 9021 e provava del risentimento verso il governo inglese perché durante una missione il suo partner è morto e per proteggere lo stesso file il Governo ha fatto passare la morte di un agente segreto come quella di un traditore della patria, così lei ha deciso di tradire di fatto la sua patria. Le donne! Esseri complicati! Su quei fogli trovi tutto ciò che le riguarda. Numero di telefono, indirizzo di casa, chi frequenta...tutto-:
Io a quello spettacolo mi sono lasciato scappare un esclamazione di apprezzamento che ha reso fiero il mio amico.
L'ho ringraziato di vero cuore e gli ho chiesto come avrei potuto sdebitarmi dal grande favore che mi ha fatto. Ma Sherlock Holmes, da vero galantuomo qual è, mi ha risposto :-Nulla. È stato un piacere-:.
Stavolta per la felicità non mi sono saputo trattenere e l'ho stretto forte in un abbraccio. Si è irrigidito per quanto era imbarazzato e guardava in continuazione John che cercava di nascondere malamente una risata! Non lo avevo mai visto così tenero.
Dopo il lungo abbraccio l'ho ringraziato di nuovo, ho salutato John Watson, ho fatto una piccola visitina alla signora Hudson e poi sono tornato al monolocale per leggere più in tranquillità il tomo di fogli datomi da Sherlock Holmes.
È stato un lungo pomeriggio di studio e di preparazione: sapevo che il file era tra le sue apparecchiature elettroniche, così ero deciso ad entrare in casa sua e andare a prendere quello che mi interessava, ma come? Dovevo avvicinarla con qualche scusa e aspettare pazientemente che mi apra la porta di casa di sua spontanea volontà? O dovevo fare il topo d'appartamenti?
Pensavo, pensavo, pensavo e alla fine mi decisi: le sarei entrato di nascosto in casa quando lei era assente o nella notte, cercare quello che mi interessava, prenderlo e andarmene.
Ora dovevo solo studiare il territorio.

QUALCHE GIORNO DOPO

Caro diario,
Dopo essermi appostato per qualche giorno travestito da senzatetto vicino alla casa della Willsons e dopo aver osservato le abitudini della signorina e l'esterno della casa per vedere se c'erano telecamere nascoste, avevo l'intento di entrare in casa sua per osservarne l'interno: avevo saputo che la signora aspettava un pacco dall'Italia, così dopo averlo rintracciato, travestito da fattorino, ho suonato il campanello della sua porta e lei, ignara di tutto mi ha aperto e mi ha fatto entrare. A differenza dell'esterno, ogni stanza della casa aveva una telecamera ben visibile che osservava l'intera stanza, eccetto dei punti ciechi, e sulla finestra principale e di fronte alla porta d'ingresso un'insieme di telecamere finte utili solo per spaventare gli stolti o i dilettanti. Ho cercato con gli occhi qualche computer: ne ho trovati due, uno pieno di polvere su un mobile mal messo sbirciando nella camera da letto e un altro più pulito ed evidentemente più vecchio e usato dell'altro su una scrivania in soggiorno.
Alla fine non era proprio un asso come agente se ne vogliamo parlare.
La ragazza ha preso il pacco e mi ha dato dei soldi. Io sono andato via avendo abbastanza informazioni per poter attuare un piano.
Durante la notte ho aperto la finestra principale facendo attenzione a non svegliare la padrona di casa, sono entrato e sfruttando i punti ciechi della telecamera in soggiorno sono arrivato al suo computer; l'ho acceso sperando di trovare quello che volevo. Ho cercato in tutti i documenti e in tutte le cartelle, ma non lo trovavo. Non so quale lampo di genio mi ha fatto controllare tra i file inviati di recente. Ovviamente non cercavo scritto da qualche parte File 9021, ma qualcosa che mi rimandasse a lui o alla Germania; ho trovato un indirizzo email apparentemente tedesco a cui era stato mandato un file pesante. Ho aperto questa email e ho trovato quello che cercavo. Ne ho fatto una copia su una chiavetta per studiarmela meglio in un altro luogo in tranquillità.
Finito il lavoro ho chiuso tutti i programmi, ho spento il computer e me ne sono andato così come sono venuto.

Long live the king 👑:GIUSTIZIA PERSONALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora