1928
Nicholas sedeva solo nella solita casa e Victoria era accanto a lui. Era più bella di come se la immaginava, con tratti più dolci e occhi più grandi."Nicholas...", lei iniziò a parlare mettendogli una mano sulla guancia per tranquillizzarlo, "Non riesci proprio a capire?"
Nicholas iniziò a tremare. Lei sembrava così reale. No, lei ERA reale.
"Di..cosa parli?", balbettò."Tutto ciò che i miei occhi hanno visto sono impressi nella tua memoria. Tutto quello che porti con te è quello che io mi sono lasciata alle spalle.", lei prese le mani di Nicholas nelle sue. "Riesci a seguirmi, vero?"
"Sì...", era rimasto solo un filo di voce nel corpo di Nicholas.
"Stiamo convivendo un'eternità, Nicholas, vivendo in due menti collegate da un filo senza fine, impossibile da spezzare."
L'immagine di Victoria era diventata sempre meno chiara e la sua voce continuava a sfumare.
"Victoria, resta qui. Ti supplico.", la voce di Nicholas si era ridotta in un sussurro.1999
"Io sono Victoria Page.", furono le prime parole che Nicholas riuscì a dire appena sveglio. "Io sono la sua reincarnazione."L'ipnoterapeuta sorrise.
"Sono felice che l'abbia finalmente capito, Nicholas.""Lei lo sapeva?"
"Avevo i miei sospetti.", l'uomo si alzò, "Non è la prima volta che ho un caso come il suo.", si schiarì la voce, "credo che per oggi basti, Nicholas."
"Sono d'accordo con lei."
L'uomo aprì la porta mentre Nicholas infilava il cappotto.
Nicholas varcò la soglia aspettandosi una frase di incoraggiamento ma non gli arrivò nulla, solo un sorriso.Scese le scale dello studio e arrivando nella fredda strada di Londra si nascose il viso sotto il colletto della giacca.
La strada era deserta e buia, si guardò intorno e proseguì verso la sua auto.
Lui sapeva dov'era quella casa, sapeva dove si ambientava il suo incubo.
Echo's hill, sussurrò a se stesso. Lei era lì, la sua anima era intrappolata a Echo's hill. Accese i motori e si diresse lì senza pensarci due volte. Non sapeva dove si trovasse la casa di Victoria ma si lasciò trasportare dal suo istinto fino ad arrivare in aperta campagna dove la SUA casa lo stava aspettando a braccia aperte. Questa era una conferma, Victoria era davvero esistita.
Chiuse la portiera e bussò varie volte non ricevendo nessuna risposta.
'È abbandonata.", sussurrò a se stesso.
Aprì il portone e mille emozioni lo travolsero. Paura, eccitazione, tristezza e amore. La testa iniziò a girargli finché un uomo gli mise la mano sulla spalla."Signore, posso aiutarla?"
Nicholas indietreggiò.
"Non pensavo che questa casa fosse abitata.""Infatti non lo è, mi piace solo venirci a fare un giro. Riesco ancora a sentire le presenze dei vecchi padroni."
"Di che parla?", il cuore di Nicholas iniziò a galoppare.
"Fu uccisa una ragazza qui, io ero appena nato quando successe.", l'uomo si appoggiò al suo bastone da passeggio, "Quindi si parla di molto tempo fa. Non si parò di altro per decenni, ad Echo's Hill. La tragedia di Victoria Page e del suo amore proibito, ma ripensandoci era solo una semplice sgualdrina."
"NON LO ERA!"
"E lei che ne sa, giovanotto?", l'uomo iniziò a ridere. "L'ha forse conosciuta?"
"E Lei? L'ha forse conosciuta?"
L'uomo venne colto alla sprovvista.
"Risposta intelligente."Nicholas sorrise.
"Cosa intende per amore proibito?"Il vecchio non risposte e aprì il portone della villa.
"COSA INTENDE PER AMORE PROIBITO?", Nicholas alzò la voce."Questa storia deve essere dimenticata, non è un bene riportarla al presente. Deve ricadere nell'oblio.".
Nicholas guardò l'immagine del vecchio sfumare nel nulla. Prima di andare via da quella casa raccattò un giornale che era stato appoggiato sul caminetto, risalente a molti anni prima.
"Ora è il momento di capire come sei morto, Nicholas", sussurrò a se stesso, "Ricorda che la morte non è la fine, ma solo una transizione."
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Scenes from a memory: love is the dance of eternity
Mystery / Thriller(La storia è inspirata all'album dei Dream Theater, "Metropolis pt.2: Scenes from a Memory", sperando non mi facciano causa) Nicholas è un uomo apparentemente normale. Ha una bella casa, un lavoro, una moglie e un figlio. Solo una cosa spezza la sua...