Capitolo 42

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Tiziano Ferro.
<Fai sul serio?> chiesi io con le lacrime agli occhi,guardandola. Lei annuí con un sorrisone e io mi fiondai nelle sue braccia.
<Grazie,grazie,grazie> le sussurrai io nell'orecchio. Le diedi un lungo bacio e ritornammo a guardare i biglietti.
17 giugno, Milano|San Siro
<Sono troppo felice....grazie piccola,ti amo tanto!> dissi io stritolandola tra le mie braccia mentre lei sorrideva.

Continuavo a scrivere a Fede,di scendere sotto, avevamo il treno tra 40 minuti e lei non era ancora pronta!
Avevamo deciso di andare a farci una vacanzina a Venezia, per tre giorno e il secondo giorno saremmo andati anche a Gardaland.
Quando scese in tutta la sua bellezza, la sgridai per il ritardo, facendo il finto arrabbiato.

<Non ci credo!> Esclamai io, facendo avanti e indietro, avanti al tabellone degli orari, mentre Fede cazzeggiava con il suo telefono.
<Be...almeno andiamo a mangiare? Ho fame!>
Iniziò lei e io annuí, per una volta aveva ragione, anche io avevo fame!
<Ciao!> Esclamò una ragazza,vendendo verso noi,saltellando emozionata.
<Ciao> rispose calma Fede, per poi abbracciarla dolcemente.
<Come ti chiami?> le chiese Fede,dopo aver sciolto l'abbraccio con me.
<Sofia> Rispose timidamente,allontanandosi da me,per poi guardare il collo di Fede, da cui si intravedeva una macchia leggermente violacea, sorridendomi maliziosamente.
Vidi Fede arrossire e arrossì anche io di conseguenza.
<Quanti anni hai?> le chiesi io,cercando di cambiare atmosfera.
<16, sto andando a Venezia, per andare a trovare mio nonno che sta male> rispose lei e la sua voce si rattristì di colpo.
<Mi dispiace> risposimo io e Fede contemporaneamente.
<Oh..non é niente! Solo un po' di febbre> commentò lei, facendo un gesto con la mano.

<Quella ragazza é simpatica!> commentai io, guardando Fede che aveva poggiato la testa sulla mia spalla.
<Non é che adesso mi sostituisci?> Domandò lei con un tenero broncio, che mi fece ridacchiare.
<Non potrei mai! Perché amo te, e perché é troppo piccola>

<Finalmente!> mormorò Fede,buttandosi sul letto della stanza dell'Hotel, mentre io chiudevo la camera a chiave.
<Avevo bisogno di un letto comodo!> disse lei, con un mugolio di piacere.
Dopo poco la raggiunsi anche io, lei mise,come al solito, la testa sul mio petto e ci addormentammo felici.

Mancano tre capitoliiiii!!!
Mi raccomando mettete il capitolo per avere il prossimo capitolo.

Dreams~ redericaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora