Il padre lo attaccò alle spalle mentre Marcus si stava rialzando dalle macerie. Non si stava impegnando, la sua forza continuava ad aumentare ma sembrava si trattenesse.
Lo mandò a sbattere contro la parete scavando una profonda fessura.
"MARCUS!!! DEVI IMPEGNARTI DI PIÙ!!!"
Facile per lui, non sentiva tutto quel potere premere per uscire. Se lo lasciasse libero potrebbe ridurre il padre in cenere, non riusciva ancora a controllarlo e aveva paura.
"Papà non posso!"
Robert atterrò di fianco a lui, lo guardò un attimo e comprese tutto.
"Non devi preoccuparti per me, sono più forte di quanto tu possa immaginare. Lo so che hai paura di tutto quel potere e so che preme per uscire. Liberalo Marcus o non riuscirai mai a comprenderlo appieno. Devi capire quanto è potente per poi domarlo. Se continui a tenerlo soppresso finirai per scoppiare e non riuscirai più a tornare indietro. Perciò alzati, fallo uscire completamente e controllalo. Fallo per la terra, fallo per noi e fallo per Sara!"
Aveva ragione, doveva capire e per farlo doveva liberarlo.
Si alzò in volo, le braci nei suoi occhi brillarono di rosso intenso, allargò le ali e lo liberò.
La caverna vibrò come se fosse in atto un forte terremoto, Robert fu scagliato dalla parte opposta schiantandosi alla parete rimanendo bloccato da quell'enorme potere. Tutto intorno al figlio divenne più scuro e avvolto in una leggera nebbia nera. La bolla cominciò ad allargarsi distruggendo tutto quello che incontrava, il pavimento fu divelto e i macigni venivano polverizzati a contatto con quella energia. Stava per assorbire l'intera caverna quando Robert decise di contenerlo, si liberò dei suoi ultimi vincoli riacquistando per la prima volta dopo tanti secoli tutti i suoi poteri.
Appoggiò le sue mani sulla barriera di quella enorme bolla di energia e concentrandosi al massimo riuscì a fermarla. Sentiva le mani scarnificarsi e riformarsi varie volte ma non le staccò. Il potere che aveva scaturito era devastante eppure non era ancora nulla.
"Bravo figliolo, ora sentilo! Conosci a fondo il tuo potere e comandalo! Sei tu il suo padrone quindi non farti portare via. Ce la puoi fare!"
Marcus si sentiva finalmente libero, quello che vedeva intorno era il suo essere e provò gioia nel vederlo. Si sentiva potente e ne voleva di più. Si stava allontanando. Poi nella sua mente comparve il pensiero di Sara, tornò in se e comandò la sua forza. La mosse a suo volere, aumentò l'intensità e la diminuì come voleva lui.
"Sono io il tuo padrone, sono io che ti comando. La tua forza mi serve per portare la pace".
Robert sentì forte la presenza del figlio in quell'energia e capì che ci era riuscito, tolse le mani che guarirono subito e osservò estasiato quel turbine di energia e nebbia nera muoversi al suo comando.
Dopo alcuni minuti dissolse tutto lasciando intorno a se solo macerie e distruzione.
Tornò a terra e guardò il padre soddisfatto.
"Ce l'ho fatta. L'ho controllato. Stavo per perdermi ma il pensiero di Sara mi ha riportato indietro.... e poi ci sono riuscito. Ora riesco a controllarlo!"
"Bravo, sapevo che ci saresti riuscito. Ora devi imparare a concentrarlo in quello fai. Vediamo cosa sai fare ma ti avviso, da ora in avanti userò tutto il mio potere quindi dai il massimo.... pivello".
Marcus sorrise, ora che poteva controllarlo avrebbe dato tutto se stesso. Si scagliò contro il padre a velocità supersonica.
"Airin? Che succede? Chi è Michelle?"
Sara la fissò preoccupata, era immobile davanti a lei e stava piangendo.
"Scusa, mi ricordavi qualcuno e quando sei sparita mi è venuto in mente. Il contatto con te me lo ha confermato. Michelle è il nome di tua madre! Lei era la mia migliore amica!"
Sua madre, lei stessa non sapeva il nome della madre, nessuno era stato in grado di dirle qualcosa sui suoi genitori. Ma poteva essere vero?
"Airin... ma cosa stai dicendo? Come fai a conoscerla?"
"Tanto tempo fa conobbi Michelle al centro addestramento, eravamo due reclute e facemmo subito amicizia. Lei era straordinaria, combatteva come te. Era veloce, agile e riusciva a prevedere le mosse del suo avversario. Inoltre riusciva a teletrasportarsi per brevi tratti per sorprendere il nemico. Lei era un sangue puro come me ed entrambe riuscimmo a far uscire le ali in breve tempo. Conobbe un altro guardiano di sangue puro che sospetto sia tuo padre ma io non l'ho mai conosciuto. Fu poco prima dell'ultima guerra. Avevamo già combattuto insieme nelle guerre precedenti ma quando conobbe tuo padre ci separammo. Era la mia migliore amica, riuscimmo a tenerci in contatto fino ad una trentina d'anni fa, mi disse che voleva lasciare il servizio attivo per mettere su famiglia. Sapevamo entrambe che sarebbe stato difficile rimanere in contatto anche perché lei doveva trasferirsi con il suo compagno su un altro continente. Non seppi più nulla di loro fino ad una decina d'anni fa quando venni a sapere che erano rimasti uccisi in un agguato di alcuni demoni superiori. Non sapevo che avessero avuto una figlia altrimenti sarei venuta a cercarti. Tu sei uguale a lei in tutto, sia nel fisico che nel carattere. Lei era dolcissima".
Sara l'ascoltò rapita, mai nessuno le aveva raccontato della madre. Si ritrovò a piangere copiosamente.
"Airin, so che ne sei capace.... ti prego io vorrei tanto..."
Airin capì subito e non la lasciò finire. Le prese il viso fra le mani e chiuse gli occhi. Formò nella sua mente l'immagine di Michelle con un caldo sorriso e la trasferì nella mente di Sara.
"Lei è tua madre, ho fatto in modo di imprimerla nella tua memoria in modo che tu possa vederla ogni volta che vorrai. Lei sarebbe orgogliosa di te".
Sara la vide, era bellissima e dolcissima. Le somigliava molto, aveva i suoi stessi capelli anche se la madre aveva qualche ciocca in più di capelli rossi.
Scoppiò di nuovo a piangere e si gettò tra le braccia di Airin. Tra un singhiozzo e l'altro continuava a ringraziarla mentre Airin non smetteva di carezzarle i capelli.
Rimasero così per una decina di minuti, Sara si era calmata e si rialzarono insieme.
" Tua madre era molto forte ma tu sembri avere i suoi poteri decuplicati. Rendila ancora più fiera di te piccola mia".
"Lo farò, grazie infinite per il dono che mi hai fatto. Ora almeno so chi sono".
Tornarono insieme al centro della palestra per riprendere a lottare quando si accorsero dell'intensa luce scaturire da July. Un piccolo globo azzurro brillava di luce intensa davanti a lei, era bellissimo ed entrambe si sentirono improvvisamente riposate e con una forza a dir poco raddoppiata. Si guardarono sorridendo e rimasero in silenzio ad osservare.
July fece fluttuare quel globo davanti a se ancora per alcuni minuti facendo aumentare costantemente la luce ed i suoi effetti.
Poi alzò le mani per prenderlo ed all'interno di esse sparì.
Aprì gli occhi raggiante e guardò la madre speranzosa.
" July è stato meraviglioso. Lo sapevo! Hai appena iniziato a svilupparlo ed è già così potente!"
"Sei una forza July, ho sentito la fatica svanire ed aumentare la mia forza! Fantastico!" Disse Sara piena di ammirazione.
"Grazie, non sapevo come fare poi ho pensato a.... beh poi ci sono riuscita. Mamma sento che posso fare molto di più, ora riprovo ancora".
E così dicendo richiuse gli occhi facendo riapparire la luce.
Sara e Airin capirono subito a chi aveva pensato ma non dissero nulla, ne erano felici.
Ripresero anche loro a lottare con più intensità grazie al potere di July fino a mezzogiorno quando si fermarono.
Erano esauste ma felici. In poche ore avevano fatto passi da gigante e si sentivano fiere di loro stesse. Fecero una doccia tutte e tre insieme e poi si diressero in casa per preparare il pranzo.
La madre disse loro che dopo l'allenamento del pomeriggio si sarebbero concesse un lungo bagno in quella vasca fumante in barba ai maschietti. Sara e July non vedevano l'ora.
Prepararono la pasta con il tonno per non appesantirsi troppo e dopo una ventina di minuti furono raggiunte dai ragazzi.
Si raccontarono gli sviluppi della mattina e verso le tre del pomeriggio ritornarono ad allenarsi. Il pomeriggio proseguì come la mattina e al tramonto si fermarono. Come promesso le ragazze fecero un lungo bagno caldo e rilassante raccontandosi le solite cose da donne. Alle 20 rientrarono in casa trovando padre e figlio intenti a guardare una partita di calcio con tanto di birra e patatine a corredo.
"È così che vi allenate voi due?"
Airin sfoderò uno dei suoi più "particolari" sorrisi e i due sentirono il ghiaccio dietro la schiena.
"Tesoro abbiamo finito una mezzoretta fa e mentre vi aspettavamo ci siamo ricordati della partita!".
" OK furbetti ma non azzardatevi a sporcare per terra o mi arrabbio capito?"
Lo disse sempre ridendo e loro in preda al panico continuarono a mangiare le patine con molta cautela.
Airin disse alle figlie di non dire nulla del bagno rilassante, era troppo divertente vederli soffrire in quel modo. Tutte e tre scapparono in cucina per non scoppiare a ridere.
July sentì squillare il cellulare e vedendo chi era scappò in corridoio a rispondere. Dopo alcuni minuti tornò tutta rossa in viso tenendo stretta al petto il telefono.
"July.... che succede?"
"Nulla mamma, era Greg e ha detto che sta venendo qui per parlarci. Mi ha chiesto se poteva prendere delle pizze per cenare insieme e io gli ho detto di si.... spero vada bene".
" Hai fatto benissimo e anzi... perché non ti vai a mettere qualcosa di carino? Penso farebbe molto piacere a Greg!"
"Mamma ma che dici! Io... però forse hai ragione..."
"Andiamo, ora tocca a me rendere il favore. Vediamo di farti indossare qualcosa che hai preso ieri in centro" Sara trascinò July in camera sua seguite dallo sguardo divertito della madre. Poco dopo arrivò Greg con le pizze e vedendo July con un vestitino a fiori non capì più nulla. Arrivò Marcus a svegliarlo prendendogli le pizze dalle mani che si stavano ustionando senza che se ne accorgesse. July lo salutò e prendendogli la mano lo fece sedere vicino a se. Mangiarono allegramente le pizze e quando ebbero finito Greg riferì cosa il consiglio aveva deciso.
"Ho spiegato loro la situazione e i fatti accaduti, sono rimasti molto colpiti dalla possibilità che Marcus possa essere veramente il prescelto, ne avevano il sospetto già da tempo e vorrebbero conoscerti al più presto. Purtroppo però non possono distaccare nessuno per sorvegliare l'esterno. Anche loro hanno avuto parecchi problemi con quelle che sembrano essere pattuglie e non hanno nessuno disponibile. Purtroppo dovremo arrangiarci da soli e sorvegliarci a vicenda. Mi dispiace molto ma non ho potuto ottenere nulla".
" Non preoccuparti, sapevo che sarebbe stato difficile avere qualcuno come guardia e comunque credo che riusciremo a difenderci da soli".
Airin tranquillizzò Greg che riuscì a rilassarsi un po'. Parlarono del più e del meno e July concentrò tutta la sua attenzione su Greg. Quel giorno senza di lui era stato pesante ed ora lo aveva monopolizzato. Robert li guardò con attenzione e finalmente realizzò cosa stava succedendo. Cominciò a ringhiare sommessamente e Airin lo fulminò prima che gli altri se ne accorgessero. Con una scusa lo trascinò in una stanza li vicino e con un lungo sospiro cominciò ma parlargli.
"Finalmente ci sei arrivato tontolone, mancavi solo tu all'appello! Ti avviso, non fare scenate di gelosia e soprattutto non ringhiare!!"
"Da quanto va avanti questa storia? Non è possibile... lei è la mia bambina... non posso, non posso! Lei è il mio fiorellino.... questo è un incubo!!"
Airin lo fermò prendendogli il viso con le mani e fissandolo seria gli disse: "fermati, stai straparlando! E sentirti parlare così... ma sei un demone? Allora, lei fra poco compirà 17 anni ed è molto più matura di quanto tu creda inoltre lui è un bravissimo ragazzo, se te lo dico io puoi crederci. Lei sta provando qualcosa di nuovo e bellissimo mentre lui.... lui la ama dal profondo del cuore. Non preoccuparti, sono fatti l'uno per l'altra e sono molto coscienziosi. Quindi calmati subito e fai l'uomo adulto... o il demone adulto o quello che vuoi basta che non fai casini. Capito!"
Robert la fissò, era seria e quindi era un'ordine.
"Se mi dici che lui è veramente un bravo ragazzo ti credo. Io amo i miei figli e lei è la mia principessa. Cercherò di stare calmo va bene?"
"Bravo il mio bel demone e per premiarti dell'impegno pensavo che stasera potremmo andare nella piccola piscina termale che hai fatto. Sono almeno dieci anni che non ci andiamo e se non mi ricordo male ci dovrebbero essere ancora un sacco di candele. Che dici?"
Lui la guardò spogliandola con gli occhi e cominciando ad allungare i canini.
"Se la metti così.... posso fare il bravo per un po' anche se ora mi hai fatto terribilmente eccitare!"
"Calma i tuoi bollenti spiriti, ora andiamo di là poi stanotte potrai farmi quello che vuoi immersi nell'acqua calda!"
Robert ringhio' stavolta di impazienza ma riuscì a calmarsi quanto bastava per poter essere presentabile.
"Un'ultima cosa caro, ho pensato di chiedere a Greg di allenare July, il suo potere è grande ed io non ho poteri magici. Lui è l'unico che può insegnarle come sviluppare al meglio questo dono. Non preoccuparti, si alleneranno in palestra insieme a noi, non saranno mai soli".
"Posso oppormi?"
"No!"
"Lo immaginavo, a questo punto facciamolo stare qui da noi così la mattina non dovrà fare la strada a quell'ora mezzo addormentato".
" Sapevo che piaceva anche a te amore mio".
"Andiamo prima che cambi idea maledizione!"
Rientrarono in cucina trovando entrambe le coppie intente a parlare per loro conto, Marcus e Sara stavano per saltarsi addosso uno con l'altra mentre July e Greg stavano scherzando e ridendo fra di loro. Il padre vide il volto felice ed imbarazzato di lei e d'impulso strinse la mano della moglie.
Lei gli fece cenno di parlare e prendendo un profondo respiro richiamò l'attenzione.
"Ragazzi ascoltatemi un attimo, io e la mamma abbiamo pensato ad un modo per allenare July al meglio... Greg, se tu sei d'accordo vorremmo fossi tu a farlo. Lei ha bisogno di qualcuno con dimestichezza nel potere magico e tu sei uno dei migliori a quanto ho saputo".
Greg si alzò in piedi e con molta serietà si rivolse ai genitori.
" Ne sarei onorato, farò in modo che July sviluppi appieno il suo potenziale. Grazie per la fiducia. Da domani sarò puntuale alle 6 qui da voi".
"A questo proposito.... potresti utilizzare una delle nostre camere per tutto il periodo necessario, eviteresti di guidare per strada a quell'ora e...".
Fu investito da un tornado di baci dalla figlia che si era letteralmente lanciata sul padre. Lui cominciò a ridere ma poi la fermò e guardando seriamente entrambi li catechizzo'.
" Sia chiaro, vi allenerete nella palestra sotto il controllo di vostra madre e dopo cena ognuno nel la sua camera, niente evasioni notturne o ve ne pentirete!".
L'ultima parte lo disse guardando il ragazzo con il suo sguardo più demoniaco possibile. Il povero ragazzo divenne bianco dalla paura e cominciò a balbettare:"assolu-ta-mente n-no, n-n-on lo f-f-arei mai!"
Marcus andò in soccorso dell'amico intuendo che stava per svenire.
"Tranquillo, dormirà nella stanza accanto la mia, lui è un bravo ragazzo e non farebbe mai una cosa del genere anche perché lo fulminerei io prima di te!"
"Siete due stupidi! Ma insomma, cosa vi salta in mente a voi due?! Mamma per favore di qualcosa!"
"July ha ragione, siete due imbecilli, e tu caro, stanotte niente terme!"
Robert fu colpito al cuore rimanendo pietrificato, vide scapparsi dalle mani l'occasione di vedere la moglie nuda contornata dai vapori dell'acqua. Non sapeva che Airin aveva già scelto la vestaglia da far cadere in modo molto provocante una volta giunti la sotto. Rise fra se e se .
Robert sconsolato si girò per andarsene mestamente in camera sua e prima di uscire si rivolse a tutti:"mi raccomando, impegnamoci tutti a fondo e al massimo, le notizie che arrivano dagli inferi non sono affatto buone, sembra che la guerra sia ormai alle porte. Inoltre cercheranno in tutti i modi di ostacolare Marcus, siate vigili ed attenti e controllatevi a vicenda. E ora tutti a letto. Marcus tu accompagna il tuo amico in camera e prestagli qualche indumento, domani andrà a prendersi i suoi. Buonanotte! "
E cosi dicendo si diresse abbattuto in camera, appena uscito dalla cucina fu trattenuto dalla moglie che avvicinandosi gli sussurrò all'orecchio "dove pensi di andare? io e te abbiamo un appuntamento con una piscina calda, vai di sotto e prepara tutto. Io arrivo fra dieci minuti, devo mettermi una cosa carina".
Lui la prese baciandola appassionatamente, se fossero stati soli le avrebbe strappato i vestiti e l'avrebbero fatto li sulle scale. A fatica si staccò e si diresse velocemente in cantina, aveva già i canini completamente snudati.
I ragazzi salirono di sopra e dopo essersi salutati entrarono nelle loro stanze, July salutò Greg rossa in viso mentre lui andò a sbattere contro lo spigolo della porta, fu Marcus a guidarlo dentro.
" Ti tengo controllato, prova ad avvicinarti alla sua porta e te ne pentirai amaramente! ".
Chiuse la porta dietro di se e finalmente si accasciò dal ridere, lo aveva lasciato completamente spaventato e bordeaux.
Si diresse alla sua camera dove nella penombra intravide nel suo letto la sagoma del suo più profondo desiderio, era appoggiata alla spalliera completamente nuda.
Dal mattino seguente Greg si unì agli allenamenti prendendo molto sul serio l'addestramento di July, la seguiva nel suo percorso mentale aiutandola a far uscire il potere in modo controllato e dosandolo all'occorrenza visto che attingeva direttamente alla sua forza fisica. Il pomeriggio la osservava allenarsi con le altre due nella lotta. I giorni passarono così fra allenamenti sempre più duri ed intensi, i ragazzi imparavano ad una velocità impressionante aumentando a dismisura la loro forza, sembravano nati per quello. Sia Airin che Robert cominciarono a fare molta fatica per stare al loro passo e ultimamente venivano di tanto in tanto sconfitti.
Greg e July si stavano avvicinando sempre di più, lei ora sentiva chiaramente attrazione nei suoi confronti ma anche un forte legame, per lei Greg era indispensabile e quando non lo sentiva accanto si sentiva incompleta.
Il giorno del suo compleanno organizzarono una festa a sorpresa per i suoi 17 anni nella grande sala, le fecero trovare una torta enorme con sopra la sua foto in divisa da pallavolo.
Era al settimo cielo specialmente quando ricevette i regali.
I genitori le regalarono un braccialetto in oro finemente decorato con sopra il suo nome, Sara (che ora riceveva contro la sua volontà una specie di paghetta che tanto piccola non era, il padre era stato categorico, lei era diventata la sua principessa e come tale doveva accettare senza protestare) un bellissimo vestito bianco e nero corredato da scarpe con tacchi allucinanti, di nascosto le aveva anche regalato un completo intimo in pizzo nero facendosi promettere che, se un giorno lo avesse mostrato a loro sapevano chi, le avrebbe mandato la foto della sua faccia.
Il fratello le aveva preso un cellulare appena uscito super tecnologico, lei le era saltata addosso stritolandolo con le sue gambe che si erano ulteriormente rinforzate. Ma fu Greg a lasciarla senza parole. Le diede un piccolo cofanetto nero e aprendolo rimase di sasso, all'interno c'era una collanina in oro che legava a se un ciondolo anch'esso in oro con in mezzo un grande diamante azzurro. Da esso partivano una miriade di piccoli raggi in oro a formare una bellissima corona tutt'attorno. La luce delle lampade colpendo la pietra riflettevano sul viso della ragazza migliaia di riflessi azzurri e blu. Lei lo guardò con due enormi occhi viola e lui vi si perse dentro. Appena July fu in grado di connettere gli si rivolse commossa: " Greg.... è bellissimo! Io... non posso accettare.... è troppo per me...".
Greg per la prima volta nella sua vita fu invaso da uno strano coraggio, senza dire nulla prese la collana e delicatamente gliela mise al collo. Tornato davanti a lei e dimentico di tutti i presenti le disse: "non c'è persona a questo mondo più degna di te per portare questo ciondolo. È il tesoro della mia famiglia e da generazioni viene affidato ai suoi eredi. Questo me lo diede mia nonna prima di morire dicendomi di conservarlo fino a quando non avessi incontrato la persona più importante della mia vita. Probabilmente lei sapeva che ti avrei incontrato. Il gioiello si chiama luce azzurra ed è fatto per essere indossato solo da persone uniche e speciali. È tuo ora".
July sentì le lacrime scendere sulle guance, non era la gioia del regalo, avrebbe potuto essere una collana di plastica, aveva sentito l'amore sconfinato di lui invaderle il cuore. Si rese conto di essere stata una stupida, lei lo amava da tempo ma non voleva rendersene conto.
Gli si avvicinò lentamente e alzandosi sulle punte gli diede un dolce bacio sulle labbra. Robert stava scattando verso di lui per ammazzarlo ma fu bloccato dalla mano ferma della moglie che rischiò seriamente di spezzargli il braccio. Il suo pensiero lo raggiunse calmo ma di una freddezza glaciale " prova a muoverti, a fiatare o a ringhiare e ti ammazzo qui seduta stante. Tua figlia ha scoperto l'amore vero e lui è il più dolce ragazzo che io abbia mai conosciuto. Sei felice anche tu e lo sai bene quindi fermo e zitto e goditi la scena".
Il tono della moglie lo aveva fatto tremare, il re dei demoni terrorizzato da delle semplici parole... già ma gli altri non sapevano chi era in realtà quella guardiana.
Marcus e Sara li guardarono stringendosi la mano emozionati, finalmente la sorella aveva trovato l'amore vero e l'amico era riuscito a realizzare il suo sogno. Per Sara era fantastico, il suo caro cugino era felice e la sua "sorellina" stava provando lo stesso sentimento che lei aveva per suo fratello.
I due neo innamorati si separarono guardandosi intensamente scambiandosi silenziosamente mille promesse, poi si ricordarono di non essere soli e si accesero istantaneamente di un rosso intenso.
Greg si sentì mancare e riuscì solo a dire: "io... scusate... non mi uccida per favore!" Rivolto al padre che lo stava sbranando con gli occhi. July imbarazzatissima fissava con molto interesse il pavimento.
Airin risolse la situazione come sempre in modo splendido: " ragazzi non potete capire quanto io e mio marito siamo felici per voi, sapevamo che eravate perfetti insieme. Ed ora mangiamo la torta prima che Robert svenga dalla gioia!"
Sfoderò il suo più bel sorriso e si diresse al tavolo trascinando letteralmente il marito per un braccio, Greg era sicuro che senza la madre lui sarebbe già stato sbranato e digerito. Degluti' cercando di non pensarci.
Marcus lo abbracciò con forza complimentandosi con lui e Sara strinse a se Sara felicissima. Proseguirono la festa fino a tarda sera, dopo un po' anche Robert ritrovò il sorriso vedendo la felicità nello sguardo della figlia.
Passarono alcuni giorni in cui il rapporto tra i due andò via via rafforzandosi, si erano trovati più volte di nascosto nel giardino per potersi godere un po' di intimità, ora erano inseparabili.
Una mattina July ricevette una chiamata da una compagna di scuola e di squadra, dovevano fare una partita quel pomeriggio ed avevano tre di loro a casa ammalate. Le chiesero di venire assolutamente altrimenti avrebbero perso sicuramente. July durante il pranzo chiese cosa fare.
"Non lo so, ho ricevuto dei rapporti di scontri nella periferia. È vero che un po' di svago ci farebbe bene ma non sono tranquillo".
Il padre li guardò pensieroso, a quel punto Marcus vedendo il dispiacere della sorella si fece avanti.
" Papà ci penseremo noi a July, siamo stati addestrati per quasi un mese ed io... beh tu sai di cosa sono capace. Inoltre dobbiamo staccare per un po' e poi muoio dalla voglia di vederla massacrare le avversarie".
"Mmmmhh.... direi che si può fare. Voi 4 ormai siete forti inoltre tu sei forte tanto quanto me. OK, andate a divertirvi oggi, state però attenti e sempre vigili. Io e vostra madre saremo qui a casa e in caso di bisogno chiamateci, la mamma sarà sempre in contatto con voi."
"Io vi seguirò sempre con il pensiero, non fate tardi però stasera".
Si alzarono ed andarono di sopra a prepararsi per uscire, erano elettrizzati di poter finalmente uscire un po'.
Dopo una mezz'ora uscirono di casa e saliti in macchina partirono diretti alla scuola. Da dietro un albero l'aria si increspo' leggermente fino a far intravvedere due occhi color arancio.
Finalmente, pensò quella creatura, era stanco di aspettare senza far nulla. Spiccò il volo e mentalmente avvisò il suo padrone.
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Il primo angelo demone: il prescelto
FantasyIl destino del mondo ricade su un unico essere, primo della sua razza. Ma cosa succederà se il suo potere andrà fuori controllo? Primo libro della trilogia.