Le due ore passate con quattro demoni di una bellezza disarmante non lo avevano calmato. Il pensiero di suo fratello che si prendeva beffe di lui lo tormentava. Lo aveva massacrato e comunque continuava a non parlare, doveva andarci ancora più pesante. Arrivato alle segrete aprì la pesante porta ed entrò nella piccola guardiola. Notò che era deserta, quelle guardie avevano deciso di lasciare per sempre questo mondo. Avanzò con la rabbia che montava poi si bloccò, per terra e sul muro c'erano abbondanti schizzi di sangue. Cominciò a correre lungo il corridoio rilasciando la sua nera aura sempre più irata.
Arrivò alla cellla e trovandola aperta entrò schiumando rabbia, lui era fuggito.
Un urlo potentissimo e proveniente dal buco più profondo dell'ultimo girone infernale sconquassò le prigioni facendo esplodere tutte le porte in mille pezzi, i prigionieri furono polverizzati dal potere sprigionato da quel grido inumano.
Accorsero tutte le guardie in servizio in quel momento nel castello precipitandosi nelle segrete, arrivati nella guardiola, una trentina in tutto, videro avanzare dal corridoio delle prigioni una nebbia nera come la notte, spaventati da quell'aura cercarono di scappare ma furono paralizzati da una forza invisibile e potentissima.
"Voi siete feccia, vi siete lasciati scappare il traditore.... come posso vincere una guerra se sotto di me ho solo imbecilli?"
La voce era di un tono bassissimo e terrificante. Li alzò tutti da terra per poi premerli uno contro l'altro fino a ridurli in un'unica poltiglia indefinita, la fece sparire in una nuvola di fumo.
"E così sei riuscito a scappare bastardo, non ti preoccupare, ormai finiremo il discorso sul campo di battaglia. È ora!"Atterrarono dietro casa, essendo giorno meglio non correre rischi, suo padre cominciava a muoversi leggermente segno che stava riprendendo coscienza e ad un rapido sguardo prima che arrivassero tutti constatò che le ferite erano molto meno impressionanti rispetto a poco più di un'ora prima. La prima ad arrivare fu la madre poi a ruota July e Sara.
"Marcus tesoro mio... lui come sta?"
"Si sta riprendendo, mamma prima che arrivi July portalo in camera, non è ancora... presentabile. Ce la fai?"
"Che domande... certo! Appena lo avrò visitato voglio sapere tutto e mi presenterai la tua amica li dietro"
Prese il marito in braccio e aprendo le ali volò sul loro balcone portandolo in camera, giusto in tempo visto che fu travolto come al solito dalla sua scimmietta.
"Fustaccio!! Mi hai fatto penare e non sai quanto!! Stai bene? E papà dov'è? E.... e lei chi sarebbe?"
Nel frattempo era arrivata anche Sara, non aveva detto nulla ma i suoi occhi gli stavano parlando, doveva sistemare le cose in fretta.
"Piacere io sono Viola, sono la figlia di Darius e sono qui in sua vece. Non immaginavo che il fustaccio qui avesse una così graziosa sorellina!"
July la fissò pensierosa per poi avvicinarsi a lei, si fissarono in silenzio per un intero minuto dove nessuno delle due distolse lo sguardo. Fu la sorella ad interrompere il silenzio.
"Non so perchè ma mi piaci demone, il fatto che tu abbia riconosciuto il suo essere fustaccio fa di te una intenditrice ma ti avverto, lui è proprietà privata. La mia sorellina acquisita qui dietro è la sua metà, letteralmente, e per la tua salute ti consiglio di non infastidirla perchè..."
Dietro di loro sentirono un battito d'ali e videro Marcus e Sara abbracciati in volo verso la loro camera.
"Beh, penso di aver capito, tu invece che mi dici? Non hai un fustaccio tutto tuo?"
"Certo, ora è al centro d'addestramento ma tornerà domani. Anche lui è off limit. Facciamo così, ora vieni con me, ti porto in una delle camere per gli ospiti e ti faccio provare qualche mio vestito. Domani verrai con noi al centro così potrai parlare con il consiglio e .... potrai scegliere uno dei tanti fustacci che girano fra i guardiani. Scommetto che farai scintille!"
"Ci sto ma dovrai essere tu ad accompagnarmi, mi sei simpatica guardiana!"Arrivati in camera finalmente Sara gli parlò e fu come ossigeno puro.
"Sono stata malissimo, non possiamo restare separati... non chiedermelo mai più ti prego. Una parte di me si è spenta e non riuscivo a respirare...."
Lui appoggiò la sua fronte alla sua ed entrambi chiusero gli occhi assaporando quel momento di intimità.
"Sono stato malissimo anche io, tutto era insensato senza di te, non ci divideremo mai più. Qualunque cosa accada staremo sempre insieme".
La prese in braccio e la baciò con tutto l'amore che aveva nel cuore, senza staccarsi da lei si diresse sotto la sua doccia dove bagnati dall'acqua calda rimasero a lungo esplorando i loro corpi come se fosse la prima volta.
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Il primo angelo demone: il prescelto
FantasyIl destino del mondo ricade su un unico essere, primo della sua razza. Ma cosa succederà se il suo potere andrà fuori controllo? Primo libro della trilogia.