Capitolo 3

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Appena arrivai a casa, che poi definirla casa è esagerato poiché si tratta di un monolocale, mi gettai sotto la doccia. Una bella doccia fredda era tutto ciò di cui avevo bisogno. Mentre me ne stavo sotto l'acqua l'unica cosa che mi veniva in mente era Elisabeth. "Elisabeth!?! Perché mai dovrei pensare a lei!" dissi dentro di me. Una volta asciugatomi mi distesi sul letto. Non avevo voglia di fare nulla. Ripensai al cancello della casa di Elisabeth: che meraviglia doveva essere abitare lì.
Improvvisamente il suono del mio cellulare mi riportò alla realtà:

"Ei Jug ma che fine hai fatto!?!?"
"Eilà Dean! Che c'è?" risposi perplesso
"Come che c'è?? Ti sei dimenticato del colpo di stasera?"
"Accidenti! Me ne sono scordato..."
"Vabbè! Io e gli altri stiamo venendo da te, Luke ha trovato il colpo che ci cambierà la vita!"
"Sul serio? Sarà un colpo grosso?"
"Grossissimo! Preparati che stiamo arrivando!"
"5 minuti e sono pronto! Ci vediamo al solito posto!"
"Ok!"

"Come avevo fatto a scordarmi dei ragazzi?!?" mi sentivo un idiota. Io sono il leader dei Serpents, non posso e non devo avere distrazioni. Presi la giacca ed uscii. Prima di andarmene spruzzai un prodotto sulla targa
(la rendeva illeggibile ai controlli della polizia). Una volta asciutta, salii in sella alla moto e mi avviai.

***

"Eccomi ragazzi! Scusate il ritardo!" dissi dispiaciuto
"Nessun problema!" risposero in coro
"Allora Luke, Dean mi ha detto che sai dove colpire!"
"Si!" rispose Luke "si tratta di una villa a pochi isolati da qui!"
"Un'altra Villa?" dissi deluso "l'ultima Villa che abbiamo saccheggiato aveva a malapena la porta d'ingresso..." dissi ironicamente
"Questa volta posso assicurarti che ne vale la pena!"
"D'accordo! Mi fido di te! Coraggio, facci strada!"
"Andiamo!"

Così ci avviammo verso la villa. Ultimamente le nostre rapine in villa non erano andate molto bene poiché le abbiamo trovate molto spesso vuote o abitate (noi agiamo solo quando i padroni non ci sono). Questo è il motivo per il quale non sono molto convinto.
Finalmente ci fermammo e parcheggiammo le moto dietro a degli alberi.

"Luke questo è un casale abbandonato!" dissi perplesso
"Lo so, non sono mica scemo! La villa è quella laggiù!" disse indicandomi la villa in fondo alla vai

Quando la vidi rimasi a bocca aperta. Era la casa di Elisabeth. Rimasi pietrificato.

"Allora Jug, non dici nulla?" chiesero gli altri vedendomi stupito
"Eh...non si può fare ragazzi...."
"Cosa? Perché no?!"
"Perché è abitata!" dissi cercando di mostrarmi più severo
"Lo so! Ma so anche che sono nuovi in città e di conseguenza non hanno ancora installato dei sistemi di sicurezza! Ciò significa che...." disse Luke
"Significa che non faremo nulla lo stesso!" lo interruppi "Non voglio avere problemi! Chiaro?"
"Jug ma che ti prende?" intervenne Dean
"Niente!" dissi fermamente
"Questo
è un colpo che non dobbiamo farci sfuggire!" continuò Luke
"Luke basta! Ti ho detto che non si fa nulla!" stavo iniziando ad innervosirmi
"Ma si può sapere qual'è il tuo problema?" disse Luke con tono di sfida
"Non ho nessun problema! Semplicemente non voglio fare rischiare ai ragazzi il carcere!" dissi con un tono più che convincente ed autoritario
" D'accordo! Scusami!" disse Luke
"Scusami tu, non volevo essere aggressivo!" dissi rendendomi conto di aver forse esagerato
"Ragazzi che ne dite se andiamo a farci una birra?!?!" intervenne Dean per allentare la tensione
"Mi sembra un'ottima idea! Offro io!!" dissi più allegramente

Così rimontammo in sella alle nostre moto e mi lasciai alle spalle la casa di Elisabeth. Non so perché ma appena avevo scoperto che si trattava della sua casa mi aveva preso un nodo alla gola. Temevo per lei anche se non la conoscevo. Sentivo che c'era qualcosa che non andava in me, stavo cambiando e, purtroppo, anche i ragazzi se ne stavano rendendo conto.

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