POV. LAURA
Driiinnnnnnnnnnnnnn!
Ecco di nuovo il suono della mia sveglia che sento ormai da tre lunghi anni,e questo vuol dire che è ora di alzarsi ed andare a scuola,se si può ancora chiamare così,dato che so già che oggi sarà un altro giorno d'inferno,in pratica,come al solito.
Mi vesto con un maglione largo ed un paio di pantaloni della tuta,lo so,non è il massimo dello stile,ma tanto nessuno ci farà caso.
Scendo in cucina a fare colazione e trovo già li mia madre e mia sorella.Lei è all'ultimo anno delle superiori,mentre io ho da poco iniziato il terzo.Un po' di questo mi dispiace,lei è l'unica persona su cui posso contare,a scuola intendo.Per lo meno lei non mi prende in giro come gli altri.V: Buongiorno
Mamma: Giorno Laurie
Io: Buongiorno
Faccio colazione bevendo un po' di latte con dei cereali
V: Pronta?
Io: Si
V: Bene,allora andiamo
Vanessa ed io per andare a scuola usiamo sempre i mezzi pubblici o qualche volta andiamo anche a piedi,anche se lei ha l'età giusta per guidare non possiamo permettercelo dato che la macchina serve a nostra madre.
Arriviamo a scuola in orario ed entrambe ci dirigiamo verso le proprio classi.
Io ero al mio armadietto a prendere i libri per la lezione della prima ora,ovvero,matematica.Diciamo che in quella materia ero molto brava,infatti mi prendevano in considerazione solo per copiare i compiti o alle verifiche.
Per me non era molto sicuro stare vicino al mio armadietto,perchè è li che venivo sempre presa in giro,o li,o nel cortile della scuola.Stranamente però stamattina non ho visto Ross ed i suoi "amici".Chissa,magari non vengono,già,magari.
Dopo due minuti suona la campanella,segno che è giunta l'ora di andare in classe.
A metà della lezione la porta si apre ed entra l'ultima persona che avrei voluto vedere...RossProf: Beh,è questa l'ora di entrare in classe?
Ross: Se la campanella suona troppo presto la colpa non è la mia,e comunque l'importante è che ora sono qui no?
Prof: Siediti Lynch,che è meglio
Ross: Agli ordini
Indovinate un po',l'unico posto libero dove quello stupido si poteva sedere qual è?Quello vicino al mio,ovvio no?
Appena si siede vicino a me indietreggio un po' con la sedie,ma mi pare ovvio che se ne è accortoRoss: Ti dispiace si mi siedo qua?
Dice in tono di presa in giraIo: Cambia qualcosa se ti dico di no?
Ross: Però,non credevo mi avresti risposto,comunque no
Detto questo si siede e continua a stuzzicarmi per tutto il resto della lezione,quanto lo odio.
Alla fine delle sei ore di quell'infermo esco da scuola prima di poter incontrare Ross e compagnia.
Aspetto Vanessa fuori dalla scuola e quando mi raggiunge prendiamo l'autobus ed andiamo a casa.
Nel pomeriggio sarei andata da Marianna.Marianna è una donna sulla trentina.Ogni tanto le faccio da babysitter.Non perchè lei è assente,ma spesso il marito torna tardi e nessuno la può aiutare con i suoi figli,e come biasimarla,ne ha otto!
Sono quattro maschi: Bryan,Christian,Manuel e Filippo,e quattro femmine: Emma,Nicole,Mya e Stephanie.
Emma e Bryan sono due gemelli,sono i più grandi,hanno 6 anni.
Gli altri hanno dagli uno ai quattro anni,sono tutti delle pesti,l'esatto opposto della madre.
Mi piace passare del tempo con lei,è una signora molto gentile,simpatica ed è forse,se si può considerare tale,l'unica amica che ho.Sono già le 4 meno un quarto,decido di incamminarmi per andare da Marianna.
Ad aprirmi la porta è la piccola Stephanie,ha quattro anni ed è molto carina,ha gli occhi di sua madre ed i capelli scuri del padre.Mar: Laura,sei tu?
Io: Si,sono io
Appena pronunciata questa frase vedo tutti i figli di Marianna che mi vengono incontroTutti: Laula!
Dico quelle piccole pesti che non sanno ancora pronunciare il mio nome,è normale,sono ancora piccoli,a quel che vedo sto loro molto simpaticaMar: Ragazzi,lasciatela respirare
Io: Tranquilla,mi fa piacere averli intorno,sono tanto dolci
Mar: Sembrano dolci,ma sono dei casinari di prima categoria
Io: Allora,come stai?
Mar: Tutto apposto,tu?Come va con la scuola?
Io: Tutto normale,e per tutto normale intendo uno schifo
Mar: Ancora quel Ross?
Io: Si,ma non è solo lui il problema
Mar: Spara
Io: Ogni giorno a scuola mai nessuno mi rivolge la parola,o meglio,nessuno mi rivolge la parola per dirmi "ciao" "come stai?",se lo fanno o è per deridermi o per chiedermi i compiti,ci sono delle volte in cui non sai quanto vorrei essere popolare o almeno avere degli amici
Mar: Laura,tu non hai bisogno di essere popolare per avere amici,perchè sarebbero amici tuoi solo per la popolarità,e non capirebbero che persona speciale e straordinaria hanno davanti,tu meriti amici veri
Io: Grazie,le tue parole mi sanno sempre tirare su il morale,anche se so che non si avereranno mai
Mar: Non dire così,io so che un giorno troverai persone speciali che tengono a te per chi sei veramente
Io: Se lo dici tu...
Mar: Passando a cose più allegre...
Passiamo il resto del pomeriggio a parlare e a prenderci cura dei bambini,lei dici che loro sono delle pesti,non so,sarà che con me sono diveri,però pensandoci bene,per lo meno sto simpatica a qualcuno.
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Spazio AutriceQuesto è il primo capitolo della mia nuova storia.
So che fin qui non è molto interessante,ma dopo si farà più intrigante.
Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto e se vi va mettete anche una stellina.
Scusate per eventuali errori grammaticali-alexa-
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One last chance||RAURA||
FanfictieLaura: Una ragazza timida,per niente popolare a scuola,senza amici,derisa da tutti per il suo aspetto ed il suo carattere. Ross: Un ragazzo stupendo,il più popolare della scuola,pieno di falsi e veri amici,un donnaiolo come pochi e adora prendere i...