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Martedì 22/08: sogno stabile/sogno strano.

<<Mi chiamo Anna, ho 18 anni... E sono una principessa britannica. Nessuno sa il mio segreto e non ne parlerò mai con nessuno, l'ho sempre tenuto per me perché mi imbarazzerebbe troppo parlarne, mi mette angoscia solo a pensarci: quando avevo 7 anni fui violentata, non c'è giorno in cui non ci penso. Da lì credo siano iniziati tutti i miei problemi, penso che la mia anormalità sia stata causata dal trauma, non sono mai stata come i miei coetanei, ma soprattutto mi sono sempre sentita estranea al mio mondo regale: vivo in Buckingham Palace, ho servitori che fanno di tutto per me... e tutto questo mi annoia, voglio una vita più avventurosa di così. Voglio vivere realmente.>>
(Si, lo so, può sembrare strano, ma le avevo veramente tutte queste informazioni nel sogno, come se mi fossi risvegliato nel corpo di un'altra persona ed avessi acquisito tutti i suoi ricordi in quel momento.)
È arrivato il momento di scappare! Siamo 3 fratelli, io, Josh e Leonard e oggi cambieremo vita. Quando usciamo da palazzo vediamo altri tre ragazzi nel parco lì davanti, sembra abbiano avuto la nostra stessa idea, sono nostri parenti, vivono con noi, ma non so bene il grado di parentela: una ragazza e due ragazzi, non so se siano parenti tra loro, ma li vedo baciarsi prima di andarsene, sono fidanzati, forse è per questo che hanno deciso di scappare. Prendono un'auto, invitando anche la ragazza a salire; lei rifiuta e si siede lì, su una panchina in mezzo al giardino: è una ragazza stupenda, sulla ventina, ha capelli rossi e ricci che le corrono lungo tutto il corpo fino a terra. È il nostro momento, non abbiamo un'auto, quindi decidiamo di avventurarci per la città senza una meta, sperando di riuscire a sparire, ma ad un tratto la vediamo in lontananza: nostra madre, era andata a fare la spesa ed ora sta rientrando, viene nella nostra direzione. Ci voltiamo e cominciamo a correre, corriamo per le strade, tra le persone, con l'ombra di nostra madre dietro di noi che ci segue. Siamo di nuovo a palazzo, lei è dietro l'angolo, ci sono delle macchine davanti l'entrata, ci nascondiamo lì dietro. Nostra madre mi vede per caso accovacciata dietro l'automobile e mi chiede cosa stesse accadendo, io con una battuta la faccio ridere e poi riesco ad inventarmi una scusa credibile. Mentre rientra ci invita a fare lo stesso, ma noi le diciamo che saremmo rimasti ancora un po' all'aria aperta. Abbiamo poco tempo prima che le arrivi qualche sospetto. <<Ho 18 anni, forse ho la patente>>, saliamo nell'auto dove mi ero nascosta, collego i fili e partiamo... Non so guidare: la macchina continua a singhiozzare e sbandare, ma comunque riesco a non schiantarmi; mentre siamo in fuga vediamo una strana strada sulla parallela di sinistra: i miei fratelli mi informano che quella strada viene chiamata "la T", è la strada più pericolosa del paese, ma se la attraversassimo potrebbe essere la nostra via d'uscita da questa vita. Dietro di noi, in tutta la città, si sentono delle sirene della polizia, <<Potrebbero essere per noi, possibile che ci stiano già cercando? Dobbiamo rischiare!>> Non so come ho fatto con la mia scarsa abilità alla guida a sopravvivere ed attraversare "la T", ma sapevo che nessuno ci avrebbe seguito. Eravamo liberi finalmente.

(Vorrei riuscire a farvi capire cosa prova Anna a causa del suo trauma: le sensazioni, i ricordi di quel momento sono indelebili nella memoria, sono qualcosa che rimarrà per sempre con lei e condizioneranno per sempre la sua vita. Non credo però di poterlo rendere solo con le parole, solo chi ha subito un trauma può immaginare cosa stia realmente provando Anna.)

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1° premessa: I parenti in questo sogno: Mia sorella ha 8 anni, si chiama Asia; mia zia Sabrina ha 2 figli, Marco (bambino come Asia) e Marzia, che ha sua volta ha una bambina piccola con il fidanzato Carmelo: Noemi.

Venerdì 25/08: sogno random/sogno imbarazzante.

Giornata al parco giochi con parenti (probabilmente parco acquatico, uno dei miei sogni ricorrenti). Il parco sta chiudendo, è arrivato il momento di uscire, in quel momento siamo: io, zia Sabrina e una ragazza con i capelli viola della mia età, un po' gotica e antipatica, indossava un vestito bianco elegante molto bello, ma stonava col suo carattere. Ricevo una telefonata da mio padre, sta venendo a prendermi, andremo poi al Mc Donald. Papà potrebbe metterci un po' ad arrivare e noi abbiamo già molta fame, così decidiamo di andargli incontro. Per uscire dal parco c'è una salita, stretta e trafficatissima, con delle rientranze al lato sinistro ogni 2/3 metri molto piccole. Cominciamo a salire: io, Marco ed Asia entravamo a stento nelle rientranze insieme, quindi la ragazza gotica doveva restare dietro di noi; le macchine erano impazzite, era pericolosissimo stare lì. Arrivati alla fine della salita attraversiamo la strada a destra e ci riuniamo... Abbiamo sbagliato strada, il Mc era dall'altra parte. Scendiamo e torniamo al punto di partenza. Sembrava di stare in una foresta con solo la nostra via scoperta e tante uscite che si inoltravano all'interno attraverso ponti in legno. Non sapevamo dove conducessero e quale fosse la strada giusta, la mappa del parco era incomprensibile, così decidiamo di prendere la più promettente. Ci ritroviamo su un bar su una spiaggia, siamo più di prima: ora ci sono anche Marzia con Noemi, prendiamo un gelato al bar e continuiamo: lì di fianco c'è un teletrasporto, forse con quello raggiungeremo il Mc, c'è solo un piccolo problema... Sono completamente NUDO, ma sembra che nessuno oltre me se ne sia accorto, quindi anche se mi sento in imbarazzo, cerco di ignorare la cosa. Siamo rimasti solo in due che ancora non hanno preso il portale: io ed un uomo (non meglio identificato); ad un tratto entra nel bar anche Diego Abatantuono (era in ritardo) ed attraversiamo il portale. Siamo in un ristorante, molto chic e pieno di persone che anche qui non fanno caso al fatto che io sia nudo (ed io invece tutto rosso lol), cercavo almeno di coprirmi con le mani. Noi siamo diventati una folla ormai, continuano ad arrivare parenti. Chiediamo alla cameriera da che parte fosse il Mc Donald, era a qualche metro da lì, dovevamo solo attraversare la strada. "FERMI TUTTI!- urlai mentre tutti si avviavano- Aspettiamo un attimo, Abatantuono ancora non è arrivato." Il tempo che spuntasse anche lui dai bagni al piano di sotto dove si trovava l'uscita del portale e ci avviamo verso la nostra meta. Essendo nudo cerco di uscire da quel ristorante affollato senza scontrarmi con nessuno dei clienti, c'è un tavolo pieno che blocca l'uscita, cerco di attaccarmi al muro per non farmi notare... Ma la strada: c'erano troppe persone che venivano da tutte le parti, era quasi impossibile non toccare nessuno, cominciai a correre lungo la strada sperando per il meglio. Siamo arrivati, ormai siamo tutti, ci sono anche mio padre e Carmelo al Mc Donald, c'è tutta la famiglia (e non) ad assistere. Il prete è una donna di colore, e finalmente, dopo tante peripezie, Marzia e Carmelo si stanno sposando.
W GLI SPOSI.

Bie, D

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