L'ultimo ballo

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Lei era bellissima. Non mangia da 4 giorni. Quando ti guarda ti sembra sia già morta. Quando ti parla sembra abbia sempre sonno. Quando ti abbraccia quasi non la senti. Aveva in mano una lametta, come ogni sera, anche oggi è stata il solito fallimento per tutti. Mi odia perché sono l'unico che non ha un motivo per odiare. Mi guarda mentre danza senza uno spirito e si perde nella stanza, si perde dentro di me. Io sto fermo e non dico niente, sa che la capisco ma non condivido. Quando finisce di ballare cade stremata a terra. La prendo in braccio e la porto sul suo letto. Questa stanza è come il suo umore, un casino. Le tengo ben fermo il polso e prendo il poco alcol rimasto, lo verso sopra. Non dice niente. Ha gli occhi chiusi e sorride. Ora metto delle garze e copro tutto con delle bende. Sta un po' sdraiata ma poi si alza. Mi guarda e ride. Io non lo trovo divertente. Mette un piede fuori dal letto e lo appoggia per terra. Tocca un liquido appiccicoso e ritirare per istinto la gamba. Guarda giù. Mi chiede se è il suo. Faccio di sì con la testa. Mi guarda con i suoi occhi persi e si alza dal letto. Fa tre passi. Cade per terra. Prova ad alzarsi ma non ci riesce. La sento dietro di me chiedere aiuto. Non mi giro. Sta in silenzio, si alza, fa due passi, cade. Mi chiama più forte. Non mi giro. Guardo dritto verso il muro.
Striscia per terra verso il bagno. Prova a vomitare. "Mi gira la testa, aiutami. Dani ti prego sto male. Vieni qui per favore". Non mi muovo. "Non ho bisogno di te stronzo. Ci penso io a me." Non dice più niente. Silenzio. Mi giro e la vedo per terra sulla porta della stanza. "Mi dispiace per questa volta. Vorrei solo non mi guardassi così. A volte sento di non esistere più. A volte o paura di non provare niente, non voglio scomparire. Se gli altri mi dimenticano non voglio dimenticarmi anche io di me. Puoi tornare a guardarmi come quando fingi di essere felice."
Lei non si sente brutta, lei non si sente stupida, lei non si sente inferiore. Lei si sente il niente.
"Una volta mi hai detto che avresti fatto di tutto perché smettessi di soffrire. Se è vero tieni questo.
Tagliami la gola."

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